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Paralimpiadi di Rio 2016: più forti della disabilità

Si avvicinano le Paralimpiadi di Rio 2016, la quindicesima edizione dei giochi olimpici dedicati alle persone con disabilità. Seguiranno la conclusione delle Olimpiadi, dal 7 al 18 settembre 2016, e coinvolgeranno oltre 4000 atleti in 23 discipline.

Presenziare alle gare paralimpiche insegna tanto; ci insegna a superare il pregiudizio comune per cui tanti credono, anzi sono convinti, che non si possa essere atleti se si ha una disabilità, qualunque essa sia. E invece io sono convinta che sono proprio gli atleti paralimpici ad essere i più forti, più forti dei limiti imposti dalla vita, più forti della paura di non farcela, più forti della visione comune delle cose, più forti delle barriere fisiche ma soprattutto mentali che purtroppo ci sono ancora oggi.

Certamente non mi permetto di paragonarmi a questi atleti, ma nel mio piccolo ho avuto modo di entrare in punta di piedi in questo mondo gareggiando nel nuoto paralimpico e questo mi rende molto orgogliosa.

La prima volta che ho disputato una gara sono rimasta letteralmente a bocca aperta vedendo con quanta voglia, entusiasmo e tenacia gli atleti affrontavano la propria sfida. La prima cosa che mi è venuta in mente è stata: “Volere è potere”.

Il meraviglioso spot britannico delle Paralimpiadi di Rio 2016 “I can” mostra bene che si tratta di molto di più di atleti…

 

2 risposte

  1. Bravi a tutti gli atleti, soprattutto a quelli con disabilità. Ho sempre fatto sport e so che chi si misura con i propri limiti con tenacia ha una marcia in più. E brava Martina, hai tutte le ragioni per essere orgogliosa, continua così!!

  2. Brava Martina, è un detto molto comune in Sicilia (“Volere è potere”) certamente é basato sull’esperienza della vita vissuta.
    Sii sempre orgogliosa, laboriosa e tenace; essere positivi ci permette pure di vivere meglio!
    Vai avanti sempre cosi!!
    Antonino l’ombra di Aurelia!!

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Massimiliano

Come faccio a farti capire che..

Oggi sono molto stanco e non mi va. Le mie gambe non funzionano come devono, forse hanno bisogno di un po’ d’olio perché si sentono molto arrugginite. Il mio equilibrio è instabile e a dire il vero, sembro un elefante che vuol giocare a fare il funambolo. Le mie forze sono pari a quelle di braccio di ferro, naturalmente quando non mangia i suoi spinaci. Mi sento molto pesante, come quel peso che deve portare la piccola formica, che è ben 20 volte superiore a quello del suo corpo (peso circa 85 kg quindi ti lascio immaginare). I miei movimenti sono molto lenti, simili a quelli di un bradipo, che per compiere circa 40 metri ci mette un’intera giornata. La mia gamba sinistra ogni tanto decide di bloccarsi ed inciampo su me stesso; cado e mi rialzo con una certa indifferenza. Ma come ben sai non sono uno stuntman, riesco a farlo soltanto perché ormai ci sono abituato.

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