Vita di coppia, un adorabile mistero

Quando hai una malattia, hai sempre paura di non essere accettata, voluta come gli altri.

Poi trovi chi ti sta accanto, lo vedi venirti a prendere all’ospedale, tagliarti la carne nel piatto se hai la flebo, accompagnarti in bagno, raccoglierti per terra, più e più volte, e tu dici:

“Ma si rende conto ?”

“Possibile che rimanga?”

Pensi che sicuramente è incosciente, o gli importa poco, e ti ostini a pensare che non può essere vero.

Invece di essere felice stai con gli occhi stretti come quando si aspetta che scoppi un petardo. Quando sono stata fortunata nella mia vita l’ho sempre nascosto, ho sempre avuto tremendamente paura di essere felice, anzi diciamo che per me la felicità non esiste perché vi sarà sempre qualcosa che romperà l’idillio. Per me la maggior essenza del bene è stare sereni.

Negli anni ho conosciuto varie donne lasciate dai compagni perché avevano la malattia. Forse dobbiamo avere l’anima di perdonare il fatto che non se la siano sentita. Ma che fatica essere buonisti!

Con il mio ragazzo siamo cresciuti, maturati insieme. Ci sono stati momenti di smarrimento, brutti e belli. Sapete, lui è molto introverso, non è uno da dediche d’amore, serenate e tante parole, nella mia convinzione romantica dell’amore credevo che ne avessi bisogno, ma fidatevi tante bla bla bla e poi se cadi sei sola non servono a niente.

Certo una rosa blu ogni tanto farebbe piacere! (messaggio subliminale :P)

Una volta, dopo che mi avevano dimesso dall’ospedale, ero silenziosa e si accorse subito di come mi brillarono gli occhi appena ricevetti la chiamata della mia compagna di stanza ospedaliera. Lì capì che quello era un mondo che non avrebbe compreso mai del tutto.

Ha sempre avuto paura dei “volontari”, di cui parlavo tanto, che mi rubassero dal suo mondo, perché non riusciva a fare abbastanza, vuole dare sempre il massimo e preferisce stare nell’ombra prima che dare solo un piccolo aiuto. Anni fa fece un’intervista per una campagna di raccolta fondi, e io, che ascoltavo nell’altra stanza, avevo le lacrime agli occhi, ero e sono così fiera che lui metta la sua faccia per me, e spesso diventa il mio terzo braccio nelle avventure associative.

La mia malattia per lui non è una macchia nera anzi, mi trova moooolti altri difetti, che sono stati anche causa di tanti allontanamenti e paure del futuro.

Ecco bella parola: futuro, il mio e il suo lo sogno da tanti anni ma essendo tutti e due razionali sappiamo che con un solo posto fisso non lo possiamo costruire, ma chissà, ci spero tutti i giorni.

Ho fatto errori che forse rimarranno sempre nella sua mente, difficili da perdonare. Ho anche capito che non posso sentirmi addosso colpe degli altri per tutta la vita e che la persona che ti ama deve accettare come sei in tutto e per tutto, bisogna parlare, riuscire a farlo sempre, perché sennò si generano discussioni teatrali nel nostro cervello e l’altro crede che siamo pazzi.

E soprattutto ridiamo, ma ridiamo tanto, molto spesso di noi, di quello che accade, perché spesso la vita è una grande comica.

Questo post diciamo che è il mio regalo di anniversario, ( eh sono 11 ) per dire a tutti, che nonostante tutta la vita rema contro, siamo insieme.

Related Images:

35 commenti

  1. che bel regalo..:D:D
    cmq la mia anima non la spreco per perdonare, ma per metterla in cose/persone che meritano..hce è meglio..:D:D
    10+ alla canzone..:DD
    non so se hai visto il film “le pagine della nostra vita”..se sì, ti auguro con tutto il cuore, di continuare a crescere insieme fino a quel punto..(sperando però che “i guai” si fermino a quelli attuali..:P)..:D
    auguriiiiiiiii..:)

    Un bacione!!
    P.S:la rosa blu mi ricorda michele zarrillo, quindi depressione..:P:P..forse meglio così..:D:D

  2. …SEMBRA CHE L’HO SCRITTO IO…NEL SENSO CHE MI CI RIVEDO MOLTISSIMO!
    CIAO ILA!!!

