Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

Come io e la sclerosi multipla ci siamo conosciute

“Una mattina di maggio mi sono svegliata e lei era lì”. Nel racconto di Romina il momento in cui la sclerosi multipla si è rivelata

Storia sclerosi multipla

“Ciao, mi senti?”

È così che ci siamo incontrate, era una domenica di maggio mi sono svegliata quella mattina e lei era lì.
In realtà c’era già da un paio di settimane perché non vedevo bene dall’occhio sinistro ma non ho pensato fosse qualcosa di importante e l’ho ignorata.

Così il 12 maggio ha deciso di farsi sentire in modo più prepotente, facendomi formicolare il lato destro del viso.

Da qui inizia tutto, le risonanze, la rachicentesi, i prelievi del sangue, il cortisone per spegnere l’infiammazione.

Ha iniziato ad avere un nome che ha dovuto attendere per essere confermato, ha dovuto attendere esattamente 4 mesi.

Sono stati mesi di dubbi, di domande e paure ma anche di certezza che fosse esattamente lei perché in fondo me lo sentivo dal primo momento, ma come si dice: “non fasciarti la testa prima averla rotta”.

A settembre è arrivata la risonanza di controllo, è ritornato il cortisone ad accompagnare le mie giornate, da lì ho avuto la conferma che la mia vita non sarebbe più stata la stessa perché lei è lì, c’è … e rimarrà per sempre.

Così ho conosciuto la sclerosi multipla, una nuova compagna di vita non molto gradita, ma che mi ha fatto capire cosa voglio e cosa no.

Un passo alla volta ci capiremo meglio, un po’ alla volta imparerò a non odiarla.

Romina

Se vuoi condividere la tua storia su queste pagine scrivi a blog@giovanioltrelasm.it

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Massimiliano

Sclerosi multipla e famiglia: due chiacchiere con mia sorella

Avrei tanto voluto farti delle domande nel corso di tutti questi anni passati in compagnia della sclerosi multipla, ma non l’ho mai fatto. Forse non c’è mai stata la giusta occasione. Forse perché non ho mai voluto coinvolgerti più di tanto in questo mondo, per la paura di perdere quello che è il ruolo protettivo del fratello maggiore. Ad ogni modo mi son sempre limitato con te ad avere una certa distanza su questo argomento. Ed oggi che viviamo molto distanti l’uno dall’altra, mi sento in dovere di fartele per sentirti ancor più vicino a me e provare quella piacevole sensazione di amore nei tuoi confronti. Certo che per chi ci conosce tutto questo potrebbe sembrare buffo, per il semplice fatto che quando siamo vicini siamo un po come il cane e il gatto della situazione. Ma in fin dei conti ci amiamo per quello che siamo: 2 fratelli !

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