Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

Il valore del tempo

Vi starete chiedendo: “questa blogger è impazzita! Cosa centra il coniglio di “Alice nel paese delle meraviglie” con GiovaniOltreLaSM?”  Bene ragazzi, rispondo subito alla domanda…

In questo periodo, come avrete notato, non riesco a scrivere post… Ho incominciato a lavorare e con i turni che faccio il mio tempo da dedicare al Blog, alle pagine AISM su Facebook e all’interno della mia Sezione AISM Provinciale si è abbastanza ridotto!

Sapevo che gestire il mio tempo libero non sarebbe stato semplice, però ero abituata ad avere SOLO tempo libero ed ora la mia condizione  è molto simile a quella del coniglio della Walt Disney che è così in ritardo e non si può neanche trattenere a parlare con Alice… Mi occorre solo il panciotto e l’orologio da tasca e  sono pronta per fare la sua controfigura!

Molte volte mi innervosisco perché vorrei fare di più, vorrei avere più tempo che possa permettermi di stare tutta la giornata allo stand per la raccolta fondi, per essere più presente in Sezione e contribuire nell’organizzativo in maniera più incisiva, commentare i post e i link di tutti voi…

Poi mi calmo e penso a quello che ho detto io stessa ai ragazzi che hanno avuto l’opportunità di essere presenti all’incontro YOUNG di settembre 2011: Non importa la quantità del tempo che si dedica al volontariato…  È la QUALITÀ, il VALORE che noi diamo al tempo che fa la differenza!

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Massimiliano

“Carpe Diem..Cogli l’Attimo..!!!”

Ti capisco perfettamente e conosco molto bene quello che stai o che hai provato. Devi sapere che ci sono passato anch’io. Anch’io ho vissuto sulla mia pelle in prima persona la tua stessa esperienza, la tua stessa paura, la tua rabbia, il tuo senso di smarrimento, il tuo senso di sconfitta ed in particolar modo il tuo stesso dolore. E’ vero non è facile accettare quello che ci è successo.

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John

Un muro alto 3 cm.

È questa l’altezza sufficiente (a volte basta meno) per creare una barriera architettonica, per costruire un recinto in cui segregare la disabilità, per creare una barriera relazionale,  un distacco sociale. Sembra

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