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Oggi pubblichiamo la storia di una ragazza che, dopo la diagnosi di sclerosi multipla, ha vissuto per lungo tempo in una sorta di limbo che l’ha fatta sopravvivere alla sua

Piccoli accorgimenti per la vita quotidiana. Sono quelli che la psicologa Alessandra Tongiorgi suggerisce su ogni numero di SM Italia. Perché alcuni sintomi della sclerosi multipla sono proprio “vigliacchi”, e

Oggi pubblichiamo la storia di una ragazza che ci racconta come ha scoperto la sua sclerosi multipla, come ha reagito e come sta vivendo l’esistenza della SM a distanza di
Si è chiusa domenica 29 maggio 2011 la dodicesima edizione della Settimana Nazionale della Sclerosi Multipla, il più grande evento di informazione e sensibilizzazione sulla

La diagnosi di sclerosi multipla ci fa capire molte cose, per esempio cosa significa aver paura, ma anche cosa significa essere forti. Jessica riflette

È noto che, a livello funzionale, gli emisferi del nostro cervello svolgano funzioni differenti e qualcuno dice addirittura che la creatività e l’elaborazione emotiva sia

Da sempre, o almeno da quando ho iniziato ad addentrarmi all’interno dello strano mondo della SM, ho avuto come per istinto la necessità di far

“È per questo che vale la pena vivere: per sfidare lo stato ovvio delle cose. Con cervello, cuore e fiato” Agostino d’Ercole Uomo dalla schiena

Non è facile, inutile negarlo, lo sconforto e le paure per il futuro ti perseguitano tutti i giorni. Sicuramente non tutti hanno avuto questa fortuna

PARLA CON NOI… oggi il “racconto” di Clorinda, giovane mamma che ha trovato la luce nel buio della sm. Grazie Clorinda per aver condiviso con

Da qualche giorno è online il video che ha come protagonista Emma Rogan, Policy and Information Officer dell’associazione SM irlandese, che è stata ospite all’ultimo Convegno

“Non voglio fare da crocerossina, fa male alla coppia, me lo devo far passare dalla testa. E la SM non dico che ci divide, ma

Sapete, c’è un detto indiano che dice: “quando è buio e non sai dove andare, fermati e attendi l’alba”. Non sono solo parole…c’è un profondo senso

Al Convegno FISM io e Alessia abbiamo incontrato – per caso – anche Gianluca Menichetti. Gianluca ha 31 anni ed è un giovane ricercatore un

Questa foto non ha bisogno di tante spiegazioni…risale allo scorso inverno quando ho partecipato al progetto “Under Pressure”. Nella foto sono nel parcheggio di un
3 risposte
Brava, posso portare la mia esperienza di appassionato di montagna e alpinista (mediocre). Ho quasi 30 anni di diagnosi (1989), nei primi due anni camminavo normalmente, successivamente sono comparsi i primi sintomi evidenti. Nonostante ciò ho fatto ascensioni di tutto rispetto sia a piedi che con gli sci da scialpinismo almeno fino a fine anni 90 (pur, lo riconosco, rischiando qualcosina ogni tanto); successivamente e molto gradualmente le forze diminuivano e i problemi di coordinazione in discesa aumentavano. Ma non ho mai smesso di andare in montagna. Ora, a quasi 30 anni dalla diagnosi riesco a fare i miei 3-400 metri di dislivello, anche di più se il terreno è agevole. Lo scialpinismo l’ho abbandonato da tempo perché troppo complicato da gestire. La montagna è stata la mia medicina, almeno altrettanto efficace che copolimeri o interferoni vari; almeno… io ne sono convinto. Continua così, senza forzare ma senza scoraggiarti se dovessi vedere che le energie non sono più quelle di un tempo: semplicemente… VAI.
Ciao Andrea… Hai detto bene, la montagna è anche per me la mia medicina. Tutto è più “leggero” in alta quota e nonostante le difficoltà, non gliela do vinta… guardo il sentiero che mi rimane da percorrere e vado avanti!
purtroppo non e cosi , malato da 16 anni camminavo scalavo anche io purtroppo la sm primariamente progressiva non mi ha dato scampo,