Studiare con la SM: che fatica!

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Da un po’ di tempo leggo sui social – in particolare nei gruppi che parlano di sclerosi multipla – testimonianze di ragazzi come me, universitari, che stanno affrontando nel loro percorso di studi, problemi di fatica e di concentrazione nello studio. Leggendo questo mi sono detta: non sono l’unica!

Frequento il secondo anno di Lettere, ma prima di riprendere gli studi ci ho pensato molto. Dalla laurea in infermieristica sono passati molti anni e nel tempo avevo perso l’allenamento mentale, la pazienza di studiare. Nella mia ingenuità, però, ero fiduciosa riguardo le mie capacità mnemoniche e la mia forza di volontà. Come in tutte le cose, credevo, l’importante era iniziare e abituarsi e poi con il tempo sarebbe andata meglio. Così non è stato.

Dopo due anni mi ritrovo a dover affrontare problemi cognitivi e fatica nella concentrazione, che comporta frequenti distrazioni. E poi la memoria… Studiare diventa pesante e a volte non è più un piacere, anche se amo le materie che studio.

Ho dovuto cambiare il mio metodo di studio: se prima bastava una semplice mappa concettuale per focalizzare meglio i concetti, ora serve anche un riassunto dettagliato scritto da me per memorizzarli meglio.

E la fatica? Dopo un paio d’ore passate sui libri, mi sento stanca e ho bisogno di riposare, di distrarmi. Faccio molte pause e questo mi rallenta molto. Sono un po’ confusa. Non avrei mai pensato che la sclerosi multipla avrebbe influito in modo così drastico su questo aspetto.

Io voglio continuare il mio percorso, per potermi meritare un futuro migliore e meno incerto. Eppure mai qualcosa di semplice eh? Grazie SM!

Sono mesi che rimando un esame di storia medievale: ci sono così tante date da sembrare più un esame di matematica, per tutti i numeri che devo memorizzare.

Amici sclerati universitari. Voi come fate? Qualche consiglio?

 

I disturbi cognitivi sono tra i sintomi più diffusi della sclerosi multipla. Per conoscerli meglio, capire quali sono  le reazioni più frequenti, AISM ha realizzato una video guida in cui fornisce anche alcuni consigli per gestirli. L’Associazione è anche impegnata a sostenere la ricerca scientifica in questo ambito, con un progetto coordinato dalla Prof.ssa Amato dell’Università di Firenze – Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi – in collaborazione con i ricercatori AISM, che valuterà l’efficacia di un training per trattare i disturbi dell’attenzione in ragazzi tra i 9 e i 18 anni, tramite una app.

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14 commenti

  1. Ciao Romy, anch’io sono una studentessa universitaria,ho iniziato il mio percorso proprio con la sm.Dapprima non vedevo gli ostacoli,ma mano mano che gli anni passavano la mia capacità di memorizzare tutto e subito è andata a farsi benedire.Ora ho deciso di cambiare università sempre nel corso di laurea di giurisprudenza,ma almeno qui vengo seguita,mi fanno la possibilità di seguire delle videolezioni quando voglio,mi fanno fare degli esercizi che prima dell’esame vengono corretti e soprattutto ho un tutor con cui sono sempre in contatto,anche perché a me personalmente serve molto l’attuazione pratica per poter ricordare alcuni concetti.un abbraccio Maria

  2. Ehi, io sono ancora alla fine delle superiori e oggi abbiamo fatto la simulazione della seconda prova, durata sei ore e ho trovato un po’ difficile tenere la concentrazione per tutto quel tempo, tanto che ora ho la testa che va per fatti suoi e trovo stancante fare la cosa più facile che si possa fare!Non riesco a stare concentrata per più di due ore; E ora quando studio o devo ricordarmi di fare qualcosa devo scriverlo !!

