Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

Vivere la montagna con la sclerosi multipla

 

Se anche tu vuoi condividere la tua storia e le tue immagini, scrivici!

3 risposte

  1. Brava, posso portare la mia esperienza di appassionato di montagna e alpinista (mediocre). Ho quasi 30 anni di diagnosi (1989), nei primi due anni camminavo normalmente, successivamente sono comparsi i primi sintomi evidenti. Nonostante ciò ho fatto ascensioni di tutto rispetto sia a piedi che con gli sci da scialpinismo almeno fino a fine anni 90 (pur, lo riconosco, rischiando qualcosina ogni tanto); successivamente e molto gradualmente le forze diminuivano e i problemi di coordinazione in discesa aumentavano. Ma non ho mai smesso di andare in montagna. Ora, a quasi 30 anni dalla diagnosi riesco a fare i miei 3-400 metri di dislivello, anche di più se il terreno è agevole. Lo scialpinismo l’ho abbandonato da tempo perché troppo complicato da gestire. La montagna è stata la mia medicina, almeno altrettanto efficace che copolimeri o interferoni vari; almeno… io ne sono convinto. Continua così, senza forzare ma senza scoraggiarti se dovessi vedere che le energie non sono più quelle di un tempo: semplicemente… VAI.

    1. Ciao Andrea… Hai detto bene, la montagna è anche per me la mia medicina. Tutto è più “leggero” in alta quota e nonostante le difficoltà, non gliela do vinta… guardo il sentiero che mi rimane da percorrere e vado avanti!

  2. purtroppo non e cosi , malato da 16 anni camminavo scalavo anche io purtroppo la sm primariamente progressiva non mi ha dato scampo,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Alessia

In volata contro la sclerosi multipla

“Ho preso le misure alla SM e adesso sto cercando di batterla in volata!” Ecco come Roberta Amadeo, giovane donna, professionista affermata e nota ai più in ambito associativo per

Leggi Tutto »
Sabrina

Tutti siamo testimoni per l’umanità…

“Credo nel valore di testimoniare la propria esperienza per far crescere in conoscenza l’umanità. Noi stessi siamo resi particolarmente umani se diventiamo testimoni. Il malato-testimone, inoltre, può fare molto anche

Leggi Tutto »
Ilaria

Vita di coppia, un adorabile mistero

Quando hai una malattia, hai sempre paura di non essere accettata, voluta come gli altri. Poi trovi chi ti sta accanto, lo vedi venirti a prendere all’ospedale, tagliarti la carne

Leggi Tutto »