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Ogni volta che sento parlare di sm pediatrica penso: “Che brutto deve essere ricevere la diagnosi da piccoli”. Ma, cara Ilaria, tu avevi 16 anni. Eri “piccola”. Eh sì, a

Quante volte avete letto questo titolo su internet o su giornali ? Chi di voi non ha mai digitato “guarire dalla sclerosi multipla”, o “cura per la SM” su Google?

Mi sono sempre chiesta se ci fosse mai stato un giorno in cui mi sarei dimenticata della SM, almeno per un po’… Ebbene sì, questo giorno è arrivato quando il

La diagnosi spesso crea una frattura tra il tempo del “prima” e il tempo del “dopo”. Nella sua testimonianza, Cristina Urilli mette in fila i momenti salienti di quel tempo…

C’è un tempo per tutto: c’è il tempo della rabbia, della tristezza e della paura che seguono la diagnosi di sclerosi multipla…

Cristian Campagnaro, architetto e designer, ci spiega come oggi sia possibile costruire soluzioni su misura dove design e tecnologia possano davvero cambiare la vita delle persone, per un mondo naturalmente inclusivo.

Dopo la diagnosi di sclerosi multipla, c’è un tempo in cui cresce la voglia di reagire, di affrontare la malattia, di riprendersi in mano la nuova vita.

Che ci piaccia o no, viviamo in un mondo di dati. Ogni clic, ogni passo, ogni battito del cuore può essere misurato analizzato e trasformato in statistiche.

Gli stereotipi possono nascere anche da una normalizzazione di termini apparentemente innocui, che si trasformano e vengono quindi utilizzati per etichettare persone…
Partecipate al concorso on-line! Scrivete sul form una parola su cui AISM può contare e investire ogni giorno per portare avanti il suo impegno:un mondo
Truffatori e falsi invalidi. Ecco una delle tante piaghe del nostro Paese che, finalmente, la classe politica ha deciso di combattere in modo duro. Peccato
Avendo vissuto di persona l’esperienza del Servizio Civile, assistere a quello che sta succedendo in Italia mi rattrista alquanto.

Mi chiamo Massimiliano, ho 29 anni e ho la Sclerosi Multipla. La patologia mi è stata diagnosticata quando avevo solo 17 anni. In quel periodo
“Ci colpiscono degli altri le parole che risuonano in una zona già nostra – che già viviamo – e facendola vibrare ci permettono di
Sono Martina, ho 25 anni e da 7 anni ho la sclerosi multipla. Mi sono avvicinata all’AISM circa due anni e mezzo fa ed ho deciso
3 risposte
Brava, posso portare la mia esperienza di appassionato di montagna e alpinista (mediocre). Ho quasi 30 anni di diagnosi (1989), nei primi due anni camminavo normalmente, successivamente sono comparsi i primi sintomi evidenti. Nonostante ciò ho fatto ascensioni di tutto rispetto sia a piedi che con gli sci da scialpinismo almeno fino a fine anni 90 (pur, lo riconosco, rischiando qualcosina ogni tanto); successivamente e molto gradualmente le forze diminuivano e i problemi di coordinazione in discesa aumentavano. Ma non ho mai smesso di andare in montagna. Ora, a quasi 30 anni dalla diagnosi riesco a fare i miei 3-400 metri di dislivello, anche di più se il terreno è agevole. Lo scialpinismo l’ho abbandonato da tempo perché troppo complicato da gestire. La montagna è stata la mia medicina, almeno altrettanto efficace che copolimeri o interferoni vari; almeno… io ne sono convinto. Continua così, senza forzare ma senza scoraggiarti se dovessi vedere che le energie non sono più quelle di un tempo: semplicemente… VAI.
Ciao Andrea… Hai detto bene, la montagna è anche per me la mia medicina. Tutto è più “leggero” in alta quota e nonostante le difficoltà, non gliela do vinta… guardo il sentiero che mi rimane da percorrere e vado avanti!
purtroppo non e cosi , malato da 16 anni camminavo scalavo anche io purtroppo la sm primariamente progressiva non mi ha dato scampo,