Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

Controllare il presente e cambiare il futuro

La diagnosi spesso crea una frattura tra il tempo del “prima” e il tempo del “dopo”. Nella sua testimonianza, Cristina Urilli mette in fila i momenti salienti di quel tempo: quello dedicato alle visite, ai controlli, alle infusioni, ma anche quello dedicato a spiegare agli altri la malattia. Ricordi cristallizzati in una bolla temporale, a partire dai quali ha scelto di riprendersi il controllo del suo tempo presente, e di cambiare il suo futuro.

Cristina Urilli è una delle fondatrici di AINMO, la prima associazione italiana dedicata alle malattie dello spettro della neuromielite ottica (NMOSD) e alla malattia associata agli anticorpi anti-MOG (MOGAD).

Cristina Urilli

“Giovani oltre la SM 2023”, Roma 2-3/12/2023

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Ospiti

La danza mi ha salvato

La vita con la sclerosi multipla cambia irrimediabilmente, troppo spesso ci presenta nuove e dure sfide. Ma non può impedire che la vita stessa ci sorprenda con nuove passioni ed

Leggi Tutto »
21 Novembre 2023 Nessun commento
Ospiti

Non smettere mai di sorridere

“Odio il numero 13 e il 17”. Lo dico spesso. Quando mi viene chiesto come mai, non riesco mai a dare una risposta.  Invece la risposta la conosco. Nel 2013

Leggi Tutto »
16 Ottobre 2023 Nessun commento

“Guarda Oltre…!!!”

20 Giugno 2012 30 commenti

Mi vedi barcollare e perdere l’equilibrio, pensi che io sia ubriaco o un drogato e dentro di te dici: “guarda come cavolo è messo quello là!!!”.Mi vedi zoppicare e pensi che abbia preso una storta. Che mi accompagno con una o addirittura due stampelle e pensi che ho fatto un intervento o che ho avuto una frattura e, magari ti sono indifferente. Mi vedi su di una sedia a rotelle e pensi a chissà quale brutto incidente mi sia potuto capitare e dici: “poverino…è così giovane, che pena mi fa”.

Leggi Tutto »

Avevo voglia di pedalare un pò con la Sclerosi Multipla..

12 Luglio 2013 30 commenti

Ero seduto sul divano di casa mia, fermo ad osservare i ricordi sparsi di una vita ormai passata. Chissà perché, per ogni ricordo ricadevo sempre nello stesso pensiero: “Le mie gambe”. Certo che ne hanno fatta di strada. Hanno corso, giocato, passeggiato, nuotato, marciato, scalato e ballato. Insomma hanno fatto tutto quello che c’era da fare. E adesso? Che cosa faranno adesso che: con molta fatica riescono a fare tutto quello che prima gli risultava facile fare? Sicuramente ci sarà un qualcosa da fare..!!!

Leggi Tutto »
Tag
Categorie