Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

“Ho paura ma alla fine c’è di peggio”

sclerosi multipla amica

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Manuela vive con la consapevolezza che tutto si può affrontare e che rispetto alla sclerosi multipla, nuova amica silenziosa, ci sono mali peggiori. Oggi infatti si può fronteggiare grazie alle terapie ad presenti per arrestare la malattia. La seconda puntata della sua storia. Leggi la prima parte.

Il mio motto è “c’è di peggio”. Sono 4 anni ormai che ci convivo, è diventata una mia amica, alla fine c’è sempre un’amica del gruppo con cui fingi di andare d’accordo! L’ho scoperta forse nel peggiore dei modi, un formicolio ai piedi e all’addome che in pochi giorni mi ha immobilizzata a letto.

Quindici giorni di inferno in cui si è parlato di un male in testa, si è parlato di tumore al timo o si pensava addirittura ad un tumore alle ossa, ma era “solo” la sclerosi multipla.

Già, per fortuna ho il male minore. Sono stata sempre solare e coraggiosa. Questo mi ha aiutata nell’affrontare la malattia, pensare che c’è sempre chi sta peggio di me, pensare che le cose brutte sono quelle incurabili che portano alla morte. Io per fortuna ci posso convivere.

Non nego le mie paure di una progressione della malattia: la mia paura più grande è perdere la vista. Vedere le persone che amo negli occhi è la mia forza e pensare di non poterlo più fare mi rende debole.

Vivere con la paura di svegliarsi e non camminare più mi spinge a vivere ogni giorno in pieno, godermi ogni attimo e ogni attimo con il sorriso. Io ringrazio la sclerosi multipla per la persona che sono oggi: disponibile e con una visione della vita diversa dagli altri.  Non amo piangermi addosso e odio chi lo fa, perché c’e di peggio. Il peggio è dove la medicina e la chirurgia non sono arrivati.  Per tutto il resto, bisogna solo avere forza, coraggio e pazienza. Tutto si affronta.

Ho pianto perché non la volevo questa malattia. Subito dopo, mi sentita una merda, perché in realtà una cura ce l’ho al contrario di tante altre patologie.

Manuela

Se vuoi condividere la tua storia scrivi a blog@giovanioltrelasm.it

3 risposte

  1. Carissima Manuela è proprio grazie alla paura che l’essere umano riesce a trovare il coraggio di affrontare le proprie difficoltà per non arrendersi per non perire.
    Non pensare mai al domani, alle sorprese inaspettate che la SM può riservarti. E’ possibile che i suoi disturbi possano svanire e lasciarti libera di vivere una vita più serena. Sai bene che è imprevedibile! Ciò che conta è vivere il presente e godere ogni momento di felicità. Allontana i rimpianti, i rimorsi , la tristezza…Il presente è adesso non sciuparlo ma vivilo.

  2. Quando ho saputo di avere la sm non ci volevo credere poi quando me lo hanno messo nero su bianco allora li mi è crollato il mondo addosso poi però mi sono fatta forte anche X le persone che mi stanno vicino ammetto che certi giorni ho paura ma in linea di massima ho imparato a conviverci a breve il 22 devo riandare nel tunnel x vedere a che punto sta la malattia è più si avvicinano i giorni più ho paura

  3. Salve anch’io sono 4anni che convivo con (la bestia ) così la chiamo, non è facile sopportarla quando la sera pensi di uscire e invece ti devi sedere X non riesci a camminare ! Viva la vita anche se è Dura ❤️

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Massimiliano

Come faccio a farti capire che..

Oggi sono molto stanco e non mi va. Le mie gambe non funzionano come devono, forse hanno bisogno di un po’ d’olio perché si sentono molto arrugginite. Il mio equilibrio è instabile e a dire il vero, sembro un elefante che vuol giocare a fare il funambolo. Le mie forze sono pari a quelle di braccio di ferro, naturalmente quando non mangia i suoi spinaci. Mi sento molto pesante, come quel peso che deve portare la piccola formica, che è ben 20 volte superiore a quello del suo corpo (peso circa 85 kg quindi ti lascio immaginare). I miei movimenti sono molto lenti, simili a quelli di un bradipo, che per compiere circa 40 metri ci mette un’intera giornata. La mia gamba sinistra ogni tanto decide di bloccarsi ed inciampo su me stesso; cado e mi rialzo con una certa indifferenza. Ma come ben sai non sono uno stuntman, riesco a farlo soltanto perché ormai ci sono abituato.

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