Roma, città eterna dalle “barriere eterne”

Vivo a Roma da cinque anni e tutti quelli a cui lo dico, mi rispondonono: “Cavolo! Tu sì che sei fortunata! Roma è la città più bella del mondo, Roma è la città eterna, Roma è la città senza confini..

Senza confini per chi?? Per i milioni di visitatori che accorrono da ogni parte del globo alla ricerca di un viaggio nella storia, forse, non certo per chi Roma la vive tutti i giorni.. E sì, perchè a Roma non c’è solo il Colosseo, il Vittoriano o la Cappella Sistina.. ma c’è anche il traffico frenetico, le auto parcheggiate sulle strisce pedonali, gli autobus sui quali – il più delle volte – non ti è possibile salire.

Motivo? Beh, il romano “medio” ti direbbe che la ragione sta nel fatto che sono troppo pochi e sempre strapieni di gente..di omini che giocano a far gli equilibristi, o che si divertono a lasciar lo stampo della propria guancia sul finestrino del “trasporto pubblico”. In realtà, ciò che fa di Roma una città dalle barriere eterne è l’impossibilità, per una persona con disabilità, di viaggiare in modo semplice e in piena libertà, per le strade cittadine.

Lo sapevate che solo il 10% delle fermate bus del centro sono accessibili? Il 10% su 460 fermate. Non lo dico io..lo ha scritto l’Ansa! Bisognava attendere un signore di nome Gustavo Fraticelli, persona disabile e co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni, per portare l’attenzione del Comune di Roma –

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parte in causa – sul problema dell’accessibilità dei mezzi pubblici. Un processo durato due anni e che ha visto la “vittoria” dei tanti che ogni mattina non possono andare a lavoro come tutti gli altri – cioè prendendo i mezzi pubblici – perchè fermati da barriere fisiche di cui nessuno si preoccupa.. perchè la vita è troppo frenetica.

Il 16 marzo scorso, invece, per la prima volta, ha vinto la libertà e l’autonomia: il Tribunale, infatti, ha condannato il Sindaco di Roma Capitale, a risarcire il signor Fraticelli e a rimborsargli anche le spese legali. Un totale di 7.500 euro.. somma irrisoria per l’amministrazione pubblica, ma di grande valore etico e morale per le migliaia di persone con disabilità che ogni giorno vengono snobbate da una città acclamata da tutto il mondo. Grazie a questa presa di posizione, invece, oggi il centro di Roma avrà dei marciapiedi a norma..o almeno così dice il giudice. Vederemo nei prossimi mesi. Noi, intanto, continuiamo a combattere quotidianamente in questa giungla!

 

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10 commenti

  1. Grande Sig. Fraticelli! Ha avuto il coraggio e la tenacia che ci vogliono per mettersi contro ad un colosso come il comune di Roma, per la pazienza e la capacità di reggere un’umiliazione che purtroopo è quasi inevitabile quando si trata di far valere un diritto.

    • Dovremmo avere questo coraggio e questa tenacia più spesso.. Di sicuro si tratta di una storia di grande esempio.. E’ la dimostrazione che si può esigere un diritto in prima persona se si è consapevoli di ciò che ci spetta.

  2. Nel mio posto di lavoro, un ente pubblico, ci ho messo 5 mesi per avere una rampetta che mi permettesse di andare in bagno con la SAR, ora.. ho solevato il problema di una piazza dove c’è una rampa per salire, ma non ce n’è un’altra per scendere! E per quello ho paura che, se non farò un pò di “rumore” non otterrò mai nulla.

    • Hai ragione Andrea! Bisogna fare un po’ di rumore! ..per noi e per tutti coloro che dopo di noi non avranno lo stesso problema. Servono azioni concrete! ..bisogna fare cultura e bisogna fare i fatti.. 🙂

  3. inserisci il tuo messaggio

    Eh si infatti speriamo che poco a poca la vivibilità di roma per noi disabili possa cambiare sia per accedere ai mezzi pubblici, sia in strada e nei marciapiedi senza rampe, sia per accedere nei ristoranti e chi più ne ha più ne metta… dovremmo cercare di scuotere le coscienze di personaggi di valore che sul tema disabilità sono “menefreghisti”!

  4. Sono tre anni che lotto per la linea disabili in romagna……vanno non vanno eppoi rvanno…io nomn mollo, carnrefice chi se ne va!!!|! Complmenti. al signore che stà lottando a roma, che è molto più difficile che da noi………Ma io vivndo qui, mi lamento per qui ihih e non mi faccio forza perchè c’è chi sta peggio|| Non mollate

  5. dopo 3 giorni il mio comento ancora non c’è, why?

  6. Anch’io faccio i complimenti alsig.di Roma mi ritengo fortunata allora perche’ abito in un paesino delle madonie e dovendo uscire in carrozzina l’usl ci ha forniti di scouter elettrici e ci muoviamo liberamente x il paese , mi rendo conto che in una citta’ forse sarebbe piu’ difficile x la durata delle batterie ma chi lo sa ,forse basterebbe portarsi il carica batterie al lavoro e caricare il mezzo li ! Non so comunque le barriere purtroppo sono dappertutto bisogna lottare altrimenti siamo fritti !!!!!!!!

  7. Non solo a Roma la città , i negozi, i ristoranti egrandissima parte dei locali non è accessibile a noi!!!!
    Ditemi voi come avete fatto ad ottenere qualcosa perché io non so con chi parlare per ottenere la possibilità di vivere.
    E comunque penso che ha noi serva qualcuno di importante che possa smuovere questa società menefreghista nei nostri confronti
    Un tipo come la brambilla che nonostante fuori da potere è accessibile riuscita ad ottenere parecchie cose per gli animali…..infatti adesso loro posso andare e entrare ovunque mentre noi no!!!!

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