  3. Ragazze , non vi scoraggiate ! Io ho 64 anni e la SM dall ‘ eta’ di 29 anni . Ho lavorato in lavori di organizzazione , ho conseguito una specializzazione ( con 50/ 50 e lode ) ed ho fatto tante altre cose !
    Pero’ non sapevo che la SM puo’ causare anche decadimento cognitivo e NON sapendolo , NON l’ ho
    Preso nemmeno in considerazione !!! Quindi , se mi permettete di esprimere una opinione : NON. FASCIATEVI LA. TESTA PRIMA CHE SIA VERAMENTE ROTTA !!! Adesso io sono in pensione e da qche anno
    Recito in TEATRO con il gruppo ” Diversamente Attori ” Certo la memoria vacilla un po’ , ma se nn ricordo la battuta esatta , avendo compreso il concetto , me la invento ! Cioe’ esprimo il concetto con altre parole .
    So che questo NON e’ possibile nell’ ambito Universitario, certo . Ma ci sono tanti modi per superare gli ostacoli , per esempio ” aggirarli ” , trovare dei collegamenti mentali tra un concetto ed una parola nota ….
    Be’ sicuramente la fantasia nn vi manca , usatela !!!!
    Io Non ho la pretesa di insegnarvi alcunche’ ! Ma vorrei rendermi utile dicendovi : non vi arrendete mai ,
    La buona volonta’ puo’ moltissimo ! E non lasciatevi spaventare da cio’ che ” potrebbe essere ”
    E’ peggiore la Paura di un ipotetico fatto che non il fatto stesso !!! CORAGGIO ! UN ABBRACCIO E KISSKISSKISS !!!C

    • Emanuele caridi Reply to Emanuele

      Io sonó un ex infermiere ho studiato al estero prendendo 105 adesso sto facendo un percorso di medicina cinese sto al 3 anno mi piace tantissimo ma non Riesco a studiare sonó preoccupato il secondo anno lo superato col mínimo il terzo non voglio fare la stessa fine ogni giorno sto sempre peggio la attenzione concentraciones non ci Sta che consiglio mi potere daré . Purtroppo la s m lo esordita con problemi di memoria e cognitivi. Sonó un ragazzo di 48 anni non che fare chiedo aiuto questo declinó e l amore che ho per questa professione mi butta giu non poter reaggire buen anno a tutti

  4. Ciao Romilda! Questo tuo post mi fa riflettere molto… ho lasciato gli studi ormai piu’ di 10 anni fa dopo aver trovato lavoro, nel 2009 mi e’ stata diagnosticata la Sm. Ora vorrei riprovarci, il prossimo mese tentero’ il test d’ingresso x lettere moderne! Ammetto di essere un po’ preoccupata perche’ lavorare e studiare non sara’ poi facile,se saro’ ammessa dovro’ conciliare le due cose ma… voglio provarci! Se riesco ad affrontare la Sm ogni giorno,posso anche provare a mettermi in gioco con lo studio! Un abbraccio!

  5. Ciao Romy, ti capisco benissimo purtroppo. Io ci sto provando con tutte le mie forze a finirla questa benedetta università e ogni volta che credo di essermi finalmente sbloccato mi rifermo e vado a rilento. Poi ci sono altri fattori che sono più penalizzanti della SM, ma lasciamo perdere. Io ho trovato un buon metodo con le registrazioni. Sono lento a sbobbinare, ma a livello di memorizzazione e risultati agli esami, mi sono trovato benissimo. Ho provato anche solo a scrivere da slide o altri appunti, ma non è la stessa cosa, faccio molta più fatica a memorizzare. Spero che anche tu riesca a trovare il modo migliore per te! Siamo più forti della SM e di tutto il resto che ci rema contro. Ti abbraccio forte! A presto.

  6. Ciao:) Anche io come te ho scoperto di avere la Sclerosi Multipla alla fine del primo anno di università. Ero iscritta a Lingue e Letterature straniere, ho dovuto saltare qualche esame per il ricovero in ospedale e, man mano che gli anni passavano e gli esami si facevano sempre più tosti, la concentrazione diminuiva e la memoria mi giocava brutti scherzi. Ma ce l’ho fatta, mettendoci un po’ più di tempo. Ho ottenuto la mia laurea in lingue e non avrei potuto esserne più soddisfatta:) Anzi, ho anche scritto un libro e pubblicato, un romanzo d’amore che parla proprio di questa malattia e di omosessualità:) Ringrazio la mia forza interiore e le persone VERE che ho accanto che mi hanno sempre permesso di prendere le cose di petto ed affrontarle:)

