Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

So come posso realizzare i miei sogni, malgrado te.

Vorrei raccontarvi una storia, o meglio, un piccolissimo brandello della mia vita. Vorrei spiegarvi chi sono, e vorrei farlo attraverso una lettera:

Mia cara,

Penso di aver acquisito il diritto di potermi volgere a te in questo modo. Sono passati anni dal nostro primo incontro. Ero una ragazzina, e tu… tu sei entrata nella mia vita come un uragano, distruggendo ogni cosa intorno e dentro di me. Ritengo che sia opportuno, arrivati al nostro 10° anniversario, tirare le somme, del tempo che mi devi.

Ricordo il mio stato d’animo: ero impaurita, eppure non sapevo se dovevo aver paura. Non ti conoscevo se non per il nome orribile che porti. Ancora adesso ogni volta che lo sento pronunciare, mi viene un attacco di nausea.

Devi esserne orgogliosa, ancora il tuo nome suona come una condanna alle mie orecchie!

Ma torniamo a noi! Inutile rivangare il passato, se è il presente che fa male. Hai accumulato tante vittorie su di me. Mi hai costretto a ridimensionare i miei grandi sogni, i miei progetti, la mia vita. Mi hai costretta a vivere secondo le tue regole.
Sei tu a decidere i miei orari, il mio tempo. Mi sono dovuta accontentare di quelle poche ore di vita normale che mi concedi quando dormi, che sono una misera ricompensa in confronto a quello che ti prendi.

Io volevo fare la scrittrice, volevo conoscere il mondo e la sua arte, come ogni ragazza che finisce il liceo e decide che strada vuole intraprendere.

Ma tu hai scelto me e tutto è stato riposto in un cassetto, come fanno le persone che come me, che non ha il tempo e la forza di rincorrere nulla. Continuo a ribadire questa cosa, perché voglio che tu capisca cosa è stata per me la tua intrusione.

Mi cammini a fianco, come un ombra pesante. Ti sento anche se non ti vedo. Sei incessantemente nei miei pensieri. Ti rivedo nei miei gesti. Quando sei arrabbiata non mi permetti neanche di lavarmi il viso, la mia mano trema per la tua ira. Quando vuoi burlarti di me, mi fai lo sgambetto, e cado. Precipito in uno spazio indefinito, mi rialzo però! cerco di spiegare cosa è successo, ma è già tutto inutile, tu ti sei nascosta e io vengo presa per visionaria.

Ti vedo camminare di fianco a molte altre persone. Il riconoscerti mi sorprende. Per me vuole dire solo una cosa: mi rivedo in te. Questo
non mi piace. Io sono Simona e ogni persona che incontro con te, ha la propria identità. Non ti devi permettere di rubarla. Ma tutto sta per cambiare! Volevo comunicartelo se ancora non l’avessi capito, impegnata come sei a sguazzare nel tuo ego creato dalle mie lacrime.

Un giorno ho aperto un cassetto e ho trovato per puro caso, ben nascosto per i tuoi occhi, un brandello della mia vita senza di te. Era un foglio di carta, ingiallito dal tempo e strappato. Ricordai subito di essere stata io a ridurlo in quello stato. Quando sei comparsa, ho bruciato tutto quello che avevo custodito gelosamente e che speravo un giorno sarebbe diventata a mia professione.

Non so chi debbo ringraziare per quel pezzo di me finito a nascondersi nel cassetto. Immagino una leggera brezza, guidata dalla mia voglia di andare oltre te, che a quel tempo ahimè debole, che con fatica ha trasportato quel foglio ingiallito nel suo nascondiglio, per farlo uscir fuori al momento giusto.

E più imparavo a conoscerti, a prevedere le tue mosse, più la voglia di lottare cresceva dentro quel brandello e quando l’ho toccato, si è trasferita in me. Ora so come batterti, mia cara. So come posso realizzare i miei sogni, malgrado te.

Non ti nego che lacrime di soddisfazione rigano il mio volto mentre ti racconto che io Simona, impossessata da te, Sclerosi Multipla, ho realizzato il mio sogno.

