
Se anche tu vuoi condividere la tua storia e le tue immagini, scrivici!

Ciao a tutti sono Sheila, ho 31 anni, e sono la mamma di Aura che ha 4 anni e mezzo. Questo per farvi capire la mia paura.

Da quasi 4 anni mi hanno diagnosticato la SM. Ho la fortuna di condurre una vita normale, di reggere bene la cura (interferone), di avere due figli e una

A 28 anni, non ti aspetti una parestesia a metà corpo. A 28 anni ti aspetti di andare in ospedale per fare l’ecografia della prima gravidanza e non per fare la prima risonanza

Affrontare la sclerosi multipla dopo la nascita della propria figlia.

Il sorriso aiuta ad affrontare la diagnosi di sclerosi multipla

Photo by Luca Upper on Unsplash La settima parte della testimonianza di Francesca racconta della gioia di essere tornata quella di sempre e di


Nella foto: Alessia riceve la targa con il francobollo per i 50 anni di AISM dal Prof. Mario Alberto Battaglia, Presidente FISM Sono anni che

Si è conclusa da poco la decima edizione del Convegno nazionale AISM dei giovani con sclerosi multipla, in cui 400 ragazzi si sono incontrati a
Sicurezza Sociale: cos’è? ce lo ricorda la Dichiarazione Universale dei diritti umani, che all’Articolo 22 recita che “Ogni individuo, in quanto membro della società, ha
Eccomi di nuovo qui per proporvi una nuova ed importante avventura..Il 23 giugno alle ore 11.00, infatti, si terrà una manifestazione di potresta a Roma

Non è mai troppo tardi per ritornare a studiare. Anche con la sclerosi multipla, nonostante porti via una parte della concentrazione.
“La libertà non è star sopra un albero, non è neanche il volo di un moscone, la libertà non è uno spazio libero, libertà
video che sta invadendo i social network e che dà la giusta visibilità al referendum (cosa che i mezzi di comunicazione “tradizionali” non stanno facendo).
buona visione e ricordatevi che siamo tutti indispensabili!
La Campagna informativa sul referendum abrogativo che ci vede protagonisti è iniziata! 12 e 13 giugno tutti gli italiani sono chiamati a rispondere SI o
3 risposte
Brava, posso portare la mia esperienza di appassionato di montagna e alpinista (mediocre). Ho quasi 30 anni di diagnosi (1989), nei primi due anni camminavo normalmente, successivamente sono comparsi i primi sintomi evidenti. Nonostante ciò ho fatto ascensioni di tutto rispetto sia a piedi che con gli sci da scialpinismo almeno fino a fine anni 90 (pur, lo riconosco, rischiando qualcosina ogni tanto); successivamente e molto gradualmente le forze diminuivano e i problemi di coordinazione in discesa aumentavano. Ma non ho mai smesso di andare in montagna. Ora, a quasi 30 anni dalla diagnosi riesco a fare i miei 3-400 metri di dislivello, anche di più se il terreno è agevole. Lo scialpinismo l’ho abbandonato da tempo perché troppo complicato da gestire. La montagna è stata la mia medicina, almeno altrettanto efficace che copolimeri o interferoni vari; almeno… io ne sono convinto. Continua così, senza forzare ma senza scoraggiarti se dovessi vedere che le energie non sono più quelle di un tempo: semplicemente… VAI.
Ciao Andrea… Hai detto bene, la montagna è anche per me la mia medicina. Tutto è più “leggero” in alta quota e nonostante le difficoltà, non gliela do vinta… guardo il sentiero che mi rimane da percorrere e vado avanti!
purtroppo non e cosi , malato da 16 anni camminavo scalavo anche io purtroppo la sm primariamente progressiva non mi ha dato scampo,