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Ciao, sono Valentina e il 19 dicembre 2013 ho festeggiato il mio primo anniversario con la sclerosi multipla. L’anno più strano, difficile, esagerato dei miei 32 anni di vita. In

Noi siamo qui, adesso, neanche un solo secondo si ripresenta uguale quindi trasformiamolo nel nostro capolavoro. C’era una volta una ragazza, Manu di 23 anni. Abitava in un piccolo paesino

“Ogni paziente dovrebbe sentirsi un po’ meglio dopo la visita del medico, a prescindere dalla natura della sua malattia”. Warfield Theobald Longcope Nell’agosto del 1989 stavo giocando a tennis e
3 risposte
Brava, posso portare la mia esperienza di appassionato di montagna e alpinista (mediocre). Ho quasi 30 anni di diagnosi (1989), nei primi due anni camminavo normalmente, successivamente sono comparsi i primi sintomi evidenti. Nonostante ciò ho fatto ascensioni di tutto rispetto sia a piedi che con gli sci da scialpinismo almeno fino a fine anni 90 (pur, lo riconosco, rischiando qualcosina ogni tanto); successivamente e molto gradualmente le forze diminuivano e i problemi di coordinazione in discesa aumentavano. Ma non ho mai smesso di andare in montagna. Ora, a quasi 30 anni dalla diagnosi riesco a fare i miei 3-400 metri di dislivello, anche di più se il terreno è agevole. Lo scialpinismo l’ho abbandonato da tempo perché troppo complicato da gestire. La montagna è stata la mia medicina, almeno altrettanto efficace che copolimeri o interferoni vari; almeno… io ne sono convinto. Continua così, senza forzare ma senza scoraggiarti se dovessi vedere che le energie non sono più quelle di un tempo: semplicemente… VAI.
Ciao Andrea… Hai detto bene, la montagna è anche per me la mia medicina. Tutto è più “leggero” in alta quota e nonostante le difficoltà, non gliela do vinta… guardo il sentiero che mi rimane da percorrere e vado avanti!
purtroppo non e cosi , malato da 16 anni camminavo scalavo anche io purtroppo la sm primariamente progressiva non mi ha dato scampo,