Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

SM: una maratona non uno sprint!

Una maratona, non uno sprint.

Questa è la metafora scelta da Sara Mead per descrivere la sfida contro Sclerosi Multipla.

Probabilmente quando Sara ha ricevuto la diagnosi di SM non avrebbe mai immaginato di trasformare la sua esperienza in un cortometraggio…eppure è andata così. Dopo l’iniziale momento di smarrimento, confusione e difficoltà ad immaginare un futuro è arrivato il momento e la scelta di affrontarla a viso aperto, di riprendersi la vita. Come? Ha deciso di allenarsi per partecipare alla Maratona di Londra 2010. E l’allenamento è sicuramente stato faticoso, ci saranno stati momenti di soddisfazioni e momenti più duri…ma ha perseverato, non ha lasciato che la fatica e le difficoltà vincessero.

Con questa metafora, trasformata in una sceneggiatura, ha partecipato al concorso internazionale “Real MS: Your Story”, promosso da Merck Serono e ha vinto…ed ecco come il suo racconto è divenuto un cortometraggio, diretto dalla regista Robin Sheppard.

Ci troverete dentro tutto questo, dallo smarrimento al momento della diagnosi alla voglia di reagire, fino al messaggio che vivere oltre la SM è possibile!

Ecco il link al video

MS is a Marathon…Not a Sprint

 

2 risposte

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Massimiliano

Come faccio a farti capire che..

Oggi sono molto stanco e non mi va. Le mie gambe non funzionano come devono, forse hanno bisogno di un po’ d’olio perché si sentono molto arrugginite. Il mio equilibrio è instabile e a dire il vero, sembro un elefante che vuol giocare a fare il funambolo. Le mie forze sono pari a quelle di braccio di ferro, naturalmente quando non mangia i suoi spinaci. Mi sento molto pesante, come quel peso che deve portare la piccola formica, che è ben 20 volte superiore a quello del suo corpo (peso circa 85 kg quindi ti lascio immaginare). I miei movimenti sono molto lenti, simili a quelli di un bradipo, che per compiere circa 40 metri ci mette un’intera giornata. La mia gamba sinistra ogni tanto decide di bloccarsi ed inciampo su me stesso; cado e mi rialzo con una certa indifferenza. Ma come ben sai non sono uno stuntman, riesco a farlo soltanto perché ormai ci sono abituato.

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