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Il motto è: rallentare quando possiamo, correre quando dobbiamo! Oggi 28 febbraio 2011 ricorre la V Giornata Mondiale della Lentezza. La prima volta che ne ho sentito parlare, circa un
Buongiorno carissimi lettori di GiovaniOltreLaSM!!! La manifestazione “Gardenia dell’AISM” è ormai alle porte, sabato 5 e domenica 6 marzo 2011 in 3.000 piazze italiane tantissimi volontari saranno presenti per un
Carissimi giovani dell’AISM, amici miei, vi mando un saluto affettuoso da Sanremo. La vostra tenace idea di vivere liberi dalla sclerosi multipla è uno sprazzo di sole in questo tempo
3 risposte
Brava, posso portare la mia esperienza di appassionato di montagna e alpinista (mediocre). Ho quasi 30 anni di diagnosi (1989), nei primi due anni camminavo normalmente, successivamente sono comparsi i primi sintomi evidenti. Nonostante ciò ho fatto ascensioni di tutto rispetto sia a piedi che con gli sci da scialpinismo almeno fino a fine anni 90 (pur, lo riconosco, rischiando qualcosina ogni tanto); successivamente e molto gradualmente le forze diminuivano e i problemi di coordinazione in discesa aumentavano. Ma non ho mai smesso di andare in montagna. Ora, a quasi 30 anni dalla diagnosi riesco a fare i miei 3-400 metri di dislivello, anche di più se il terreno è agevole. Lo scialpinismo l’ho abbandonato da tempo perché troppo complicato da gestire. La montagna è stata la mia medicina, almeno altrettanto efficace che copolimeri o interferoni vari; almeno… io ne sono convinto. Continua così, senza forzare ma senza scoraggiarti se dovessi vedere che le energie non sono più quelle di un tempo: semplicemente… VAI.
Ciao Andrea… Hai detto bene, la montagna è anche per me la mia medicina. Tutto è più “leggero” in alta quota e nonostante le difficoltà, non gliela do vinta… guardo il sentiero che mi rimane da percorrere e vado avanti!
purtroppo non e cosi , malato da 16 anni camminavo scalavo anche io purtroppo la sm primariamente progressiva non mi ha dato scampo,