Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

Quanto è difficile buttare via i sassi nello zaino

  

 

Sull’ultimo numero di SM Italia per il 2016, Manuel racconta il suo rapporto con la SM della sorella. Ai suoi dubbi sulla rivista risponde Cinzia,  donna con SM e un fratello sempre accanto.

 

Non ricordo quanti anni avessi quando Laura scoprì la SM. Ricordo poco di quella mattina terribile, quando

mi chiamò dalla sua camera, ‘non muovo e non sento metà del corpo’, e io, liceale di 9 anni più piccolo, le urlai dalla mia stanza, ‘alzati, scema’. Poi, capire che la cosa era seria. Le palpitazioni. Mia madre, i miei altri due fratelli, il panico. La corsa all’ospedale di Busto Arsizio. Non ricordo neppure il momento della diagnosi, è buio. Ricordo solo che pensavo, ‘avrò indietro mia sorella’?

Oggi ho 29 anni. Da sempre, da prima di quel buio e ancor più dopo c’è stato un rapporto stretto con Laura. Le abbiamo vissute davvero tutte, insieme. Le cose serie, il cazzeggio, le cavolate, il chiedere aiuto. Lei c’è stata per me, io per lei. Sono passati gli anni, gli studi e la sua prima partenza, da Luino all’università di Padova: io ero piccolo e lei già ci ‘lasciava’. In questo rapporto così forte non abbiamo mai messo la SM al centro dei nostri discorsi, perché prima della malattia, c’è Laura. E oggi, Laura sta per diventare madre.

In ogni attività spontanea

l’individuo abbraccia il mondo.

Erich Fromm

Che cosa penso? Che lei porta già il suo bello zaino pieno di ‘macigni’, e io non voglio aumentarle il peso mettendoci la mia, di ansia. Io mi metto da parte, metto in stand-by le mie preoccupazioni, le nascondo la mia ansia. Lei lo sa, e in questo ‘non detto’ si gioca il nostro esserci l’uno per l’altra. Però, certo, oggi la ‘lascio andare’ di nuovo, e di nuovo ho paura. Posso fidarmi di lasciarla andare, di accettare che qualcun altro si occupi di lei, posso accettare che lei si occupi di qualcun altro, sopra la sua stessa vita? Devo: è quello che lei vuole, io seguo i suoi desideri.

Oggi però mi chiedo anche se non sia lei, in mezzo a tanto entusiasmo, a sentirsi ancora più fragile. Io la conosco e so che quando Laura fuori appare forte, dentro è più che mai preoccupata.

E vorrei chiederle, tu lo sai vero, che io ci sono? Vorresti parlare, per una volta, della tua paura? Ci proteggiamo a vicenda, non parlandone? Sarebbe bello parlarne ora che Laura diventa madre, e non alla prossima crisi, o al prossimo ‘buio’.

Manuel Cegalin

 

Una risposta

  1. Ciao Manuel, vorrei raccontarti il mio vissuto rispetto al tuo scritto circa i rapporti tra fratelli nel momento in cui una diagnosi di sm piomba in famiglia.
    Nel momento in cui io ho ricevuto quella tremenda diagnosi avevo appena compiuto 18 anni , mio fratello aveva 19 anni e mia sorella appena 14.
    In me e’ sorto istantaneamente il bisogno di “tenerla nascosta” perché pensavo che loro non avrebbero mai capito la mia angoscia per il futuro.
    Sentivo inoltre che diventavo sempre più “gelosa” della vita che loro avevano davanti e che per me era già finita …
    Per me che mi ero “appena affacciata” alla vita da adulta, non vedevo nulla di positivo .
    In questi 30 anni in cui io convivo con la sm, però , qualcosa e’ cambiato nel mio rapporto con loro .
    Prima di tutto sono cambiata io nel vivere questa malattia con più positività e poi sono cambiati anche loro nel senso che da tempo ho cominciato a “sentire” dentro di me che in futuro potrò sicuramente contare sul loro aiuto se ne avrò bisogno.
    Tuttora e’ difficile per me parlare con loro di sm ma nella concretezza della vita di tutti i giorni, ora sento i miei fratelli più presenti che mai.
    Sono certa caro Manuel che tu sia già nella strada giusta per capire ed aiutare tua sorella Laura al meglio ! Tanti carissimi Auguri al/alla nuovo/a bimbo/a che nascerà e che avrà anche il tuo amore come zio ❤️

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

10 Regole per vivere al meglio: “La mia Sclerosi Multipla..”

Ho sempre cercato di trovare il lato positivo in qualsiasi cosa. In tutto quello che ho fatto o che mi sia successo nella mia vita. Fortunatamente posso dire di esserci sempre riuscito. Certo non posso nascondervi il fatto che anch’io, come ogni essere umano, sono stato travolto da una serie di vari e sfortunati eventi, come per esempio la famosa diagnosi di sclerosi multipla. Mi sono abbattuto , demoralizzato, affranto e demotivato. Insomma, come potete ben immaginare, anch’io ho provato tutte le sensazioni negative che si possono provare.

Leggi Tutto »

Come faccio a farti capire che..

Oggi sono molto stanco e non mi va. Le mie gambe non funzionano come devono, forse hanno bisogno di un po’ d’olio perché si sentono molto arrugginite. Il mio equilibrio è instabile e a dire il vero, sembro un elefante che vuol giocare a fare il funambolo. Le mie forze sono pari a quelle di braccio di ferro, naturalmente quando non mangia i suoi spinaci. Mi sento molto pesante, come quel peso che deve portare la piccola formica, che è ben 20 volte superiore a quello del suo corpo (peso circa 85 kg quindi ti lascio immaginare). I miei movimenti sono molto lenti, simili a quelli di un bradipo, che per compiere circa 40 metri ci mette un’intera giornata. La mia gamba sinistra ogni tanto decide di bloccarsi ed inciampo su me stesso; cado e mi rialzo con una certa indifferenza. Ma come ben sai non sono uno stuntman, riesco a farlo soltanto perché ormai ci sono abituato.

Leggi Tutto »

Grazie a tutti!

L’evento GiovanioltrelaSM è arrivato alla sedicesima edizione e non perde un briciolo della sua forza. Anzi. Sono stati ancora una volta due giorni pieni di

Leggi Tutto »

Visioni doppie

Uno dei sintomi più frequenti di esordio della sclerosi multipla colpisce la vista. Lo spieghiamo bene qui. Ma oltre le spiegazioni c’è la vita, e

Leggi Tutto »