Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

Sessualità maschile e sclerosi multipla

Piccoli accorgimenti per la vita quotidiana. Sono quelli che la psicologa Alessandra Tongiorgi suggerisce su ogni numero di SM Italia. Perché alcuni sintomi sono proprio “vigliacchi”, e in grado di minare l’autostima. Ma a volte, per non lasciarsi sopraffare basta davvero poco. 
Questa volta parliamo di problemi sessuali.

“Appena sposato mi sono reso conto di avere problemi sessuali. Mi è crollato il mondo addosso, anche perché con mia moglie abbiamo sempre desiderato dei bambini. All’inizio il sintomo era la mancanza di eiaculazione e per riuscire ad avere figli è stato necessario ricorrere all’inseminazione artificiale. Dio ha voluto che nascessero due angeli. Ma la mia vita sessuale non è migliorata: adesso senza farmaci non ho erezione e programmare di fare l’amore mi intristisce e mi fa sentire spesso inadeguato”.

Il sintomo descritto da Marco (45 anni) fa parte dei cosiddetti ‘sintomi invisibili’ che, pur non avendo un immediato impatto esterno, non sono facili da gestire. Non è semplice con due figli piccoli, il lavoro di entrambi, la fatica, prevedere con anticipo di poter avere un momento di intimità e avere voglia di fare l’amore entrambi. Per un uomo non essere sessualmente adeguato può causare il timore di perdere la partner, talvolta può innescare la gelosia causata dal pensiero del confronto con gli altri uomini. Quello che dovrebbe essere un momento ‘magico’ della vita di coppia, può diventare un momento di tensione e di frustrazione per la persona con SM che può arrivare a evitare le occasioni di intimità. Il sintomo individuale diventa allora un sintomo della relazione.

La prima cosa da fare è parlare con il partner delle proprie difficoltà sessuali, ma anche delle emozioni e dei pensieri connessi al sintomo. È importante ricordarsi che chi non vive i nostri problemi, anche se ci vuole bene, può avere difficoltà a capire i nostri stati d’animo. In particolare può essere difficile se il sintomo riguarda una sfera così delicata come quella della sessualità, argomento del quale già si parla poco nelle coppie in buona salute, figuriamoci in quelle che devono affrontare la quotidianità in presenza di una malattia. La sessualità umana risponde a molti bisogni, non soltanto a quello procreativo, ma anche al desiderio di contatto fisico, di vicinanza emotiva, di gioco, serve a rinforzare l’unione di coppia aumentando l’intimità. Questi aspetti possono essere favoriti anche da una sessualità più ampia che non limiti il rapporto al momento della penetrazione e che permetta ai partner di godere del piacere dello stare insieme, del contatto corporeo e dell’intimità di coppia. In ogni caso è importante dirsi spesso reciprocamente che ci si ama e che ci sentiamo attratti fisicamente, per evitare che il partner pensi che la minor frequenza dei rapporti sia dovuta alla mancanza di attrazione o di amore.

E forse si può chiedere aiuto ai nonni per avere una sera libera, oppure approfittare di quando i bambini sono a scuola per ritagliarsi un momento durante la giornata e non solo la sera quando la fatica e la stanchezza prendono il sopravvento.

Sul sesso si può anche scherzare: una battuta a sfondo erotico mantiene viva la vita di una coppia e rinsalda il senso di appartenenza.

Per ulteriori informazioni su questo tema guarda i materiali disponibili sul sito www.aism.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Davide

La strada verso casa

L’amore è una casa in cui puoi essere sicuro che l’altro si prenderà cura di te. Ho imparato questo durante un 2020 cupo e incerto, dove la nostra mente ha

Leggi Tutto »
Ospiti

Auguri di Buon Natale a tutti

Oggi vi proponiamo un augurio di Natale senza limiti di età ma con un messaggio forte e chiaro: non smettiamo di sognare mai. Condividiamo i nostri sogni! E Buon Natale

Leggi Tutto »
Ospiti

Imparare ad andare lenti

Un anno difficile, reazioni diverse, una metafora azzeccatissima del periodo che stiamo vivendo: “siamo nella stessa tempesta ma non nella stessa barca”. Una riflessione che lancia anche un messaggio: “speriamo

Leggi Tutto »

Un ricercatore molto speciale: il messaggio di Roberto Furlan

Ho avuto la fortuna di conoscerlo di persona al 3° Convegno Giovani Nazionale dell’AISM, che si è tenuto a Roma lo scorso novembre. In quell’occasione con il suo intervento, ci ha illustrato a 360° tutti gli aggiornamenti sulla ricerca scientifica. Nonostante la difficile terminologia medico-scientifica lui è riuscito: grazie al suo modo di essere “Giovane”, a coinvolgere tutti i partecipanti (250 persone) e a far comprendere perfettamente appieno tutto quello che per Noi poteva sembrare una lingua proveniente da un altro pianeta.

Leggi Tutto »

Cara Rabbia ti scrivo

Cara Rabbia, ho pensato di scriverti questa lettera per dirti che ti conosco bene e so che ti conoscono bene molte persone con cui parlo,

Leggi Tutto »