Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

Un viaggio di 100 giorni per i giovani con sclerosi multipla

 

La sua decisione a partire in pellegrinaggio per Santiago di Compostela, per Germano, grintoso e appassionato camminatore, arriva dopo la diagnosi di sclerosi multipla ricevuta dalla nipote, ad appena 21 anni.

Il suo viaggio è cominciato lo scorso 20 settembre da Rimini, nel silenzio, un passo dopo l’altro, attraversando un po’ di Europa, ripercorrendo le strade millenarie della fatica e della meditazione. Portando con sé la maglia di AISM, quella dei giovani con sclerosi multipla che ricorda i 50 anni dell’Associazione, del loro convegno, che si è svolto pochi giorni fa.

“Nel mio cuore e nel mio impegno di pellegrinaggio verso Santiago c’erano tutti loro, i tanti giovani che hanno ricevuto una diagnosi di SM come mia nipote – dice Germano Pari, 68 anni -. Con me ho portato tutti loro, dando un senso meraviglioso a questo viaggio”. 

Parla con simpatia e con un sorriso negli occhi, nonno Germano. Racconta del suo viaggio lungo ottocento chilometri e durato 100 giorni.

«È un viaggio che ti aiuta a ritrovare te stesso, che ti mette a contatto con gli aspetti più sconosciuti del tuo io: non è un viaggio come gli altri, è un viaggio fatto di silenzio, dove le domande senza risposta si susseguono; ti educa alla fiducia, alla meraviglia; la vita e la sua meraviglia sono le vere protagoniste di questo viaggio. Parti con un po’ di entusiasmo e un po’ di ansia, e poi la paura e l’ansia vengono meno. E resta la bellezza dei tuoi sentimenti, dei tuoi affetti che ti fanno compagnia, dei tuoi pensieri che non ti turbano più», racconta Germano.  

E in un’infinità di passi, di scenari, di luoghi, di pensieri, tutti i giovani che era in grado di portare con sé, a Santiago sono arrivati. Verso mete che vanno Oltre la SM, sono stati sospinti, qualcuno persino controvento, ma sempre verso la strada che conduce alla libertà e alla felicità.  

Tra un passo e l’altro, tra uno scatto e l’altro, Germano con il suo smartphone ha documentato tutto per “i suoi ragazzi”, creando una sorta diario di viaggio virtuale.

Panorami meravigliosi, scorci suggestivi, paesaggi verdi, ritratti che trasmettono pace. Ci  ricordando che c’è sempre un motivo per sorridere. 

Procedendo verso la meta, insieme ad AISM, Germano sorride, riflette…sempre in avanti. Così lo è  l’avanzare della ricerca che dirà la parola fine alla malattia di troppi giovani, tra calma e velocità, tra scelte e contraddizioni, la meta lo sta aspettando.

“Ognuno di voi è stato protagonista dei miei passi: grazie, ragazzi. Mai la mia vita è stata tanto ricca!”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ospiti

Questa gravidanza che non arriva…

Nella foto: Almudena e suo marito si tengono la mano in macchina. Dal reportage Under Pressure – Living with MS in Europe, Copyright: © 2011, Lurdes R. Basoli. Ciao, volevo condividere

Leggi Tutto »
Ospiti

Sotto la sabbia

  A parte mio padre nessuno sa che ho la SM, mi gestisco da solo farmaci, visite, risonanze. Evito gli sguardi pietosi degli altri e l’apprensione di mia madre e

Leggi Tutto »
Annalisa

La molla si è rotta

Le situazioni a volte mi sembrano ripetersi in maniera ciclica nella mia vita… Lo dicono anche i filosofi, d’altronde, tutto scorre, tutto si ripete: hai la tua diagnosi in mano.

Leggi Tutto »