Vi racconto la nostra “Vittoria” sulla vita

pancione

Ho 27 anni e abito a Ponsacco, un piccolo centro della Provincia di Pisa. A maggio dello scorso anno, in seguito ad alcuni accertamenti legati a disturbi della vista ho scoperto di avere la neurite ottica retro bulbare acuta, che mi fu indicata chiaramente come primo segnale di manifestazione della SM. L’avvento della malattia, diagnosticata con esattezza circa un mese dopo è stato molto veloce e in pochi giorni non riuscivo più a camminare a causa del deficit di forza che aveva colpito le mie gambe.

Mi sono così ritrovata sulla sedia a rotelle, perdendo la mia autonomia e il mio lavoro conseguentemente ai continui tour tra ospedali ed ambulatori neurologici. Era un gran caldo e le mie condizioni non accennavano a migliorare, stavo aspettando di essere chiamata per l’ennesimo ricovero quando il 30 luglio, con grandissima sorpresa mia e di mio marito, ho scoperto di essere al quinto mese di gravidanza.

La gioia ha subito lasciato spazio alla preoccupazione, da mesi stavo affrontando i boli di cortisone e abbiamo temuto che il feto ne potesse aver risentito. Inoltre, trovandomi sulla sedia a rotelle avevo molta paura di non riuscire a sostenere il peso della gravidanza. Per fortuna la mia stupenda ginecologa propose il piano di azione da intraprendere il più rapidamente possibile. Si occupò di contattare il mio neurologo e, una volta avuto il suo parere favorevole, visto che la gravidanza avrebbe fatto regredire la fase acuta, si attivò per farmi fare l’ecografia morfologica dalla quale vedemmo che la bambina non aveva risentito minimamente delle cure così invasive alle quali mi ero sottoposta. Grazie alla nostra grande fede abbiamo reputato questo fatto come miracoloso e ringraziato da subito la Madonna per aver protetto la bambina.

Piano piano, solo grazie alla riabilitazione ed alla forza immensa che la gravidanza mi ha trasmesso, sono riuscita a camminare nuovamente, prima con le stampelle e poi da sola, recuperando l’autonomia a me tanta cara. L’11 novembre , prematura perché di 35 settimane, con il cesareo é nata all’ospedale fiorentino di Careggi la nostra bambina, per la quale abbiamo scelto un nome molto significativo, Vittoria. Abbiamo deciso di annunciare a tutti il suo arrivo con una frase molto semplice ma densa di significato: “la Vittoria di una vita”, proprio perché questo lieto evento ha rappresentato un riscatto, una vittoria su quella vita che negli ultimi tempi non sembrava sorriderci. E invece, in fondo al buio splendeva la grande luce di un piccolo cuoricino che batteva dentro il mio e che mi ha dato la forza per affrontare ogni momento.

Adesso sono passati quasi 6 mesi, Vittoria cresce e la gioia provata alla sua nascita si rinnova ogni giorno. La mia malattia ha subito prima una fase di regresso, come previsto dal neurologo, poi dopo il parto le cose sono lentamente peggiorate e le fasi acute sono tornate a manifestarsi. Nei prossimi giorni farò la risonanza e poi inizierò l’interferone ma grazie a Vittoria affronterò tutto a testa alta e con la consapevolezza che ogni mio progresso é solo frutto del suo amore. Mi piacerebbe raccontare la mia storia per dare a tante persone la speranza e la grinta di non arrendersi mai, di iniziare sempre a risalire la china, lentamente ma con grande forza.

Niente può la sclerosi multipla sull’amore.

Un grande abbraccio

Benedetta

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6 commenti

  1. A me è successa una cosa simile.. Solo che io ero al 7′ mese di gravidanza quando, in seguito a una parestesia laterale e due ricoveri, mi è stata diagnosticato la malattia… La gravidanza è un periodo magico ma anche critico in cui una donna ha già tante paure e insicurezze… La diagnosi mi ha sconvolta, il primo pensiero andò al bambino e alla mia famiglia… La paura di essere un peso per loro anziché un supporto… L’incertezza per il futuro… Però leggo e sento di tante persone che danno testimonianza della loro “buona” convivenza con la malattia e questo mi dà tantissima forza! In bocca al lupo a tutti! Con la speranza che prima o poi la medicina trovi quella benedetta cura… Francesca

  2. Come mi rispecchio!!! Dopo 8 anni di cure e successiva “disintossicazione”, il mio neurologo mi ha dato l’ok per una gravidanza. Ora abbraccio il mio bimbo di 9 mesi, nato con parto naturale e senza epidurale. È stato meraviglioso poterlo allattare x 2 mesi e mezzo, prima di riprendere il cortisone. Domattina avró l’ennesima risonanza e sicuramente ci saranno nuove placche, ma non mi importa molto visto che la mia conquista sta dormendo al mio fianco.

  3. Quanta speranza nelle vostre storie!!!!!!! Oggi ho 21anni e mi hanno diagnosticato la SM a 16anni. Fortunatamente fino ad ora non ho avuto nessuna ricaduta, ma da quando ho iniziato l’interferone ho dei problemi di amenorrea (ciclo praticamente assente). Ammetto che ciò mi fa paura perchè anche io in futuro vorrei essere mamma e leggere di voi che cel’avete fatta nonostante ricadute e vari problemi, mi fa sperare che anche io in futuro risolverò il problema e riuscirò ad abbracciare il mio principino/principessa fiera di me e della mia forza. Un grosso bacio, Arianna!

  4. Ciao Benedetta,
    la tua storia mi ha davvero commossa. E’ un’iniezione di coraggio per chi sta cominciando a pensare di allargare la famiglia e ha tanti dubbi e perplessità!
    Nel mio caso chi mi sta accanto ha tanta paura di farmi smettere i farmaci (che stanno funzionando davvero bene) e forse non è ancora pronto a capire che, come dici tu, “niente può la sclerosi multipla sull’amore”! Vorrei che avesse la tua grinta!!!!
    Grazie, perchè la tua storia mi da coraggio.
    Un abbraccio a te e Vittoria!!
    Laura

  5. Sei grande! SM dal 2003,dopo aver avuto una gravidanza extrauterina,finalmente nel 2009 rimango di nuovo incinta. All’epoca usavo l”AVONEX…terribile!! Nel gennaio 2010 nasce Il nostro piccolo miracolo!Con la placenta previa(giusto per non farmi mancare nulla)..ma Diego era sano e bellissimo! La mia neurologa,mi aveva consigliato di allattare per molto tempo…”sarà per te come una terapia”. Aveva ragione! Ho allattato 18 mesi. Non ho avuto ricadute e sono stata bene. Ora uso Copaxone..ed ho tanta voglia di vivere 🙂 🙂 🙂

  6. Convivo con il mio compagno e l’anno prossimo ci sposiamo non vedo l’ora di diventare mamma….non mi ha mai fatto paura l sm ma da quando sia io che il mio uomo parliamo concretamente di avrre un cucciolo un po di paura prendr campo ma l sm non mi leverá mai questa gioia…..la tua Vittoria è la vittoria di tutte noi donne con sm brava mammina e in bocca al lupo sempre

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