Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

Una sclerata sul Teide, il vulcano più alto d’Europa

sclerosi multipla teide

 

Chiara ha la sclerosi multipla, ma non rinuncia alla sua passione da sportiva: la bici. Non solo non ci rinuncia, ma compie una grande impresa pedalando e riuscendo a raggiungere il Teide, il vulcano più alto d’Europa, che si trova sull’isola di Tenerife.

Premessa: ho la sclerosi multipla dall’età di 15 anni (ora ne ho 22) e ho cambiato tre terapie. Attualmente sono in cura con il natalizumab.

Abbiamo noleggiato il giorno prima della partenza le bici da corsa e tutto l’ occorrente per provare la nostra impresa. Siamo partiti verso le 8,30 dopo la consueta colazione continentale a base di uova, bacon, pane, formaggi e briochine varie. I primi 6 km passano lisci come l’olio, poiché sono solo di trasferimento alla salita vera.

La strada gigante a 4 corsie si impenna e da lì vedremo la strada solo salire, per altri 45 km. In pochi chilometri ci allontaniamo dal mare e puntiamo verso l’ignoto, a causa della fitta nebbia mattutina. Giungiamo, dopo circa 20 km, ad Arona, molto più grande dei paesini precedenti. E dal cielo scappano alcune goccioline di acqua.

La strada inizia a farsi a curve. Più si sale, più il paesaggio cambia e affascina. A metà salita, all’incirca a un chilometro da Vilaflor, decidiamo di fermarci per una pausa (le ore in bici sono già due). Troviamo un piccolo bar/bazar e ci ristoriamo con cioccolato, agua y coca-cola.

Giunti nei pressi di Vilaflor le nebbie si diradano velocemente, lasciando il posto ad un sole magnifico e ad un cielo terso che poche volte ho visto in vita mia. L’ossigeno diminuisce, siamo a quota 1500 metri sul livello del mare e la fatica è veramente tanta. Il sole batte forte, dopo 3 ore di salita le gambe iniziano a cedere e la stanchezza è tanta.

Pensare di mollare? Mai! Per niente al mondo, io al Pico ci arrivo.

Il paesaggio è spettacolare e poco dopo entriamo nel Parco Nacional del Teide, a circa 2000 mt. Alla vista del cartello il cuore si riempie di gioia e il suo sorriso è la mia droga per riprendere a pedalare con grinta e vigore. Giungiamo a 2300 mt, poi lieve discesina e poi magia, la spianata del Teide.

Colate di lava nera, rocce rosse e marroni e azzurre, arbusti di ogni genere e lì, davanti a noi, il tanto atteso Teide. Oramai si pedala solo con il cuore, gli ultimi 10 km sono pura sofferenza. In salita (tanto per cambiare) e controvento, incontriamo Nibali e la Bahrein, Cataldo e l’Astana. Alla vista del cartello “Base del Teide 2250 mt” capisco che il nostro sogno si è avverato.

Dopo 3 ore e 50 minuti, 52 km e 2430 mt di dislivello positivo, siamo arrivati sul Teide, il vulcano più alto d’Europa, al punto massimo raggiungibile in bici!

Sono orgogliosa di me, di non aver mai mollato e di non essermi arresa, nonostante LEI, nonostante tutto.

Grazie amore mio, senza di te non ce l’avrei mai fatta! Ora si torna alla vita reale, con un altro sogno in testa, perché “sono sempre i sogni a dare forma al mondo”.

Never give up.

Chiara

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3 risposte

  1. Splendida esperienza e… magnifica persona questo sei tu Chiara! Dopo l’ ultima ricaduta che mi ha fatto accettare a fatica la carrozzella speravo in un farmaco che sarebbe riuscito a risollevarmi e con grande fantasia pensavo alle mie gambe libere di muoversi giurando a me stessa che la mia più grande impresa sarebbe stata quella di scalare una montagna. Purtroppo non è stato così. Io ti ringrazio di esistere e di avermi regalato la tua esperienza. Posso solo immaginare di aver intrapreso con te questa avventura e di aver vissuto un momento di immensa felicità e di poter dire ci sono riuscita grazie a te.
    Ciao

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