Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

La sclerosi multipla è un frame, non l’intero film

Quando Pietro riceve la diagnosi di SM la sua vita cambia all’improvviso. La difficoltà e l’incertezza di una malattia invisibile e imprevedibile non arrestano però la sua determinazione. E  il suo invito è chiaro: siamo noi in prima istanza – in quanto coinvolti in prima persona  dalla malattia, ad avere un ruolo e una responsabilità importante per sensibilizzare l’opinione pubblica. Ognuno può e deve contribuire a creare una narrazione realistica, che non tradisca quello che siamo davvero, che non sia pietistica, ma che sappia anche trasmettere l’energia e la forza che abbiamo. 

Pietro Giunti
“Giovani oltre la SM 2022”, Roma 19-20/11/2022

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Eleonora

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Si è vero, confesso: “Soffro di manie di protagonismo”…una malattia dalla quale difficilmente si riesce a guarire, anche se a dire il vero pian piano sto cercando di uscire fuori dal giro. Per questo motivo diversi anni fa, i miei amici decisero di soprannominarmi: “Lo Sborone”. Ve lo ricordate il famoso personaggio di Zelig Oriano Ferrari, il meccanico della Ferrari interpretato da Marco Della Noce, quando pronunciava la famosa frase: “Voleva fare lo sboroneee…!!! Ma te lo faccio vedere ioooo come si fa…!!!”. Quel te lo faccio vedere iooo come si fa, si concludeva sempre con una gaffe da parte del personaggio che pronunciava questa frase.

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