  7. Ciao!
    Faccio ingegneria, SM scoperta a 22 anni (ora ne ho 25) nel bel mezzo del mio percorso universitario, proprio quando avevo superato un momento di crisi personale in cui non volevo più studiare e mi sentivo pronta a ripartire alla grande. A parte sessioni intere d’esami saltate per colpa del cortisone, e l’improvvisa sensazione di sentirsi come un pesce fuor d’acqua (i colleghi non capiscono cosa ti succede) studiare è davvero faticoso! Dopo una giornata passata sui libri mi sento la testa “una pappa”.
    L’unico modo per ricordare le cose è fare i riassunti di tutto il libro, o fare il triplo degli esercizi che mi bastavano un tempo, cosa che ovviamente mi rallenta tantissimo nel preparare gli esami.
    Mi sento molto scoraggiata, spesso ho paura di non farcela e vorrei mollare tutto, poi mi ripeto che devo farcela, che posso farcela, che in qualche modo ce la farò. Capisco bene cosa provi, spesso vorrei che riuscisse a capirlo anche chi mi sta intorno. Dobbiamo farci coraggio, non mollare e pensare al fatto che la meta da raggiungere ci darà doppia soddisfazione che a chiunque altro. Io non vedo l’ora di andare dal mio neurologo (che il giorno della diagnosi mi disse “magari ci metti un po’ di tempo in più, ma ce la farai a laurearti”) per dirgli “Dottore ce l’ho fatta!!”

    Ti abbraccio! Grazie per aver condiviso la tua esperienza.

  8. Elena Vio Reply to Elena

    Ciao, sono la mamma di una bambina di 10 anni, con diagnosi di sclerosi multipla da 5 ed episodi precedenti che risalgono a quando aveva 3 anni. Il problema cognitivo è sempre stato al centro dei nostri pensieri, acuito dal fatto che un bambino deve ancora acquisire tante informazioni e quindi è ancora più svantaggiato di un adulto. Da quella che è la nostra esperienza, bisogna darsi tempo. Rispetto alla “normalità”, per acquisire informazioni in modo duraturo serve dal doppio al triplo del tempo “normale” sia per immagazzinare le informazioni, sia perché queste non svaniscano entro poco tempo. I danni cerebrali più la fatica, che alla nostra bambina non permette un tempo prolungato di studio giornaliero, ci hanno obbligato a ripensare la tempistica. A scuola, poi, è stato essenziale avere il sostegno, che purtroppo, grazie alla lungimiranza e competenza delle commissioni di invalidità, ci verrà tolto, perché non è stato confermato l’articolo di gravità nella l. 104. Quindi, posso solo farti i miei più grandi complimenti e suggerirti solo di prendertela comoda. Si può arrivare dappertutto, ma con più calma. E non è detto che sia uno svantaggio… un abbraccio, Elena

  9. Ciao Romilda 🙂
    Riscontro tutti i giorni il tuo stesso problema e poiché ero abituata a memorizzare qualsiasi argomento molto velocemente, senza schematizzare ne fare riassunti, questa nuova difficoltà è parecchio frustrante. Mi dispiace ammettere di non aver trovato un metodo che possa superare queste difficoltà.
    Posso dirti che riassumere più volte gli stessi concetti per iscritto, mi aiuta..ma richiede troppo tempo e non è sicuramente il miglior modo! Mi capita anche di registrarmi mentre ripeto e ri-ascoltarmi nei momenti di relax.. non è nulla di infallibile o rivelatorio, ma puoi provarci e vedere se ti è d’aiuto ☺️!

  10. Salve a tutti.
    Io ho scoperto di avere la Sm quando ero iscirtta al 2° anno di università facoltà giurisprudenza; dopo 5 anni dalla dignosi sono riuscita a dare solo 3/4 esami (non ricordo esattamente).
    è da quasi 2 anni che ho preparato 2 esami ma che per svariati motivi (non tutti inerenti alla patologia) non riesco a dare, ed ovviamente pur avendoli studiati ogni volta che riprendo in mano il libro, non solo è come se non lo avessi mai studiato, ma anche i concetti generici che sono alla base di tutto mi sfuggono. Anche le cose studiate precedentemente sono ormai fuori dalla mia portata.
    Ovviamente questo non solo mi ha portato ad allontanarmi sempre di più dallo studio ma è proprio la laurea e il post laurea che non vedo più come qualcosa di consono alla mia nuova situazione. Se non riesco più a ricordare i concetti base, come mai potrò passare l’esame di Stato ed intraprendere la carriera di avvocato? Ovviamente non me ne starò in un angolo a piangere, ma cercherò qualcosa di diverso da poter fare con maggiore soddisfazione. baci :*

  11. Buonasera, sono Annalisa e ho la sclerosi da quindici anni,adesso ho iniziato ad avere seri problemi di concentrazione.
    Questo mi spaventa molto e non so cosa fare,per caso avete dei consigli da darmi?

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