Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

Ci lasciano sempre i migliori

14610898_10210323083104453_304890656108576253_nSembra sempre così, che ci lasciano sempre i migliori, quando viene a mancare una persona cara o un semplice conoscente: “era una bravissima persona”, “perché a lei?”, “perché ci vengono sottratte sempre le persone migliori?”.

Nel caso di chi ha dato anima e corpo fino alla fine per qualcosa in cui credeva fermamente, di chi ha anteposto queste sue convinzioni a casa (letteralmente) e famiglia, di chi ha creato da zero una Sezione AISM diventandone punto di riferimento, fidatevi, non sono solo parole dette al vento, scritte sui social o su un blog.

Il 5 ottobre è mancata Maria Laura Ferreccio, presidente della sezione AISM di Savona, presidente del Coordinamento Regionale AISM Liguria, forse una delle donne con il cuore più grande che io abbia mai incontrato.

Ricordo che la prima volta che la vidi mi fece il cazziatone e la catalogai immediatamente come burbera, quasi come se volesse intrufolarsi nei fatti del gruppo di volontari AISM Young di Genova a tutti i costi e mettere becco in cose che non la riguardavano. Solo dopo capii che voleva solo creare un punto di contatto tra due città, Genova e Savona, così vicine e all’epoca così lontane.

Imparai a conoscerla meglio agli incontri dell’Associazione, insieme ad Arturo, suo marito, ai vari eventi e soprattutto attraverso gli occhi di Irene, sua figlia che mi raccontava che a volte era difficile vivere con due “ossessionati di AISM” che si portavano, se vogliamo con troppo coinvolgimento, a casa quel lavoro che iniziavano in Sezione. Scherzando mi disse: “È capace di aprire un Gruppo Operativo a casa nostra. Ci manca solo questo!”

Quando si trattava di AISM, piuttosto che mettere in secondo piano le persone con SM, una soluzione la trovava, a qualsiasi costo! Purtroppo alcuni a volte non sono riusciti a riconoscerle tutto ciò che faceva per gli altri, con totale altruismo, senza alcun interesse.

È la prova che quando uno è quadrato, quadrato resta anche quando sbatte la faccia, anche e soprattutto quando il dovere supera il potere.

Non è facile ricordare una sua frase per chiudere questo post dedicato a lei. Forse perché preferiva di gran lunga i fatti alle parole. E quindi penso sia giusto, da parte mia che ho avuto la fortuna di conoscerla, e da parte di tutta le redazione di questo blog, ricordarla con la sensazione che riusciva a trasmetterti attraverso un’occhiata, una parola, un abbraccio: quel senso di appartenenza che raramente si riesce a provare dopo solo pochi istanti passati con qualcuno, quell’esserci per l’altro, quel senso di essere tutti una grande famiglia, volontari, persone con SM e famigliari.

Come è stato scritto su facebook da una persona che la conosceva:

“Siamo tutti amareggiati e tristi, ma voglio guardare il cielo e sorriderti…”

5 risposte

  1. Maria Laura era un motore che non aveva mai tregua.
    Il suo sorriso ed il suo entusiasmo.. questo è quel che voglio ricordare di lei.
    Ciao Maria Laura..

  2. Ciao mi chiamo marina questo anno ho saputo di avere la Sm rr e non è facile da accettare anzi perché la vita la vedi in modo diverso.

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