Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

La SM è un viaggio (parte terza): Ritorno a casa…. che non c’è!

sm freeEbbene come promesso, siamo alla fine di questa trilogia di “Un po’ di quello e un po’ di questo,  sulla SM!”.

Sinceramente, non ricordo bene bene, perché avevo fatto tutta questa trafila della metafora del viaggio, avevo degli appunti. Li ho persi, vabbè.

Siccome è una trilogia e questa è la terza parte, se ne dovrebbe dedurre che è la fine. Ma pensandoci bene è una cavolata, perché il viaggio alla fine non finisce, o meglio non ha senso mettere una fine, chissà cosa accadrà il mese prossimo, l’anno prossimo, domani!

In questi anni, in questo viaggio, ho parlato, mangiato, respirato, così tanta SM  in così tanti modi e insieme a così tante persone diverse, che ormai, non sento più la “crisi” della diagnosi, il terrore sul mio futuro, non vivo più la voglia di rivalsa sulla malattia, non mi sento più “speciale” perché faccio tutto quello che faccio “nonostante la SM”.

Vincere la SM per me è questo, tutti i miei limiti da accettare, sintomi da gestire, terapie da seguire e analisi da fare, piccoli pezzi di me che a volte perdo per strada, sono diventati routine quotidiana.
Non sono e non mi sento né sfortunato né speciale, sono semplicemente normale. E con fortuna, consapevolezza, confronto, positività e nuove terapie, spero di portare avanti questa normalità nella mia vita, potrò dire di  essermi liberato non tanto della SM, ma piuttosto dall’ombra che getta sulla vita mia e di chi mi sta vicino.

E se all’inizio di questo viaggio siamo partiti senza volerlo e senza nulla in tasca per una meta sconosciuta, e abbiamo passando anni alla disperata ricerca del sentiero che ci riporti a casa, alla fine ci accorgiamo che quella casa non c’è più, perché quel luogo, quella vita quel “Noi” che eravamo, non c’è e non ci sarà più. Quindi, o rischiamo di diventare dei senza tetto alla ricerca della casa che non c’è più,  oppure visto che il mondo è grande e spazio sicuramente c’è, ci costruiamo una casa a misura di quello che siamo diventati.

Così trasformiamo la nostra vita in un “Esperienza libera da SM”. Come fosse marchio di qualità.

2 risposte

  1. Grande John! Condivido pienamente, e credo che lo spirito di adattamento che ha chi ha a che fare con la SM ce l’hanno in pochi. Siamo un continuo divenire e per continuare a vivere nella normalità dobbiamo mutare e adattarci a tutto quello che ci si presenta lungo il nostro cammino. La SM non deve fare ombra, anzi, e sembrerà un paradosso, deve attivare il cervello a studiare soluzioni nuove da costruire intorno a noi per rimanere liberi dalla SM! Un abbraccio!

  2. Questo è decisamente il punto di vista più bello che io abbia letto finora sulla convivenza con la SM, e dice tante cose che in un modo molto più vago e nebuloso sento anch’io, ma le dice bene, forti e chiare. Spero di arrivare anch’io a questa visione serena, con il tempo 🙂 Grazie!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

il primo post

Cosa scrivere? quale sarà il mio compito? due domande al momento nessuna risposta certa, scriverò ciò che sono quello che penso e soprattuto quello in cui credo, qualcuno mi ha scelto perchè non rimango mai senza parole, bè in questo momento sono proprio quelle più elementari che mi mancano, il mio compito spero di scoprirlo presto appassionandomi a questa nuova avventura.

Leggi Tutto »

Max ora è nel "BLOG"

Ed eccomi qua…mi presento sono Massimiliano e sono una delle new entry del Blog…ho 28 anni e ho la SM…la mia missione sarà far ridere la gente…speriamo bene!!! [youtube=http://www.youtube.com/watch?v=aNNCm38EBSU&fs=1&hl=it_IT]

Leggi Tutto »

Alla scoperta dei social network

Il virtuale è reale, senza punto interrogativo. Potremmo partire da qui per parlare dei social network a misura di «disabile 2.0»: di quei tanti che vivono attaccati al pc (e

Leggi Tutto »