Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

La sclerosi multipla è la mia seconda moglie e così vado avanti

Ho 43 anni, sono malato di SM da 15 anni.

Al momento della diagnosi ero nel fiore della mia giovinezza. Avevo 28 anni e avevo appena iniziato il mio mio primo ed unico lavoro: l’infermiere professionale

Ho scoperto la SM durante l’orario di lavoro. All’improvviso ho iniziato a zoppicare e a vedere doppio.

Sono andato dal mio medico di base che mi ha prescritto un collirio e un po’ di riposo. Dopo una settimana invece di migliorare, sono peggiorato: continuavo a vedere doppio, zoppicare e ad avere le vertigini.

Ho  fatto una visita neurologica e un ricovero di 20 giorni con diagnosi “presunta malattia Demielinizzante”.

Da infermiere avevo già intuito l’esito. Dopo tutti gli esami la diagnosi era chiara: sclerosi multipla.

Due anni prima avevo perso mia madre, questa ulteriore tragedia è stata un colpo. Mio padre ha avuto un crollo ma la mia reazione istintiva è stata dirgli di non preoccuparsi. “Sono più forte e vincerò”.

Sono un ragazzo ottimista, allegro sempre, non penso mai alla SM. Nel mio lavoro da infermiere cerco di aiutare gli altri.


Reputo la SM una seconda moglie, “la commara” (come si dice dalle mie parti).

A volte si fa vedere di più spesso ma la sento comunque sempre vicino a me. Non mi da tanto fastidio, dalla diagnosi ho avuto poche ricadute sempre con gli stessi sintomi: zoppico e vedo doppio.

Continuo sempre con la cura e quando la sento arrivare, faccio un ciclo di cortisone e vado avanti così. Cerco di non pensare a lei sempre ma di fare la mia vita, serenamente.

Ora siamo io, mia moglie e Commara SM.
Speriamo di allargare ancora la famiglia: stiamo provando ad avere un figlio.

10 risposte

  1. ciao, mi auguro che tu possa davvero allargare la famiglia, il pensiero è già una forza che a noi non basta mai, un abbraccio di cuore maria

  2. Grazie Maria un forte abbraccio anche da parte mia e speriamo che sto bimbo arrivi presto, anche se per ora ho un altro nemico amico…… L’interferone

  3. ho vissuto la tua esperienza da padre, mia figlia a 18 anni, università di Reggio Calabria ,stessi tuoi sintomi , pensavamo fosse un molare che pressava sul nervo ottico………..il problema maggiore è che da allora le cose sono precipitate con sua mamma e lei ha scelto i suoi consigli o le sue imposizioni, non vedermi e seguire le cure di un ciarlatano cinese agopuntore di massa, risultati: illusione di averla guarita, abbandono della cura tradizionale, aumento della malattia….. non riesco a convincerla a non farsi uccidere con i consigli sbagliati,io sono il papà che l’ha abbandonata, ma non è così……………… avrei voluto averla io al posto suo, la SM……….. ma non tutti i desideri si realizzano

  4. Ciao! Io due anni fa ho conosciuto il mio compagno di vita Antonio, malato di Sm da vent’anni e in sedia a rotelle. La sua voglia di vivere e il suo coraggio mi hanno contagiato e alla velocità della luce ho deciso di non farmelo scappare….ed eccoci qua forti e felici insieme alla ns Caterina, nata otto mesi fa, il frutto del ns amore che riesce ad andare oltre…a tutto e a tutti…ti auguro tanta gioia e serenità!
    Un abbraccio

  5. Ciao…anch’io cerco di non pensare a lei…però quando si avvicinano i controlli e’ più forte di me, la testa pensa sempre lì…e’ se c’è una nuova lesione? E se non ci vedo più? La notte non dormo e il giorno x un niente inizio a piangere….

  6. Considerare la SM, moglie, peoprio no.
    La odio.
    Venti anni, circa.
    Ora, SMSP.
    Determinato, di lottare contro, di essa.
    Buona vita!!

    1. Antonio si hai ragione infatti la moglie per me è una sola, la reputo come una moglie perché mi accompagna sempre, ogni tanto rompe come la moglie hehehe, ma alla fine come una moglie si calma si fa assecondare e non rompe più di tanto. Buona vita anche a te

    2. Ciao Cris purtroppo nel momento delle visite e controlli è giusto pensare alla SM ma semplicemente per conoscerla meglio niente di più, poi basta pensiamo ad altro e andiamo avanti. Sai cosa mi dissero alla diagnosi? Potevi avere qualcosa di peggio sei fortunato. Quindi io e tu dai siamo fortunati a non avere una distrofia una sla ecc ecc. Un abbraccio Cris sii sempre forte e felice

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