Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

10 cose che non avrei voluto sentire

1) La mia figlioccia di otto anni che si preoccupa perché con le gambe di ora non posso salire le scale

2) Una donna di cinquant’anni che davanti a dieci persone attaccate alle flebo si lamenta che sua madre ha la pancia gonfia

3) Mia zia che dopo che mia madre arrivata all’esaurimento per le sue continue lamentele gli dice che ha già i problemi suoi con una figlia in ospedale e gli girano le palle le risponde “legatele”

4) Delle urla al telefono che ancora riecheggiano se chiudo gli occhi

5) Una donna che in reparto dalla borsa tira fuori il cagnolino dicendo che la bestiola non vuole allontanarsi da lei.

6) L’ago che ti entra nella vena.

7) La paura che questa volta sarà più difficile, e forse sarà l’ennesima accettazione della malattia

8 ) Il bruciore di stomaco e tutti gli effetti collaterali delle flebo.

9) Sentire gli occhi dei miei genitori che mi guardano con l’attenzione da dietro a due passi da me come quando dovevano insegnarmi per la prima volta a camminare.

10) La mancanza di alcune presenze, con un gesto, uno squillo o un piccione viaggiatore, che avresti pensato in un momento così non sarebbero mancate.

13 risposte

  1. L’UNICA cosa che vorrei tu sentissi:la voce che hai dentro,quella fragile in questo momento,ma che ti accompagna sempre,chiudi gl’occhi e ascolta solo lei..probabilmente ti dirà che questo è un altro scoglio da superare e che non sei sola!

  2. tutti dobbiamo imparare a non sentire il bla bla della gente che ci circonda… in determinati momenti della vita dobbiamo, invece, ascoltare solo le persone che ci amano. Chi ci ama, anche con il solo silenzio, sono vicine a noi e sono pronte ad affrontare tutte le situazioni più difficili della vita…
    http://www.youtube.com/watch?v=sbGn0gJmXkc

  3. Mia cara Ilaria,
    nei giorni scorsi ti ho pensata: ho fatto una capatina in Umbria e se il tempo a disposizione lo avesse permesso ti avrei in qualche modo contattata. Oggi leggo il tuo “decalogo” e mi dispiace un po’ non averlo fatto… sarà per la prossima volta. Prometto!
    Sai, in questi anni ho imparato che la SM oltre ad avermi tolto equilibrio (sic!), forza nelle gambe, sensibilità (quella della pelle, non quella del cuore ☺), ha tolto anche un po’ di ZAVORRA dalla mia vita: dalle zie lamentose, alle pseudo amicizie, a tutte le persone di cui non mi fregava un bel nulla neanche prima, ma forse non lo avevo ancora capito. Che bella scrematura!
    Ti abbraccio forte forte.

  4. La mia risposta è sempre l’Ironia, ma a volte anche quella cede il passo a più e più sentimenti che ora sono tutti incastrati nella mia testa e allora qualche giorno di tranquillità e mettersi in stand by forse serve. Però domani mi faccio caricare dalla raccolta dell’umido che mi s’è anche rotta la gengiva del dente del giudizio oltretutto!!!!!!!!! Grazie a tutte smck

  5. Cara, leggendo il tuo decalogo mi si sono “smossi i nervi” , espressione utilizzata nel paesino in prov. di Roma dove vivono ancora i miei. Alcune cose le ho provate anche io, altre (come la zia per esempio) mi hanno fatto andare il sangue al cervello (oddio…meglio non parlare di sangue al cervello in questo periodo, non si sa mai. Eheheh, ci vogliono anche queste battute per riderci su).
    Sei una ragazza con molte risorse dentro, solo che in questo periodo tutto ti appare diverso e ti sembra di farcela di meno ad affrontare le cose. Lo capisco perché l’ho vissuto pure io anche durante l’ultima ricaduta di maggio. Inoltre il cortisone non aiuta a sentirsi più sereni possibile, agita, dà effetti collaterali e ti impedisce di riposare come si deve. Insomma, vedrai che piano piano quando avrai smaltito il cortisone e sarà rientrata la ricaduta , accumulerai di nuovo le energie “rubate” per affrontare tutte le voci del decalogo nella maniera più indolore possibile…per te intendo, per la zia….meglio che non commento 😉
    Un bacio e un abbraccio grande
    Titti

  6. ciao Ilaria, mi dispiace tanto che non stai bene adesso….e mi dispiace per l’insensibilità che a volte ti (ci) circonda..non è davvero giusto.
    Sono d’accordo con le altre,hai una sensibilità e una forzA RARA che ti aiuteranno anche in questa prova più dura…tu mi hai tirato su in questi mesi ricordatelo!!!!Spero che il pensiero delle tante persone che hai aiutato ti possa fare stare un po’ meglio…un abbraccio silvia

  7. Ciao Ila,

    mentre leggevo il tuo messaggio,mi sono sentito diverso una sensazione che non ho mai provato fino ad oggi.
    Mi sono sentito piccolo ma piccolo come una formica.
    Probabilmente,non potrò mai capire fino in fondo come ci si possa sentire…ma…sappi una cosa:

    …PUOI OTTENERE TUTTO QUELLO CHE VUOI…
    …NIENE E NESSUNO TI POTRA’ FERMARE…

    Quando ci rivedremo ti spiegherò il perchè.

    Ciao

  8. “Ho voglia solo di ascoltare il mare, osservare un cielo limpido, CONDIVIDERE CON TE LE MIE PAROLE E CON CHIUNQUE ASCOLTERA” Grazie Manuel.

  9. ho letto oggi qui un po’ di cose e leggendo il tuo decalogo ilaria devo dirti ke sono cose ke ho provato anke io, anke io ho la SM e forse penso ke dopo la diagnosi e le crisi ke uno passa, ti rendi conto in qualke modo della futilità delle gente, forse perchè si vede la vita sotto altre angolazioni,e forse cme dici tu è meglio ascoltare il mare e guardare un bel cielo limpido

    1. si Valeria purtroppo la malattia ti porta a riorganizzare la tua vita e ti accorgi di quanta pochezza risiede nella gente….

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