Hack for Good di Facebook, è la volta di AISM

 

“Pensi di avere un limite, così provi a toccare questo limite. Accade qualcosa. E Immediatamente riesci a correre un po’ più forte, grazie al potere della tua mente, alla tua determinazione, al tuo istinto e grazie all’esperienza. Puoi volare molto in alto.”
[Ayrton Senna]

 Milano, 12 Novembre 2018. Ore 14.00.
Mi trovo sotto un palazzo, di quelli che da me non esistono, e ho il cuore in gola. Ho il respiro corto, sono emozionata. Ho fatto 400 km in treno, una notte in bianco e ho la pancia che si sta facendo sentire con crampi e rumori quasi simili a mini boati per l’agitazione. Il bagno mi ha già vista almeno una decina di volte. Ho le occhiaie, il naso gonfio e dolorante per aver preso una botta incredibile 36 ore prima indicando ad un’amica che avevo visto un unicorno. Maledetti unicorni che girano per le strade della città! Non si fa!

Alla mia destra la metro per tornare a casa, di fronte a me le porte d’entrata. Le mani iniziano a raffreddarsi. Ho paura di non farcela. Mi giro e vedo due volti allegri: Monica e Andrea. Anche loro invitati qui. Sembrano tranquilli e cerco di assorbire un po’ della loro positività. Saliamo al piano con l’ascensore ed entriamo: siamo negli uffici di Facebook.

Per un attimo la paura si è messa da parte per dar spazio allo stupore. Osservo i colori, gli arredamenti e vedo come tutto richiama quel blu e quel logo conosciuto in tutto il mondo. Ci accomodiamo in una stanza dove ad aspettarci troviamo Cinzia [la testimonial della campagna Smuoviti ndr] e suo marito, poi arriva anche Jacopo, volontario della Sezione AISM di Milano, e ci siamo tutti.

Si spalanca la porta. Entra Barbara Minotti, la Communications Manager  Italy di Facebook che da lì a poco ci farà un’intervista di fronte agli art director, copywriter e planners che stanno partecipando a questa campagna di comunicazione. Ha un viso così dolce e così rassicurante che sto abbandonando l’idea della fuga. Mi tranquillizza, mi guarda dritta negli occhi. Lei brilla di luce. Entriamo in empatia e il clima si fa sempre più amichevole come con gli altri miei compagni di viaggio.

Conosciamo Giulio Ravizza, il Marketing Manager di Facebook Italia. Anche in lui traspaiono dolcezza e umiltà che sembrano abbondare in questo posto.

 

È ora di andare

Sono le 16.00. È ora di andare. Ci dobbiamo spostare in una stanza piena di volti giovani e creativi. Ci sono telecamere e microfoni. Inizio a non avere salivazione. Mi siedo. Non ho scampo. Sembra incredibile come da sempre io abbia questa enorme difficoltà a parlare di fronte ad un pubblico, anche se di perfetti sconosciuti. Datemi carta e penna e scrivo pagine su pagine di getto, ma in situazioni simili resetto tutto e mi blocco.

Questa però è la mia rivincita, sotto molti punti di vista. La rivincita dopo un’esame orale di maturità in cui ho fatto scena muta e che mi ha fatto abbandonare l’idea dell’università per il terrore degli esami orali. La mia rivincita in quanto persona con sclerosi multipla, perché ho la possibilità di far sentire la mia voce e di raccontare le quotidiane difficoltà con le quali convive anche chi non ha evidenti disabilità come me. E soprattutto tutto questo lo devo ad AISM. Ho un’opportunità invidiabile e non me la posso lasciar scappare. Siamo qui tutti per lo stesso motivo. Stiamo vincendo giorno dopo giorno e questa ne è la dimostrazione.

Ci si presenta, ci si racconta, ci si emoziona. Vedo volti molto attenti. Qualche momento di commozione e sorrisi, di quelli che fanno bene all’anima. Riesco a parlare. Lascio alle spalle tutte le mia paure. Sto vincendo io. Ce l’ho fatta. Non ci credo.

Ho superato un mio grosso limite. Uno dei tanti che mi pongo per la paura del giudizio, giudizio che molte volte mi ha fatto male e continua a farmene. Sono fiera di me. Sono passate poche ore e sto ancora sorridendo. Mi sento fortunata ad aver avuto ancora una volta questa possibilità. Io e i miei compagni abbiamo raccontato le diverse sfumature che la sclerosi multipla può dare. Le abbiamo raccontate senza copioni, facendo parlare la pancia e il cuore. Nulla era preparato. Nessuno ci ha indicato cosa dire o cosa fare.

Ecco, ora vorrei svelare il perché tutti questi chilometri, ansia, ed emozioni. Il perché di tanta gioia.

Giunto alla sua terza edizione, Hack for Good è il progetto di Facebook che ha come scopo principale quello di promuovere e sostenere, attraverso una campagna di raccolta fondi, uno dei progetti di un’organizzazione no profit. E quest’anno è la volta di AISM. Verranno proposte idee creative e la giuria ne sceglierà una che verrà finanziata totalmente.

Non ci resta che aspettare e augurare un grossissimo in bocca al lupo a chi sta partecipando.

Grazie a tutti per questo, che per noi è magia!

Ecco il link per guardare il video completo.

Nella foto: da sinistra, Jacopo volontario della Sezione AISM di Milano, Fanny, Monica e Andrea Scussel, della Sezione AISM di Savona, Cinzia, testimonial della campagna #SMuoviti e Barbara Minotti.

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3 commenti

  1. Cornelia Gasparin Reply to Cornelia

    Complimenti e grazie di cuore

  2. Cara Fanny sei meravigliosa e sono fiera di essere stata accanto a te, Jacopo, Monica e Andrea in questa nuova avventura. Ogni giorno lottiamo per affrontare al meglio la nostra vita quotidiana e sai cosa penso? Noi vinciamo ogni giorno e vinceremo anche la SM per la nostra determinazione e perché ci piace la vita. Avremo anche i nostri momenti di sconforto ma abbiamo una forza dentro di noi che nessuno può capire. Ringrazio AISM che mi da la possibilità di conoscere gente come voi. Un abbraccio Cinzia

  3. Come contattarti in pricato5?

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