..Perchè insieme stiamo scrivendo la storia più bella

Oggi ho acceso il pc pronta a scrivere un post che parlasse di me e della mia esperienza da persona disabile, ma improvvisamente una canzone mi è balenata in testa e mi ha fatto cambiare idea. E’ un brano di Francesco De Gregori, tanto vecchio quanto profondo, che mi ha fatto riflettere.

E’ per questo che ho deciso di non raccontarvi la mia storia, ma la fantastica esperienza che, forse, proprio grazie alla mia condizione mi sono ritrovata a vivere. Sono trascorsi ormai due anni da quando qualcuno mi ha trascinato nel Movimento AISM.. e da allora sono successe tante cose.. da allora sono cambiata io.

Da sempre il mondo dell’associazionismo ha rappresentato per me la dimensione ideale dove potermi esprimere e dove poter mettere concretamente a frutto la mia voglia di esserci, di fare la mia parte per una causa più grande, importante per la società intera.

Mi sono sempre occupata di temi sociali impegnativi, che spesso ti portano a fare delle scelte etiche importanti e che ti danno la percezione che, con il tuo impegno e con quello di chi la pensa come te, stai scrivendo un pezzo di storia. Non avrei mai immaginato di poter provare la stessa sensazione anche dedicandomi al mondo della SM.

Sono approdata in AISM da poco, eppure mi sembra passata una vita perchè oggi non potrei immaginare le mie giornate senza l’impegno per un mondo libero dalla SM. Questo popolo di donne e di uomini, di young e di saggi, con il loro credo e con la loro semplicità, mi hanno insegnato tanto e mi hanno permesso di diventare la persona che sono. Mi hanno insegnato che ogni nostra azione, se rivolta verso il bene comune, può scrivere un pezzo di storia perchè, come dice De Gregori, la Storia siamo noi, quelli che hanno letto un milione di libri e quelli che non sanno nemmeno parlare.. ma che sono pronti a partire e che sanno benissimo cosa fare.

Il Movimento mi ha travolto come un’onda e mi ha portato con sè e, in questo turbine di entusiasmo, di genuinità, ma anche di determinazione… sono riuscita a comprendere il mio dolore, la mia rabbia e ad utilizzarlo nel modo più bello possibile: combattere per un mondo senza pregiudizi, un mondo più attento e soprattutto un mondo libero. Un mondo libero dalla SM, ma anche libero da tutto ciò che a volte, per la nostra condizione, ci impedisce di autodeterminarci fino in fondo. Se dovessi descrivere il Movimento AISM… direi globale, dove globale non indica solo l’obiettivo comune che ci unisce, ma anche le diversità che convivono ed operano in esso con armonia e che probabilmente ne rappresentano la forza.

Ma adesso… godetevi le parole di questo brano… La mia storia, quella personale? Forse un giorno ve la racconterò.. Nel frattempo, grazie a chi mi ha permesso di vivere questa avventura.

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4 commenti

  1. domenica difonzo Reply to domenica

    ale ho letto il tuo post. bello, come lo sei tu. vivi questa vita con allegria, aiutando gli altri e te stessa. vivi con serenita’ e gioia di essere, essreci in questo mondo cosi’ malinconico, ma allo stesso tempo cosi diverso ed emozionante. vorrei tanto avere la tua gioia di essere; scusa se ti scrivo cosi confusa, ma sn sotto l’effetto di “diciamo” sedativi che mi portano ad essere molto strana…. ricorda pero’ che TI VOGLIO TANTO BENE

  2. Domy! Non sai quanto mi rende felice leggere questo tuo commento.. non solo per i tuoi complimenti, ma soprattutto per il fatto stesso che hai messo le mani sulla tastiera per scriverlo, sapendo di rendere pubblici i tuoi pensieri. Spero di averti con noi anche dal vivo il prossimo anno.. perchè sono sicura che anche tu riusciresti a gurdare al mondo con occhi diversi!!! Nell’attesa.. continua a commentarci, ti prego.. perchè mi rendi felice e perchè hai la possibilità di conoscere un diverso angolo di visuale!!! Ti voglio bene anch’io!!!

  3. “La storia siamo noi, siamo noi queste onde nel mare, questo rumore che rompe il silenzio, questo silenzio così duro da masticare. E poi ti dicono “Tutti sono uguali, tutti rubano alla stessa maniera”.
    Ma è solo un modo per convincerti a restare chiuso dentro casa quando viene la sera.
    Però la storia non si ferma davvero davanti a un portone,
    la storia entra dentro le stanze, le brucia,
    la storia dà torto e dà ragione.
    La storia siamo noi, siamo noi che scriviamo le lettere..”in questo caso siamo anche noi che scriviamo sui blog..bellissimo modo di raccontarsi il tuo..:)

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