Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

Ho scoperto di avere la SM a 15 anni, ma non mi sono fermata

13423961_10209340063449576_930395665863757137_nOggi pubblichiamo la storia di una donna che ha scoperto di avere la sclerosi multipla quando era solo un’adolescente. 

Quando ho scoperto di avere la sclerosi multipla avevo 15 anni.

All’inizio non ho capito subito di cosa si trattava e non riuscivo a comprendere cosa volesse dire questa parola, ma nonostante tutto ho continuato a vivere la mia vita come sempre.

Credo che in questo abbia giocato un ruolo importante la mia giovane età. In fondo quando si hanno solo 15 anni  non si ha quella consapevolezza tipica degli adulti. L’essere una ragazzina ha fatto sì che, negli anni, facessi mia la malattia, imponendomi di essere più forte di lei. Sempre.

Dopo la diagnosi ho continuato dritta per la mia strada: ho studiato e lavorato contemporaneamente, mi sono laureata ed oggi ho un figlio di 5 anni ed un lavoro che mi gratifica.

Non ho certo avuto una vita facile, ma ho cercato di plasmarla come meglio potevo riuscendo a guadagnarmi tante soddisfazioni.

Oggi sono una donna di 32 anni alla quale piacerebbe vivere come gli altri: vorrei programmare la mia vita o fare progetti a lungo termine, ma questo è spesso impossibile per me. Nonostante ciò, però, io non mi arrendo e faccio del mio meglio.

È per questo che mi sento di dire che di una cosa sono certa: la sclerosi multipla non avrà mai la soddisfazione di vedermi chiusa in casa, ferma, a deprimermi.

Forse non andrò a ballare tutti i weekend, ma ho una famiglia splendida ed un figlio che è tutta la mia vita. E questo mi basta.

I sedici anni trascorsi in compagnia della SM sono un periodo troppo lungo da descrivere e raccontare, ma voglio comunque lasciare un messaggio positivo e voglio farlo con forza: questa «amica» si può combattere e nonostante la sua presenza si può continuare a vivere.

Se vuoi condividere anche tu la tua storia scrivi a blog@giovanioltrelasm.it

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Massimiliano

Sclerosi multipla e famiglia: due chiacchiere con mia sorella

Avrei tanto voluto farti delle domande nel corso di tutti questi anni passati in compagnia della sclerosi multipla, ma non l’ho mai fatto. Forse non c’è mai stata la giusta occasione. Forse perché non ho mai voluto coinvolgerti più di tanto in questo mondo, per la paura di perdere quello che è il ruolo protettivo del fratello maggiore. Ad ogni modo mi son sempre limitato con te ad avere una certa distanza su questo argomento. Ed oggi che viviamo molto distanti l’uno dall’altra, mi sento in dovere di fartele per sentirti ancor più vicino a me e provare quella piacevole sensazione di amore nei tuoi confronti. Certo che per chi ci conosce tutto questo potrebbe sembrare buffo, per il semplice fatto che quando siamo vicini siamo un po come il cane e il gatto della situazione. Ma in fin dei conti ci amiamo per quello che siamo: 2 fratelli !

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