Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

Nuovi Equilibri

Il primo giorno di scuola, la prima settimana di lavoro, il primo viaggio con gli amici dopo una rottura. La vita è fatta di nuovi inizi, alcuni preventivati e altri totalmente inattesi, ma quello che accomuna queste esperienze è la nostra costante capacità di adattamento.

Cos’hai pensato svegliandoti la mattina dopo la diagnosi? Ti capita di dimenticarti della malattia? Nel mondo della recitazione si dice che “per recitare è più importante imparare a reagire che ad agire”, in questa intervista useremo lo stesso principio: parleremo del modo in cui la vita si adatta alla malattia, piuttosto che raccontare come la malattia influenzi la vita.

Come per tantissime altre persone, anche per Cristina le due parole, “neuromielite ottica”, hanno significato paura e spaesamento. Ma grazie alla sua determinazione e all’incontro con AISM, Cristina ha trovato una nuova stabilità: “Ho smesso di mettermi da parte e sono ridiventata il mio tutto.” Cristina ha ora fondato, insieme ad AISM, la prima Associazione italiana dedicata alle malattie dello spettro della neuromielite ottica: AINMO. Perché chi si trova nella sua stessa situazione abbia un punto di riferimento per sapere come affrontare le diagnosi e ristabilire un proprio nuovo equilibrio. Guarda la storia di Cristina!

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Ospiti

Non smettere mai di sorridere

“Odio il numero 13 e il 17”. Lo dico spesso. Quando mi viene chiesto come mai, non riesco mai a dare una risposta.  Invece la risposta la conosco. Nel 2013

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“Guarda Oltre…!!!”

Mi vedi barcollare e perdere l’equilibrio, pensi che io sia ubriaco o un drogato e dentro di te dici: “guarda come cavolo è messo quello là!!!”.Mi vedi zoppicare e pensi che abbia preso una storta. Che mi accompagno con una o addirittura due stampelle e pensi che ho fatto un intervento o che ho avuto una frattura e, magari ti sono indifferente. Mi vedi su di una sedia a rotelle e pensi a chissà quale brutto incidente mi sia potuto capitare e dici: “poverino…è così giovane, che pena mi fa”.

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Avevo voglia di pedalare un pò con la Sclerosi Multipla..

Ero seduto sul divano di casa mia, fermo ad osservare i ricordi sparsi di una vita ormai passata. Chissà perché, per ogni ricordo ricadevo sempre nello stesso pensiero: “Le mie gambe”. Certo che ne hanno fatta di strada. Hanno corso, giocato, passeggiato, nuotato, marciato, scalato e ballato. Insomma hanno fatto tutto quello che c’era da fare. E adesso? Che cosa faranno adesso che: con molta fatica riescono a fare tutto quello che prima gli risultava facile fare? Sicuramente ci sarà un qualcosa da fare..!!!

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