Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

La diagnosi è come una freccia scagliata nel cuore

sclerosi multipla, freccia nel cuore

La testimonianza di una mamma, di una diagnosi di sclerosi multipla e di un dolore che, come una freccia scagliata a tutta velocità, arriva dritta al cuore. La storia della forza di questo cuore, che riesce ad andare oltre.

Ho scoperto di avere la sclerosi multipla un anno fa. Tutto è iniziato all’improvviso, con la comparsa dei primi sintomi: le dita dei piedi addormentate come avvolte in palle di cartone. Nell’arco di due giorni questa sensazione è salita fino ad arrivare al bacino. Camminavo molto male e non riuscivo a guidare la macchina perché non percepivo i pedali sotto i piedi. Era difficile essere indipendente, avendo bambini che andavano a scuola. Ho tirato avanti il più possibile facendo esami e accertamenti privatamente, per non lasciare i piccoli troppo tempo senza di me. Alla fine però ho capito che avevo bisogno di aiuto.

Così è avvenuto il ricovero e tutti gli accertamenti che hanno portato a questa diagnosi.

È stato come una freccia al cuore.

Nonostante cercassi di non far vedere le mie preoccupazioni, sono riuscita ad accettarla dopo alcune settimane. Grazie ai miei medici ho recuperato l’uso delle gambe, anche se un po’ di quella sensazione è rimasta.

Con il passare dei mesi ho notato la diversità di sopportazione nel fare le cose quotidiane: salire le scale, mantenere l’equilibrio, camminare a lungo, tenere in braccio i bambini. All’inizio facevo molto caso a tutto, poi ho pensato che era giusto accettare i miei limiti. Ma questi dovevano essere adeguati a ciò che facevo, perché non è impossibile fare le cose. Cambia solo il modo in cui farle.

Continuo a non fermarmi mai e mi dedico a tutto: arte, politica, amici, scuola e soprattutto famiglia. A volte penso che sia un modo per non riflettere troppo sul mio stato, ma poi guardo i miei figli e mi ritorna l’allegria e la forza.

Non mollare mai! Dobbiamo sempre andare avanti. Non pensiamo a come saremo domani, ma a come siamo oggi e trasformiamo il modo di fare le cose…perché fino a quando possiamo pensare, non c è limite!

Se vuoi condividere la tua storia su Giovanioltrelasm, scrivici a blog@giovanioltrelasm.it .

 

4 risposte

  1. …perché fino a quando possiamo pensare, non c è limite!

    Cara mamma, purtroppo non credo che è cosi…Credo invece che dobbiamo curarci, controllarci e seguire i consigli dei medici.
    Aiuta la ricerca.

  2. Cara signora, ho letto la sua testimonianza e la risposta di suo figlio, e mi siete piaciuti molto.
    Da un lato una mamma che non si arrende per amore dei propri figli, dall’altro un figlio che ha paura per la mamma, e vorrebbe proteggerla.
    Anche io ho conosciuto la sclerosi multipla, mi ammalai quando avevo 20 anni, e per 15 ho cercato di far finta di niente, proprio come lei.
    Poi la vita mi ha fatto capire che la malattia va ascoltata, che stancarci fino a non avere più il tempo di pensare ci toglie le energie che invece servono per stare bene, che un conto è non arrendersi e un altro è andare avanti a tutti i costi, che non bastano i farmaci e i consigli dei medici se non ci si prende cura di noi a 360° … e ho cambiato strategia.
    A distanza di 30 anni sto di nuovo bene, non mi sento più malata e conduco una vita sicuramente migliore che prima di ammalarmi; ha ragione a dire che “fino a quando possiamo pensare, non c è limite!” ma non nel senso di non fermarsi mai e a dedicarsi a tutto. Ascolti cosa le sta dicendo il suo corpo, non è vero che dobbiamo andare sempre avanti, a volte dobbiamo fermarci per capire, e poi ripartire.
    La leva per riuscirci ce l’ha: l’amore per i suoi figli e dei suoi figli.
    Un saluto.
    Silvia

  3. Sono completamente d’accordo con Silvia, dobbiamo prenderci cura di noi con rispetto, coraggio e possibilmente amore.

  4. Non per contraddire i commenti ma la signora non scrive che non si prende cura di sé stessa o che non fa le cure. Mi pare che voglia solo comunicare i suo sentimenti e la positività per affrontarla. Poi non so .. ma facendo un analisi testuale noto questo. Comunque l’amore di chi ci circonda aiuta sicuramente ad affrontare meglio i problemi e le situazioni. Se ha trovato la spinta per andare avanti , allora è sulla buona strada

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