La diagnosi di sclerosi multipla può essere una salvezza?

Sono Annarita, ho 45 anni, e all’età di 44 anni ho scoperto di avere la sclerosi multipla.

Era da almeno da due anni che non deambulavo bene, ma a causa del lockdown dovuto alla pandemia, ci ho impiegato quasi 2 anni per iniziare a fare gli accertamenti.

Stavo indagando per una eventuale recidiva di ernia discale, per la quale a 37 anni avevo già subito un intervento ed invece si è aperto un altro file della mia vita.

All’inizio solo buio e paura, notti insonne passate a piangere. Il mio pensiero mia figlia di 8anni.

Io avrei potuto ledere alla sua felicità, questo il mio rimprovero.

Poi grazie alla sclerosi multipla ho scoperto di avere un buco congenito al cuore di natura endovenosa, che mi ha portato a subire un intervento a cuore aperto nel 2021.

Piove sul bagnato da un lato dall’altro ciò che sembrava una pietra di inciampo, la scoperta della sclerosi multipla, in realtà è divenuto occasione di salvezza, dato che avevo un buco di 3 centimetri al cuore che mi creava anche ischemie.

Dopo il cuore naturalmente iniziai la cura per la sclerosi multipla e la mia forza di vita la mia bambina, perché le voglio donare una mamma Felice. Forte e Coraggiosa. 

Se anche tu vuoi condividere la tua storia su queste pagine scrivi a blog@giovanioltrelasm.it

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