  3. davvero leggerti in queste righe mi da la dimensione di quanto l’amore possa contenere,soffrire,ridimensionare,costruire e anche lottare.Ovviamente parliamo dell’AMORE che conta!Un abbraccio:)

  4. Ehi è da leggere proprio oggi nel giorno degli innamorati 🙂

  5. Complimenti Ilaria e auguri a tutti e due!

  6. La classica dimostrazione che quando c’è l’Amore, tutto è un po’ meno difficile… L’essere capaci a ridere, poi, rende la ricetta perfetta!
    Un abbraccio. Stretto, eh? 🙂
    Cri

  7. “possibile che resti?”
    Ilaria, sembrerà strano da una persona della mia età, diagnosticata a 40 anni e madre di 3 figli ma questa frase è venuta in mente anche a me…Se c’è l’amore la risposta è SI…
    Tantissimi auguri di buon S.Valentino 🙂
    Titti

  8. Beh, che dire?…non mollare mai è il mio motto. Forse troppo spesso le maschere della vita coprono i nostri difetti che a loro volta però ci determinano nella nostra fragilità più vera e necessaria. Essere se stessi è il regalo più bello per tutti, forse il più difficile.
    GRAZIE ILA e FORZA CHIOCCIA!!! 🙂

  9. Ila è bellissimo!! Ho sempre pensato e chiaramente espresso che Luca è un santo..ma leggere queste parole..Sarà l’età? Finalmente la Ila che volevo sentire..e tu sai bene cosa intendo! Bravi..hai ragione amare tanto e per tanto tempo nonostante la malattia succede. Sono d’accordo con te..il dialogo e l’ironia sono fondamentali in una coppia..ancor più se si è Tu, lui e “l’altra”.. 😉 buon san Valentino ragazzi!

  10. Una bellissima testimonianza di Amore! Concordo con Alessia su “la Ila che volevo sentire”! Belli!

  11. Che bel post 🙂 io sono solo agli inizi ma le paure sono le stesse… leggere quello che hai scritto tu mi conforta. E poi mi ci rivedo, tante cose le ritrovo esattamente in ciò che mi succede… grazie Ilaria! :*

  12. NON MOLLARE MAI….. 😉 mi ci rivedo molto in alcune cose ke hai scritto….. e non è x niente facile andare avanti…. LO SO… anzi lo sappiamo….IN BOCCA AL LUPO!

  13. Sei stata molto molto fortunata. Tanti auguri.

  14. anche ioo ho una bellissima esperienza come la tua!!!quando ho avuto la diagnosi stavano insieme da nove e iniezevamo a pensare ad una vita insieme. io mi sono sentita crollare il mondo adosso….ho avuto tante paure tra cui quella di poterlo perdere. Abbiamo parlato tanto di quello che poteva cuasare la malattia e di quella che poteva essere la nostra vita insieme se io sarei peggiorata. Ma lui non ha voluto sapere mi ha detto che sarebbe stato con me nonostante le possibili consguenze. Mi è stato sempre vicino nelle fasi iniziali della malttia dove ero + fragile. Dopo un anno mi è arrivata la proposta di matrimonio!!!!!!! ora stiamo sistemando casa e a settembre ci sposiamo. E nonostante le difficoltà per noi giovani in questa società staimo riuscendo a costruirci un futuro insieme. ti dirò da quando ho scoperto di essere in compagnia della sm sono più istintiva cerco di vivere giorno per giorno godendomi al massimo quello che mi offre la vita, io che sono sempre stata una che non faceva un passo se non era sicura al 100 % del risultato valutavo tutto fino al minimo dettaglio.
    Quando c’è l’ amore quello vero tutto è possibile è il mio fidanzato è la mia speranza di vita, la benzina che mi fa andare avanti in questa vita non tutta rosa e fiori
    ps: noi simao delle persone speciali, e i nostri fidanzati lo sanno bene!!!!!!!!UN BACIO TUTTI

