Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

Alla scoperta dei social network

Il virtuale è reale, senza punto interrogativo. Potremmo partire da qui per parlare dei social network a misura di «disabile 2.0»: di quei tanti che vivono attaccati al pc (e chi non ci sta, ormai?) e che grazie a una banale connessione Internet hanno scoperto mondi che, inevitabile la citazione da Blade Runner, «…voi umani mai avreste immaginato». Un mix tra realtà e fiction, connessioni e relazioni, esperienze e contatti personali, amici veri e fittizi.

Meraviglie della tecnica e miracoli della rete. E tutti hanno qualcosa da dire, ovviamente. Perché tutti sono coinvolti, in un modo o nell’altro, nella rivoluzione del terzo millennio, anche solo sfiorati per qualche motivo da quello tsunami multimediale che ha cambiato e sta cambiando le nostre vite.

Attenzione, non stiamo parlando di semplici elettrodomestici, del design dell’Ipod, del palmare grande come un pollice, ma di strumenti che ci hanno costretto a cambiare il nostro modo di comunicare, di viaggiare, di parlare. Talvolta (esageriamo?) persino di amare.

Se poi c’è di mezzo la disabilità, la cosa diventa ancora più fantastica. È un coro entusiasta quello che si alza come una sola voce dalle associazioni dei disabili in tutto il mondo occidentale: «È una grande opportunità». Ecco, noi, questa volta, abbiamo cercato di capire perché. Perché Facebook, Twitter, YouTube, e se volete, anche Linked-in, Flickr, Myspace e alcuni altri entrano ormai nelle nostre vite come il dentista e il corso d’inglese.

Leggi l’inchiesta su SM Italia 2 – 2010

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Gabriele

Una ricaduta dopo sei anni

Il racconto di Gabriele arriva proprio nel giorno in cui AISM ha pubblicato la video guida Come si riconosce una ricaduta? Chi ha un’esperienza già abbastanza lunga della SM si

Leggi Tutto »