Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

Dieci anni per guardare avanti senza paura

L’anno prossimo sono dieci anni che lei è con me. È vero, al link “chi siamo” c’è scritto cinque, ma quella è la diagnosi: tutto era iniziato quattro anni prima.

 

L’estate del 2002 non era stata divertente, tra situazioni sentimentali non propriamente gradevoli e la dipartita del gatto. E a coronare il tutto, delle forti parestesie che uno dice “vabbè, fa caldo, poi sto pattinando tutti i giorni, e poi in fondo l’elettromiografia è pulita, che problema c’è?”.

E di lì un continuo metaforico spazzare la polvere sotto al tappeto, con le parestesie che tornavano a ondate ogni volta che faceva caldo, con il labbro che rimaneva storto per settimane e “eh, questo dicembre è freddo, sarà quello”.

Così per quattro anni, passati a negare l’esistenza di un qualcosa che evidentemente c’era, ma che per paura di quello che poteva essere continuavo a ignorare. Finchè un giorno non ha deciso di farsi sentire con più forza prendendo una gamba, un braccio, un occhio, un orecchio, e davanti a eventi così eclatanti girarsi dall’altra parte serviva a ben poco.

 

Ricordo il giorno dell’arrivo del referto della risonanza magnetica, un giro di telefonate, lacrime, il cellulare che trillava e Giuseppe che mi dice: “andiamo al cinema stasera?”. Sì, andiamo al cinema.

È da lì in poi che ho cominciato a realizzare che ero rimasto fermo mesi, anni, paralizzato dalla paura.

E ho capito che non aveva senso, che la paura avrebbe continuato ad esserci ma affrontarla era l’unico modo per non esserne paralizzato.

 

Non lo so mica se ci sono riuscito, dopo tutto questo tempo. Però ecco, sorrido molto più spesso.

18 risposte

  1. Ciao Gabriele, grazie per aver condiviso la tua esperienza, le tue paure e i tuoi sorrisi.
    Già… sorridere.
    Questo è proprio un bel modo di affrontare la quotidianità.
    Spesso mi ripeto che nella vita non è importante essere seri, ma essere seri nelle cose importanti, per il resto si può sempre ridere/sorridere. A noi non costa nulla farlo ma per gli altri può essere una carica aggiuntiva.
    Tutto sommato un semplice sorriso non implica necessariamente una fuga dalla realtà, una negazione bensì è la manifestazione del nostro essere consapevolmente “giovani oltre”: oltre gli ostacoli, oltre i problemi, oltre la patologia. Nella nostra vita la SM non è tutto (nè deve diventarlo) e allora perchè non sorridere? 🙂

    1. inserisci il tuo messaggio…
      ciao, hai problemi diattenzione, di memoria, eventualmente cosa fai ? usi medicine o altro?
      Cosa pensi di Fingolimod?
      Ciao e buona serata.

  2. affrontare la paura..gran bella sfida!complimenti Gabriele e non solo per la testimonianza ma anche per come l’hai raccontata..letta tutta d’un fiato.E alla fine ho sorriso anch’io!

  3. inserisci il tuo messaggio…Io ho 33 anni,i primi sintomi a 18,la diagnosi nel 2003….è stata dura accettarla….oggi non mi fa più paura….io sono più forte!!!

  4. Anche io nonostante un occhio cieco ho finto di stare bene….. bè solo per due giorni!!!! Grazie Gabriele bacioni

  5. Grazie Gabry! Grazie x averci raccontato la tua storia e per accettato questa sfida.. Noi avremo tante occasioni per leggerti..e tu per raccontare di te e dei tuoi sorrisi.. 😉

  6. Ciao a tutti… mi chiamo Stefano… la mia diagnosi è arrivata nel 2008… quando avevo 23 anni… Già da prima mi ero accorto che c’era qualcosa che non andava perchè non riuscivo più a camminare bene e mi stancavo subito… La malattia mi ha cambiato la vita in tutti i sensi.. Non pratico più sport e non esco più di tanto… mentre prima mi divertivo ed ero sempre attorniato da un sacco di persone… Io non ho mai avuto una vera e propria paura della malattia, ma più che altro come le persone attorno a me l’avrebbero presa… Diciamo che la malattia mi ha aiutato a capire quali sono realmente le persone che mi vogliono bene e che mi sono vicine… almeno c’è un lato positivo… Spero di condividere la mia esperienza con persone che penso mi possano capire.

    1. inserisci il tuo messaggio…
      Ciao, che tipo di terapia usi?
      Terapaia orale o altro ( Interferone, ecc.)
      Buona serata

    2. per condividere la tua esperienza potresti entrare a far parte del moviemnto YOUNG AISM… che ne dici stefano?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ospiti

La voglia di continuare a sognare

Il 10 dicembre 2014 ero in ospedale, erano passati solo due mesi dalla diagnosi, ero ancora in botta dal cortisone di ottobre e già ne stavo facendo di nuovo perché la mia gamba sinistra

Leggi Tutto »
Ospiti

La sclerosi multipla non ci rende diversi

Ho la sclerosi multipla: due parole che ogni volta che vengono pronunciate mi fanno girare dall’altro lato,  non perché non la accetto, ma perché non mi piace proprio, sanno di cosa brutta. Ora ho

Leggi Tutto »
Ospiti

In un solo giorno la mia vita è cambiata

“Domattina dobbiamo andare in ospedale” esordì mia madre quella sera, dopo un mese di totale disinteressamento verso sintomi strani quali paralisi a intermittenza e poi perdita della sensibilità in tutta

Leggi Tutto »

La danza mi ha salvato

La vita con la sclerosi multipla cambia irrimediabilmente, troppo spesso ci presenta nuove e dure sfide. Ma non può impedire che la vita stessa ci

Leggi Tutto »

Tempo e sclerosi multipla

La sclerosi multipla comporta riconfigurare un rapporto diverso con il tempo. Dobbiamo imparare a scandire il ritmo del tempo in una maniera nuova, a riconfigurare le priorità.

Leggi Tutto »

Blog…mania?

Sapevate che sul web ci sono più blog che siti internet? Io non lo sapevo e devo ammettere che la cosa mi ha colpito…mi sono

Leggi Tutto »

Get Up… Stand Up…

Nel mio ultimo post esortavo Noi giovani a farci sentire dalle Istituzioni per protestare contro i tagli del governo al Servizio Civile.

Leggi Tutto »