Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

L’alba del “giorno” dopo

Sapete, c’è un detto indiano che dice: “quando è buio e non sai dove andare, fermati e attendi l’alba”. Non sono solo parole…c’è un profondo senso di verità. Io per esempio, fino a pochissimi mesi fa ero persa nel buio dell’incertezza. Il non sapere cosa sarà del futuro (nel lavoro, negli affetti, nella malattia) mi aveva letteralmente inchiodato. Avevo investito tutte le mie forze per raggiungere il traguardo della laurea  e una volta salita sul podio, sono sprofondata.

Mi sono persa. Non sapevo più dove andare e cosa fare. Eppure tutte le mattine mi alzavo dal letto per andare in ufficio, la sera uscivo con i miei amici, ma adesso ho capito che era dentro di me che avevo smarrito la strada. Certo, il fatto di non aver chiaro il nome della mia compagna di vita (che fino a qualche tempo prima si chiamava SM) non mi ha aiutato. E così un senso di pieno abbandono ha preso cuore, mente e corpo.

A distanza di quasi tre mesi da quando ho scoperto il vero nome del mio problema (paraparesi spastica), ho pian piano cominciato un lavoro su me stessa. Essere giovane è fantastico, ma è pur vero che spesso ci poniamo tante domande a cui non c’è necessariamente una risposta. Dare un nome ad un nemico, però, è fondamentale per affrontarlo a viso aperto. Voi lo fate con la SM, io con una che pensavo fosse lei, o una sua parente, ma poi si è scoperta essere solo una del quartiere “neuro”.

Al di là di tutto, però, oggi mi è venuta voglia di scrivere perché sono felice! Finalmente la mia alba, dopo tanto aspettare, è sorta! Da qualche giorno sono tornata su quattro zampe: due in dotazione dalla nascita, è due di allumino colorate.  🙂 Quando mi sono alzata dalla mia sedia.. mi è sembrato di essere cresciuta di almeno 10 cm… Peccato, che era solo una sensazione. Sono la stessa “tap” di sempre.

Avete mai provato il senso di libertà?! Quella sensazione di leggerezza mista a voglia di ridere che ti invade il cuore??! Beh, se sì.. potrete capire. E’ qualcosa che va al di là dei progressi riabilitativi.. perché sono io che per la prima volta sono davvero felice di esistere!!

 

 

25 risposte

    1. E’ bello sapere che da qualsiasi parte del mondo, tu sia sempre così vicina. Spero di poterti riabbracciare presto! Nell’attesa lo faccio virtualmente!

    1. ..beh, è anche un po’ merito vostro. Sapere che ci sono persone con cui puoi condividere ciò che ti passa per la testa (magari di fronte ad un triste panino col prosciutto cotto) senza essere giudicati.. è gran bel dono.

  1. sono tanto felice che finalmente sia arrivata l’alba … ti meriti tutto il sole del mondo perchè sei davvero unica 🙂

  2. potranno affibbiarti una vasta infinità di nomi, per me resti sempre la “PICCOLA” Alessia di sempre, quella ragazzina che nonostante tutto affronta a testa “ALTA” la Vita..!!!

    1. Max, come sei romantico.. 😀 Penso spesso alla prima volta che ci siamo incontrati, a quello che abbiamo fatto e che stiamo facendo insieme. Mi capita di pensare a quella strana intervista e alla scenetta con Michele. Quando penso alle risposte che ho dato.. mi vien da sorridere perchè sono le stesse che darei adesso, senza tidubare.. ma con una consapevolezza diversa, nuova. All’epoca dissi: l’unica cosa bella che mi ha regalato la SM è AISM e il gruppo giovani (oggi Young). Ai ragazzi con SM e a me stessa, dico che “la vita è una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita”. Grazie per esserci amici.

  3. Sei bella Alessia… Ho avuto la fortuna di incrociarti sul mio cammino e spero di ritrovarti ancora,… sei un’esempio di forza per tutti noi dello stesso “quartiere” 😛
    Un abbraccissimo….Fa’

  4. Ale questo post me l’ero perso! Concordo con Max, non è il nome che fa la differenza, la differenza la fai tu con la tua forza di affrontare tutto, con il tuo sorriso 🙂 Ti abbraccio forte! Sei sempre una di noi!!! Una Young prima di tutto il resto!! :-*

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