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Piccoli accorgimenti per la vita quotidiana. Sono quelli che la psicologa Alessandra Tongiorgi suggerisce su ogni numero di SM Italia. Perché alcuni sintomi sono proprio “vigliacchi”, e in grado di

Oggi pubblichiamo la storia di una donna che per tanto tempo ha scelto di non raccontare la sua sclerosi multipla agli altri ma che, come spesso accade, è riuscita

«Chi è affetto da una patologia cronica abita in uno spazio tra salute e malattia e sa che in certe giornate qualsiasi azione, anche quella più banale, richiede il minimo sforzo

Cari amici del blog, oggi vi voglio parlare di un’iniziativa che è stata lanciata in occasione della “Giornata internazionale del volontariato 2011”.

“È per questo che vale la pena vivere: per sfidare lo stato ovvio delle cose. Con cervello, cuore e fiato” Agostino d’Ercole Uomo dalla schiena

La mia storia non è certo più bella o più importante e struggente di altre. Le storie che raccontano la sclerosi multipla sono tutte uguali,

Scira ha avuto tanta paura e continua ad averla a causa della diagnosi di sclerosi multipla. Non esiste una cura definitiva al momento. Ma le

Quando hai 24 anni credi di poter controllare la tua vita. Al massimo sarà una delusione a farti perdere una giornata di studio, un pomeriggio
Ripensavo a questi giorni al weekend della leadership conference..sono passate soltanto poche settimane, in mezzo ci sono state ferie, giornate di pioggia, giornate serene. Pensavo,

Da poco è terminato il un altro anno di servizio civile in sezione, come non ripensare all’anno che ho passato con i miei 433,80 euro

“Ma lo sguardo altrui, quello mi pesa. Sì, quello «sguardo diverso». Quello di quando dici di avere la SM e «ah, oh», o ti compatiscono

Non so se capita anche a voi ma a me succede di avere dei periodi in cui mi ritrovo a dire: “Basta…non ho più voglia

Così, da un po’. Come essere col cervello col freno a mano tirato, come essere caduto in una pozza di pece nera e appiccicosa. Era
Quanti pensieri e quante speranze aleggiano nell’aria della neuro. L’altro giorno, quando sono arrivata, ho pensato.. ma perché questi reparti sono sempre così brutti? Il

Basta un poco di zucchero e la pillola va giù, la pillola va giù ….
3 risposte
Brava, posso portare la mia esperienza di appassionato di montagna e alpinista (mediocre). Ho quasi 30 anni di diagnosi (1989), nei primi due anni camminavo normalmente, successivamente sono comparsi i primi sintomi evidenti. Nonostante ciò ho fatto ascensioni di tutto rispetto sia a piedi che con gli sci da scialpinismo almeno fino a fine anni 90 (pur, lo riconosco, rischiando qualcosina ogni tanto); successivamente e molto gradualmente le forze diminuivano e i problemi di coordinazione in discesa aumentavano. Ma non ho mai smesso di andare in montagna. Ora, a quasi 30 anni dalla diagnosi riesco a fare i miei 3-400 metri di dislivello, anche di più se il terreno è agevole. Lo scialpinismo l’ho abbandonato da tempo perché troppo complicato da gestire. La montagna è stata la mia medicina, almeno altrettanto efficace che copolimeri o interferoni vari; almeno… io ne sono convinto. Continua così, senza forzare ma senza scoraggiarti se dovessi vedere che le energie non sono più quelle di un tempo: semplicemente… VAI.
Ciao Andrea… Hai detto bene, la montagna è anche per me la mia medicina. Tutto è più “leggero” in alta quota e nonostante le difficoltà, non gliela do vinta… guardo il sentiero che mi rimane da percorrere e vado avanti!
purtroppo non e cosi , malato da 16 anni camminavo scalavo anche io purtroppo la sm primariamente progressiva non mi ha dato scampo,