Ho pubblicato il mio primo Romanzo. Adesso sono una scrittrice.

Simona

Se vuoi condividere la tua storia scrivi a blog@giovanioltrelasm.it

 

6 risposte

    1. Complimenti Simona, mentre leggevo le tue parole non riuscivo a trattenere le lacrime soprattutto questa parte “Mi cammini a fianco, come un ombra pesante. Ti sento anche se non ti vedo. Sei incessantemente nei miei pensieri. Ti rivedo nei miei gesti. Quando sei arrabbiata non mi permetti neanche di lavarmi il viso, la mia mano trema per la tua ira. Quando vuoi burlarti di me, mi fai lo sgambetto, e cado. Precipito in uno spazio indefinito, mi rialzo però! cerco di spiegare cosa è successo, ma è già tutto inutile, tu ti sei nascosta e io vengo presa per visionaria” sembra che l’abbia scritta io. Vorrei avere la tua forza, brava.

  1. Questa testimonianza mi ha commosso tanto, tantissimo, come guardare in uno specchio – dopo tanto, troppo tempo, finalmente sto ricominciando anch’io a guardare in quei cassetti – perché a vincere dobbiamo essere noi, non Lei!

  2. VERO NOI SIAMO PIU’ FORTI DELLA SM, LEI NON NULLA A CONFRONTO AL NOSTRO SPIRITO COMBATTIVO, FANCUORE A LEI E CHI E’ IO LA COMBATTO DA 28 ANNI, ALTI E BASSI MA CHI SE NE FREGA NON MI SONO MAI SENTITO DIVERSO DA NESSUNO, ED NON FATELO NEMMENO VOI NOI AFFETTI DA SM NON SIAMO DIVERSI E SE VOGLIAMO FACCIAMO TUTTO QUELLO CHE CI OFFRE DI BELLO LA VITA NON ARRENDIAMOCI MAI.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

10 Regole per vivere al meglio: “La mia Sclerosi Multipla..”

Ho sempre cercato di trovare il lato positivo in qualsiasi cosa. In tutto quello che ho fatto o che mi sia successo nella mia vita. Fortunatamente posso dire di esserci sempre riuscito. Certo non posso nascondervi il fatto che anch’io, come ogni essere umano, sono stato travolto da una serie di vari e sfortunati eventi, come per esempio la famosa diagnosi di sclerosi multipla. Mi sono abbattuto , demoralizzato, affranto e demotivato. Insomma, come potete ben immaginare, anch’io ho provato tutte le sensazioni negative che si possono provare.

Leggi Tutto »

Come faccio a farti capire che..

Oggi sono molto stanco e non mi va. Le mie gambe non funzionano come devono, forse hanno bisogno di un po’ d’olio perché si sentono molto arrugginite. Il mio equilibrio è instabile e a dire il vero, sembro un elefante che vuol giocare a fare il funambolo. Le mie forze sono pari a quelle di braccio di ferro, naturalmente quando non mangia i suoi spinaci. Mi sento molto pesante, come quel peso che deve portare la piccola formica, che è ben 20 volte superiore a quello del suo corpo (peso circa 85 kg quindi ti lascio immaginare). I miei movimenti sono molto lenti, simili a quelli di un bradipo, che per compiere circa 40 metri ci mette un’intera giornata. La mia gamba sinistra ogni tanto decide di bloccarsi ed inciampo su me stesso; cado e mi rialzo con una certa indifferenza. Ma come ben sai non sono uno stuntman, riesco a farlo soltanto perché ormai ci sono abituato.

Leggi Tutto »

Grazie a tutti!

L’evento GiovanioltrelaSM è arrivato alla sedicesima edizione e non perde un briciolo della sua forza. Anzi. Sono stati ancora una volta due giorni pieni di

Leggi Tutto »

Visioni doppie

Uno dei sintomi più frequenti di esordio della sclerosi multipla colpisce la vista. Lo spieghiamo bene qui. Ma oltre le spiegazioni c’è la vita, e

Leggi Tutto »