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In occasione del Convegno FISM, io e Gabriele abbiamo avuto l’onore di trascorrere un giorno da “infiltrati” della ricerca. Tra i tanti ricercatori incontrati, ce n’è uno molto giovani ma

Buongiorno Carissimi Amici..finalmente il grande giorno è arrivato..!!! Ebbene si Cari oggi è la giornata Mondiale della Sclerosi Multipla. Un momento altamente importante per quelli come “Noi” e non solo. Un momento che ci rende tutti quanti vicini e lontani uniti, nonostante le distanze e tutte quelle barriere che si creano per i vari motivi. In questa giornata e come il resto degli altri giorni, dobbiamo sentirci liberi di esprimere in tutto e per tutto la nostra personalità, il nostro modo di Vivere, il nostro pensiero e sopratutto dobbiamo far sentire al Mondo intero la nostra voce.
Aggiornamento lampo: io e Alessia siamo a Roma al Convegno FISM, dove è stato appena consegnato il Premio Rita Levi Montalcini alla giovane ricecercatrice Mara Rocca! Seguiteci per aggiornamenti su
3 risposte
Brava, posso portare la mia esperienza di appassionato di montagna e alpinista (mediocre). Ho quasi 30 anni di diagnosi (1989), nei primi due anni camminavo normalmente, successivamente sono comparsi i primi sintomi evidenti. Nonostante ciò ho fatto ascensioni di tutto rispetto sia a piedi che con gli sci da scialpinismo almeno fino a fine anni 90 (pur, lo riconosco, rischiando qualcosina ogni tanto); successivamente e molto gradualmente le forze diminuivano e i problemi di coordinazione in discesa aumentavano. Ma non ho mai smesso di andare in montagna. Ora, a quasi 30 anni dalla diagnosi riesco a fare i miei 3-400 metri di dislivello, anche di più se il terreno è agevole. Lo scialpinismo l’ho abbandonato da tempo perché troppo complicato da gestire. La montagna è stata la mia medicina, almeno altrettanto efficace che copolimeri o interferoni vari; almeno… io ne sono convinto. Continua così, senza forzare ma senza scoraggiarti se dovessi vedere che le energie non sono più quelle di un tempo: semplicemente… VAI.
Ciao Andrea… Hai detto bene, la montagna è anche per me la mia medicina. Tutto è più “leggero” in alta quota e nonostante le difficoltà, non gliela do vinta… guardo il sentiero che mi rimane da percorrere e vado avanti!
purtroppo non e cosi , malato da 16 anni camminavo scalavo anche io purtroppo la sm primariamente progressiva non mi ha dato scampo,