Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

Del tornare in fase.

…o anche del riprendere discorsi lasciati a metà.

Gli ultimi otto mesi sono stati un po’ sospesi, per via della pece nera.

Alla pece nera, quando comincia ad accumulartisi addosso, non ci fai caso: non succede che ti svegli una mattina e hai i pensieri completamente immobilizzati, ma va per gradi.

E quando realizzi che non hai soltanto uno schizzetto a sporcarti la camicia (come se poi io fossi uno che porta la camicia ogni giorno, peraltro) ci vuole, mi ci vuole, comunque del tempo per capire come pulirla.

 

Ma questo lo mettiamo un attimo in pausa, perché volevo prima parlare del concetto di fase.

Wikipedia dice:

“In fisica ed in teoria dei segnali, la fase di una funzione periodica ad un certo istante temporale è la frazione di periodo trascorsa rispetto ad un tempo fissato. Si tratta di un particolare istante durante lo svolgersi di un fenomeno periodico, sia esso un moto o un segnale elettrico, che viene misurato tramite un angolo, detto angolo di fase.”

 

Sarà capitato a tanti, di sentirsi fuori fase.

Di avere la precisa sensazione di non riuscire a fare quello che si vorrebbe fare, di sentirsi in ritardo sul mondo, fuori sincrono, fuori tempo. È come la sensazione che si ha quando c’è un disturbo motorio: l’impulso parte dal cervello ma arriva tardi.

 

E il mio ritardo sul mondo in questo intervallo di tempo è aumentato parecchio: ho trascurato le analisi, dovevo fare una risonanza magnetica a dicembre scorso e non l’ho ancora fatta, non sono andato a volare per quattro mesi e mezzo.

 

E poi come tante volte, è successo. Ogni volta il motivo scatenante è diverso, ogni volta c’è sempre qualcosa di diverso che ti fa capire che la camicia è decisamente troppo sporca di pece, ogni volta c’è sempre una chiave di lettura diversa che ti fa capire come pulirla. L’importante è trovarla, la chiave di lettura, e capire che alla fine dei conti basta solo ricominciare a mettere in movimento le cose.

 

E no, non affatto è facile, perché i pensieri sono anchilosati dopo tutto questo tempo, ma è l’unica cosa che abbia senso fare.

Ricominciare a muoversi, ricominciare a camminare, a volare.

La ripresa volo è stata dura, ma il rientro in fase è in corso. Nel mentre, sarò qua:

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Massimiliano

Sclerosi multipla e famiglia: due chiacchiere con mia sorella

Avrei tanto voluto farti delle domande nel corso di tutti questi anni passati in compagnia della sclerosi multipla, ma non l’ho mai fatto. Forse non c’è mai stata la giusta occasione. Forse perché non ho mai voluto coinvolgerti più di tanto in questo mondo, per la paura di perdere quello che è il ruolo protettivo del fratello maggiore. Ad ogni modo mi son sempre limitato con te ad avere una certa distanza su questo argomento. Ed oggi che viviamo molto distanti l’uno dall’altra, mi sento in dovere di fartele per sentirti ancor più vicino a me e provare quella piacevole sensazione di amore nei tuoi confronti. Certo che per chi ci conosce tutto questo potrebbe sembrare buffo, per il semplice fatto che quando siamo vicini siamo un po come il cane e il gatto della situazione. Ma in fin dei conti ci amiamo per quello che siamo: 2 fratelli !

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