Sclerosi Multipla, sessualità e intimità

 In una piccola sala riunioni 20 persone con SM e senza, si stanno per confrontare su uno dei temi più caldi del mondo della sclerosi miltipla, fuori è inverno, ma dentro la sala già si suda come in una sauna norvegese. Siamo al Convegno Giovani AISM.
Parleranno di giugulari?
No quella è acqua fresca. Parleranno di stamina?
No quello è un gioco per bambini.
Si parlerà di SESSO!
AAAAAH aiuto! Mandate a letto i bambini, mettete al sicuro i deboli di cuore, chiudete in casa i/le vergini!

 Si, AISM all’assalto, del taboo per eccellenza,  sessualità e SM.
Siamo seduti in cerchio, ognuno di noi fischietta nel suo inconscio cercando di fingersi a suo agio. Io e la mia amica Ilaria Dinetti, affianchiamo l’esperto durante il laboratorio.

Il sessuologo, un tipo giovane dai modi pacati,  uno psicologo con specializzazione in sessuologia, dopo essersi presentato esordisce con “…Vogliamo cominciare con un giro di domande?”.

La risposta è un gelo siberiano, un silenzio cosi forte che si è sentito arrivare: 30 secondi buoni che sembravano non finire più. Io e la Ilaria ci guardiamo, “annamo bene” ci diciamo con gli occhi, pensiamo subito di correre ai ripari: tagliare bigliettini di carta dove la gente può scrivere le domande che noi poi leggeremo.

Ma il Sex (mia abbreviazione di sessuologo) è calmo, lui sa che è fisiologico del gruppo, infatti qualcuno si sbottona e lo fa formulando frasi dall’approccio un po’ vago:  “Metti che qualcuno abbia dei problemi ad ottenere o a mantenere un erezione, cosa dovrebbe fare? Chiedo così, per curiosità” o anche “Ho saputo che si potrebbero avere problemi di lubrificazione o di sensibilità è vero?”  (sto un po’ stereotipando, ma non siamo troppo lontani dalla realtà).

Comunque l’importante è che la cosa funziona e raccolte 5/6 domande il Sex incomincia la sua restituzione. A quanto pare il sesso, la sessualità e l’intimità sono questioni nodose e spesso vengono erroneamente mischiate, confuse, sovrapposte.
Prima cosa è importante gettare le basi e dare a ognuno di questi aspetti la giusta dimensione e posto.

Dopo questo primo giro di domande, l’aula mi appare un po’ più serena, a suo agio, ci si incomincia a sciogliere.

Più le domande si fanno schiette e dirette , rispecchiando il bisogno di una persona, più possiamo andare affondo nel problema e avvicinarci ad una soluzione concreta.

Come faccio a gestire la fatica di una giornata o di una lunga serata e poi avere ancora le energie per avere un rapporto, con la mia ragazza?
Dopo aver avuto un rapporto col mio ragazzo, mi sento stanchissima e provo dolori, questo mi porta a non farlo tanto quanto vorrei, cosa posso fare?

E intanto impariamo tante cose: che il sesso non è una prestazione, è un dare e un avere, che l’orgasmo non è una meta obbligatoria. Che dare vita alle proprie fantasie non è perversione, è esplorare la propria sessualità. E poi il Sex ti snocciola domande con un aplomb unico, parlando di vibratori con la stessa tranquillità con cui si discute del colore delle tende. Cosa pensi che sia il sesso?
sei mai entrato in un sexy shop, cosa hai provato, hai comprato qualcosa?
Avete mai provato l’esperienza di essere bendati o legati?
Scrivere un racconto erotico e poi interpretarlo?

E non c’è nulla di sporco o di perverso in questo, se si è d’accordo entrambi a provare, se si vuole esplorare la propria intimità con un altra persona, tutto è lecito.

Perché la propria sessualità va vissuta con piacere, a prescindere dai limiti e i problemi che la nostra SM  ci mette davanti.

 Insomma non posso riportarvi tutto ma, posso dirvi che gli ultimi trenta minuti sono stati più proficui di tutta l’ora precedente, e chissà quanto lo sarebbero stati i minuti a venire, ma il tempo è tiranno, penso proprio che siamo riusciti nel nostro intento, certo non di risolvere chi sa quali problemi in un paio d’ore ma, dimostrare che se ne può parlare, che ci sono tante cose da sapere che si danno per scontato, che c’è una strada anche qui per vivere oltre la SM, oltre la disabilità.

 Da quando si è deciso, che avrei seguito il laboratorio di sessualità e intimità al  convegno, giovani oltre la SM, ho avuto modo di riflettere e confrontarmi  (purtroppo per me solo confrontarmi) più volte e con più persone sul argomento, la sessualità, la disabilità e la loro interazione. Ci sono persone che, dicono che per loro è importante e lo mettono ai primo posti, altri che dicono che per loro conta meno e può stare  più in basso, nella classifica delle loro priorità.

Ma ho capito che, non è fondamentale il posto che ricopre in classifica, basta che quel posto l’abbia scelto tu, con serenità non solo perché non riesci a vivere la tua sessualità come vorresti.

Ecco qualche Link utile sull’argomento di AISM e non solo:

Web Quiz – La sessualità e la SM –

MS in Focus (pdf) Intimità e Sessualità

www.loveability.it

 

 

 

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5 commenti

  1. Tema molto delicato e di cui non si tende a parlare molto. un po’ per riservatezza, vergogna, paura…
    non è facile convivere con la SM e la sessualità.
    Mi sarebbe piaciuto molto partecipare ad n incontro di questo tipo!!
    Avevamo partecipato all’incontro per coppie ed era stato molto utile confrontarsi con altre persone che vivono la nostra situazione!!

    è stato bello leggere le tue parole!! 🙂

    • Ciao Elisa,

      grazie dei complimenti, ti dico, infatti anche per me è stato complicato trattare il tema, ma ho intenzione di parlarne ancora in futuro.
      Prechè non godersi l’amore, è proprio un ingiustizia!!

  2. Si terreno delicato minato da enormi tabu’. Questo film e’ molto bello e per me e’ stato illuminante

    http://www.fondazioneserono.org/disabilita/ultime-notizie-disabilita/sesso-amore-e-disabilita-le-storie-in-un-dvd/

    lo consiglio a tutti quelli che non capiscono (ma soprattutto a quelli che non vogliono capire!) 🙂

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