Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

So di potercela fare… la sclerosi multipla è vigliacca io NO!

Dicembre è un mese che sento particolarmente mio, ed è sempre sul suo finire che questo sentimento si fa più forte.

L’11 dicembre 1992 sono nata io, prematura di quasi un mese. Il destino ha scelto per me il mese del Natale e del capodanno per farmi venire al mondo a differenza delle previsioni mediche. A molti potrà sembrare una cosa stupida o superficiale, ma io mi sento un po orgogliosa nel dire “sono un piccolo sagittario”.

Nell’estate del 2013 ho iniziato ad avere i primi disturbi, gambe doloranti, problemi visivi diventati ormai fissi e costanti, difficoltà nel mantenimento dell’equilibrio e poi il ricovero all’ospedale San Martino di Genova nel novembre dello stesso anno. Finche il 30 dicembre 2013 è arrivata la diagnosi definitiva: sclerosi multipla.

Per cui è passato un anno preciso dalla diagnosi, un anno nel quale mi scontro ogni giorno con la realtà dei fatti, un anno (più o meno) che combatto con l’interferone e i suoi effetti collaterali… e mi sento un po come nella canzone di Noemi, che dice “un nuovo anno che passa, un nuovo anno in salita”.

Perché diciamocelo, quando nella vita piombano notizie come queste non tutto rimane immutato. Aumentano le paure per il futuro, e alcuni progetti iniziano a vacillare, ma con forza e perseveranza ogni ostacolo si può superar!

So di potercela fare, la sclerosi multipla è vigliacca io NO! Ed è per questo che le sarò sempre un passo avanti!

Ma nonostante lei sia arrivata a tutti gli effetti e  definitivamente nella mia vita a Dicembre io continuo a vivermi questo mese come il più importante dell’anno! Del resto, tutte le date più significative della mia vita fanno riferimento a questo mese.

 

Con l’occasione auguro a tutti voi un felice 2015, sperando che ogni anno che passa sia sempre meno in salita.

Lara

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Massimiliano

Sclerosi multipla e famiglia: due chiacchiere con mia sorella

Avrei tanto voluto farti delle domande nel corso di tutti questi anni passati in compagnia della sclerosi multipla, ma non l’ho mai fatto. Forse non c’è mai stata la giusta occasione. Forse perché non ho mai voluto coinvolgerti più di tanto in questo mondo, per la paura di perdere quello che è il ruolo protettivo del fratello maggiore. Ad ogni modo mi son sempre limitato con te ad avere una certa distanza su questo argomento. Ed oggi che viviamo molto distanti l’uno dall’altra, mi sento in dovere di fartele per sentirti ancor più vicino a me e provare quella piacevole sensazione di amore nei tuoi confronti. Certo che per chi ci conosce tutto questo potrebbe sembrare buffo, per il semplice fatto che quando siamo vicini siamo un po come il cane e il gatto della situazione. Ma in fin dei conti ci amiamo per quello che siamo: 2 fratelli !

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