Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

Angeli col fango sulle magliette

4 novembre 2011….

La mia città distrutta dalla violenza dell’acqua, la natura che si ribella all’arroganza dell’essere umano… Non voglio parlarvi dei disastri provocati dall’alluvione di pochi giorni fa, i mezzi di comunicazione di massa ne stanno parlando tanto tra varie polemiche  su chi riversare la colpa di quanto accaduto…

Vi voglio parlare invece di un Movimento, un movimento che spontaneamente si era costituito nel 1970 durante la terribile alluvione che colpì la città di Genova, quello degli “Angeli col fango sulle magliette” che usarono come simbolo una manata di fango sulla maglietta.

Venerdì quando il flusso d’acqua stava compiendo la sua opera di distruzione, una giovane laureata in lingue ha aperto una pagina facebook con l’idea didi rilanciare lo spirito del 1970, di ri-creare il movimento degli angeli con il fango sulle magliette che nel giro di 48 ore ha raccolto un mare di adesioni.

In questi giorni hanno diffuso una quantità enorme di informazioni utili e hanno organizzato i volontari lavorando a stretto contatto con i Municipi e la Protezione Civile in modo che si andasse a dare una mano minimamente organizzati evitando di intralciare o di dare fastidio.

Il risultato? Quasi 12mila persone pronte ad andare a spalare fango nelle zone più colpite dal disagio.

12mila angeli con la maglia sporca di fango…..

 

9 risposte

  1. Ieri c’erano tantissime persone, un segnale forte e un segno di speranza. la reazione della gente in questi momenti è sempre strabiliante

  2. La partecipazione è stata davvero altissima da parte della popolazione, di qualsiasi età e provenienza geografica. Una ferita aperta quella odierna che però si sta lentamente rimarginando grazie ai gruppi di volontari -organizzati e non- che stanno portando aiuto a tutti coloro che sono stati colpiti dall’alluvione. All’interno del movimento – un po’ diverso da quello del ’70 che possiamo raccontare “per sentito dire” a causa di motivi anagrafici – è stato bello vedere che è ancora vivo il senso civico, che ci ha fatto stringere tutti in un grande abbraccio solidale.

    Grazie per aver reso partecipi tutti noi di un fatto molto positivo all’interno di questa tragedia.

  3. A chi dice che noi giovani stiamo con le braccia conserte e non cambiamo il mondo di cui tanto ci lamentiamo… A chi l’idea di “movimento” ce l’ha realmente nel DNA… Veri Angeli!!

  4. Sentendo oggi le risposte dei vari angeli intervistati ho sentito la risposta che più faccio mia….”Ma perchè siete qui?”…”Ma perchè non dovremmo esserci?”…A me basta questo….

  5. Grazie ragazzi, grazie di cuore per aver mostrato al mondo intero che esistono ancora i valori di fratellanza, amicizia, senso civico, speranza, forza di volonta’.
    Siete i piu’ ricchi del mondo perche’ la ricchezza ce l’avete dentro…Grazie.

  6. Credo che in momenti come questi non esistono parole. Tutto passa in secondo piano.. l’unica cosa che senti partire dallo stomaco è la voglia di essere lì, di mettere le mani in quel fango e di fare qualcosa. Non importa cosa, non importa il perchè.. l’importante è farlo. Vedere gli angeli di Genova mi ha ricordato le immagini sbiadite che ho visto tante volte sull’alluvione di Firenze del ’66. I volti di quei ragazzi sporchi di fango arrivati da ogni parte per fare la loro parte. Perchè che sia Genova, Firenze, L’Aquila.. è il nostro Paese, la nostra Italia.. E forse qualcuno, proprio in questa nostra nazione dovrebbe ricordarlo più spesso. In questi casi la solidarietà non ha confini, non ha colori, non ha età o km che reggano. E sinceramente dal profondo del mio cuore, anche io, come in tante altre vicende, avrei voluto essere lì a spalare.. anzi questa volta ancor più. Non è stato possibile.. è mi spiace molto perchè posso esprimere la mia solidarietà solo in termini di vicinanza.

  7. Dalla mia camera sterile del San Martino ho visto la potenza dell’acqua e il dolore delle persone che hanno perso tutto ed io inerme a guardare e non poter far niente….

    1. Michi.. non è vero che eri inerme.. perchè a modo tuo stavi combattendo, stavi combattendo contro un qualcosa di tanto devastante quanto il fango e l’acqua. Il fatto che tu oggi non sia più lì è perchè in qualche modo hai vinto una battaglia che ti permetterà un giorno di combattere anche per gli altri..

  8. c’è una maglietta con faber e le sue mani sporche di fanghiglia? la comprerei subito…. lo chiedo perché so che c’era chi le aveva fatte con quell’immagine che mi fa impazzire di gioia.

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Massimiliano

Sclerosi multipla e famiglia: due chiacchiere con mia sorella

Avrei tanto voluto farti delle domande nel corso di tutti questi anni passati in compagnia della sclerosi multipla, ma non l’ho mai fatto. Forse non c’è mai stata la giusta occasione. Forse perché non ho mai voluto coinvolgerti più di tanto in questo mondo, per la paura di perdere quello che è il ruolo protettivo del fratello maggiore. Ad ogni modo mi son sempre limitato con te ad avere una certa distanza su questo argomento. Ed oggi che viviamo molto distanti l’uno dall’altra, mi sento in dovere di fartele per sentirti ancor più vicino a me e provare quella piacevole sensazione di amore nei tuoi confronti. Certo che per chi ci conosce tutto questo potrebbe sembrare buffo, per il semplice fatto che quando siamo vicini siamo un po come il cane e il gatto della situazione. Ma in fin dei conti ci amiamo per quello che siamo: 2 fratelli !

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