  15. inserisci il tuo messaggio…un tempo mi dissero che avevo la SM.POI la diagnosi si trasformo’ in mielite .Il mio matrimonio durava d25 anni circa ,una vita passata e vissuta insieme in tutto x tutto …..ma dopo la diagnosi e dopo vari ricoveri ,sedia a rotelle e bastoni canadesi ….un giorno mi disse:io voglio vivere io ho bisogno dei miei spazi se tu sei sulla sedia non è colpa mia ma non posso stare con te a guardarti.Tutte le volte che ero ricoverata invece di darmi coraggio ,veniva solo un paio di ore al pomeriggio e se ne andava a ballare.Sono caduta in depressione e lui mi portava dai pschiatri e loro mi rimandavano a casa perche’ non avevo niente di pschiatrico .per farla breve mi ha lasciato sono stata costretta a lasciare la mia casa e citta’ x andare in un altra ,dai miei parenti x avere un po di aiuto ,non potendo vivere da sola.Ancora oggiè convinto che se non mi fossi ribellata al suo comportamento potevamo vivere nella stessa casa ma da amici .

    • Letizia purtroppo non sei la sola che viene lasciat perchè il partner non ha il coraggio di affrontare la malattia e di star accanto, spesso dicono che cn noi accanto nn possono vivere, ma prima o poi si accorgeranno che senza coraggio la vita non può viverla nessuno. Quando stai male hai bisogno di gente che c’è non di pesi morti come m sembra lui era per te anzi che dovevi far forza tu a lui, non è concepibile con tutto il rispetto tu sei speciale lui no.Un abbraccio

    • ciao Letizia, anch’io fui lasciato dopo 9 mesi dalla diagnosi…si comportava come lui, mi veniva a trovare solo per fare presenza, mai venuta ad una visita, usciva le sere che stavo male per l’interferone…infine mi disse che non poteva continuare il viaggio della vita viaggiando su una macchina rotta…ora che me passata la rabbia sai che te dico: ROTTA STO CAZZOOOOOOO!!!

  16. John Amleto Lelli Reply to John

    … e ci credo che hai fatto il picco, mi fai venire gli occhi lucidi…

    Bellissimo e verissimo

  17. IO ho scoperto di avere la Sm solo 3 mesi fa, e i sintomi erano apparsi solo 1 mese prima o almeno i sintomi rilevanti, avevo una parestesia alla mano destra il mio medico curante mi disse “si si è il freddo” mio marito la solita “malata mentale”, ma io non stavo bene sentivo che c’era qualcosa che non andava mi hanno fatto rivolgere prima ad un ortopetico che dubbioso mi ha fatto fare 1 analisi x accetare l’evenuale tunnel carpale e li ho incontrato invece un neurologo che mi ha indirizzato verso il percorso giusto…la risonanza magnetica da li tutto il seguito ricovero ospedaliare prelievo del midollo spinale e ora sono a conoscenza anche io di avere la SM con le mie punture d’interferone, ma io devo farcela per forza x me ma soprattutto per la mia bimba di 1 anno, il Signore me la voluta donare prima che scoprissi tutto ciò forse sapeva che la paura mi avrebbe impedito di fare questa scelta, la paura che ho ancora oggi quella di non essere io in grado di curarmi di lei ma dover lei curarsi di me. E’ per questo che ce la devo fare e da sola, io ora sto ancora bene faccio il mio lavoro stressante come prima e già vedo mio marito soffocato da qualcosa che vede più grande di lui e figuriamoci se mi dovesse succedere qualcosa devo farcela per me e per la mia bimba perchè sono sicura che rimmarei da sola!

    • L’amore per la tua bimba sarà più forte delle prove che la vita di farà affrontare, vederla crescere ogni giorno ti servirà come spinta per volercela fare, Certo che tuo marito dovrà riuscire a sostenerti anche soolo lasciarti una spalla su cui piangere e spero che anche lui trovi la forza. ti i nvio un abbraccio virtuale a te e alla tua bimba.

Rispondi

Ho preso visione dell’Informativa sulla Privacy e acconsento al trattamento dei miei dati personali