Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

Questa è la mia parola…la tua qual è?

SPERANZA…questa è la parola che sceglierei. Solo otto lettere che racchiudono in sé un significato complesso e importante.

Cos’è la speranza? L’attesa fiduciosa di un evento desiderato perché ritenuto gradito o vantaggioso. Questa è la definizione che viene data ma io credo che si tratti di molto di più.

Speranza secondo me significa credere in qualcosa, sostenerlo con tutte le forze e non arrendersi di fronte a niente. La speranza mi fa stare bene, mi fa sentire viva, con la voglia di combattere e di non fermarmi se incontro qualche ostacolo. La speranza e, attenzione, non l’illusione è ciò che mi dà la forza di affrontare le cose, anche quelle che non ho messo in programma e che possono mettermi in difficoltà.

Per questo credo che questa sia una parola su cui AISM può contare portando così avanti il suo progetto: un mondo libero dalla Sclerosi Multipla.

Se anche tu credi che ci sia una parola legata ad AISM con un significato speciale e che ci possa quindi accompagnare verso il futuro, partecipa al concorso on-line “Le parole sono semi da cui nascono grandi frutti” promosso da AISM in collaborazione con la Scuola Holdendi Torino. Puoi trovare tutte le informazioni necessarie su:

http://www.aism.it/index.aspx?codpage=2010_10_concorso_parole

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Massimiliano

Come faccio a farti capire che..

Oggi sono molto stanco e non mi va. Le mie gambe non funzionano come devono, forse hanno bisogno di un po’ d’olio perché si sentono molto arrugginite. Il mio equilibrio è instabile e a dire il vero, sembro un elefante che vuol giocare a fare il funambolo. Le mie forze sono pari a quelle di braccio di ferro, naturalmente quando non mangia i suoi spinaci. Mi sento molto pesante, come quel peso che deve portare la piccola formica, che è ben 20 volte superiore a quello del suo corpo (peso circa 85 kg quindi ti lascio immaginare). I miei movimenti sono molto lenti, simili a quelli di un bradipo, che per compiere circa 40 metri ci mette un’intera giornata. La mia gamba sinistra ogni tanto decide di bloccarsi ed inciampo su me stesso; cado e mi rialzo con una certa indifferenza. Ma come ben sai non sono uno stuntman, riesco a farlo soltanto perché ormai ci sono abituato.

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