Un bilancio sulla mia vita dopo 7 anni di SM

sclerosi multipla

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Oggi pubblichiamo la storia di una ragazza che a distanza di 7 anni dalla diagnosi, fa un bilancio di questo tempo passato insieme alla sclerosi multipla. Quale sarà il risultato finale?

A 7 anni dalla diagnosi, mi trovo a fare un bilancio di questo tempo passato con la sclerosi multipla. Mi fermo a pensare a quante cose sono cambiate e a come sarà il mio futuro.
Se penso al momento in cui, a 24 anni, ho ricevuto la notizia di avere la SM, malattia incurabile, cronica e potenzialmente invalidante, la cosa mi lascia ancora una strana sensazione addosso. Pur essendo passati un po’ di anni, ricordo i mesi angoscianti dell’attesa, i mille esami di controllo, gli svariati pareri medici e l’epilogo: una risposta arrivata dopo quasi due anni.

 

Sclerosi multipla sì, sclerosi multipla no?

In quel periodo di limbo, di SM sì o SM no?, la mia mente non riusciva a distogliere il pensiero da lei. Mi svegliavo la notte con forti attacchi d’ansia e, allo stesso tempo, con la speranza che si trattasse solo di un brutto sogno. Il mio unico fastidio, in fondo, era solo quella scossa lungo la schiena che si innescava tutte le volte che piegavo il collo. E allora provavo ad essere positiva e mi ripetevo che forse non era nulla di più di un stupido nervetto fuori posto, ma mi illudevo. Quello «stupido nervetto», in realtà, era sintomo di qualcosa di molto più grande. Inoltre, internet mi aveva fornito già da tempo, molte risposte in merito.

 

Ma cos’è cambiato in questi 7 anni?

Beh, per cominciare sono cambiata io. Ho dovuto confrontarmi con pensieri e preoccupazioni che, a poco più di vent’anni, sono difficili da gestire. Pensieri che ti obbligano ad impostare le tue idee e la tua visione delle cose, in modo diverso e più maturo, fuori da quella spensieratezza che fino a quel momento ti aveva caratterizzata. Nel giro di poco, quell’incertezza destabilizzante che ha colorato la tua vita trasforma ogni cosa e anche il litigio con il fidanzato, che tempo prima avresti vissuto come una tragedia epica, diventa un fatto piccolo.

Tuttavia, se nei primi periodi tutto sembrava nero e senza speranza, il tempo mi ha insegnato a non perdermi, a tornare alla concretezza delle mie giornate e, pur senza false illusioni, a riprendere in mano i miei obietti e a rincorrere i miei sogni di giovane ragazza.

Ho viaggiato molto, senza permettere alla fatica di frenarmi, di impedirmi di scoprire luoghi nuovi e meravigliosi. E ho anche imparato a parlare di lei. Se prima la sclerosi multipla era assolutamente un tabù, oggi riesco a parlarne in modo più aperto. Se un tempo che l’invisibilità della malattia agli occhi della gente era una valida scusa per tacere, oggi scelgo liberamente con chi parlarne e lo faccio serenamente.

Da un anno e mezzo, poi, ho anche cominciato a curarmi. Prima, l’idea di iniziare una terapia era assolutamente esclusa: pensavo, ingenuamente, che stando bene non ne avevo bisogno. A distanza di anni, però, mi rendo conto dell’importanza e della necessità di una terapia. Non si posso sempre contare sulla fortuna.

E per finire, mi sono sposata! Ho coronato il sogno del vestito bianco insieme alla persona che è stata sempre al mio fianco, che ha sempre saputo di lei e che mi dato il suo sostegno prima e dopo la diagnosi. Continuo a lavorare e a volte mi viene in mente che potrei riprendere gli studi universitari, una laurea sarebbe davvero una bella soddisfazione.

 

Pensare il futuro

Quando mi fermo e penso al mio futuro lo vedo sicuramente non privo di momenti difficili. Non voglio illudermi che tutto sarà semplice, ma quale persona, in fondo, vive una vita fatta solo di momenti positivi? Nonostante tutto, infatti, mi sento fortunata: si sa, le difficoltà fanno parte del percorso di vita e fanno crescere.

La mia certezza sul futuro è che mi sento pronta ad affrontare con forza e coraggio le cose che verranno e che non sarò da sola perché ho il sostento di chi crede in me e mi tiene per mano.

Se vuoi raccontare la tua storia e condividerla su GiovanioltrelaSM scrivi a blog@giovanioltrelasm.it

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5 commenti

  1. antonino cacciola Reply to antonino

    Sono Antonino, ciao; assisto mia moglie Aurelia da più di 3 anni. Ti faccio i miei complimenti per la tua positività e per come affronti la vita, ho letto il tuo post che ti sei sposata ed insieme ad i propri familiari certamente si affronta meglio questa patologia( Anche se soggettiva ) come si dice che l’unione fa la forza. Ed è importate non essere soli e sentirsi amati. Per ora è l’unica cura migliore, Amore, affetto ed empatia; per chi ha questa patologia si può dire “Indispensabile”. Comunque vedere il bicchiere mezzo pieno, è sempre vantaggioso; mentre sono da evitare, gli aspetti negativi, come rabbia, invidia, gelosia ecc. ecc. Il neurologo ha detto a mia moglie che è importante molto stare rilassati; ma certo si sa che non tutti i giorni sono uguali; comunque per questo abbiamo bisogno di una forza sovrumana, per essere alimentati spiritualmente
    Gesù disse: felici coloro che si rendono conto del proprio bisogno spirituale. Se non sei religiosa non tenerne conto, ma se credi in Dio, Isaia 33:24 Nessuno dirà più “sono malato”… Gesù fece i miracoli e dimostro con le azioni che Dio è in grado di farli. Ma tutto questo quando ci sarà la vera vita.
    PACE, SALUTE E FELICITA’ sono il sogno di tutti L’invito dei testimoni di Geova in tutto il mondo Martedì 11 Aprile In ogni Sala del Regno dei Testimoni di Geova si commemora l’ultima cena come la stabili Gesù e poi disse: fate questo in ricordo di me. I primi Cristiani per quasi un secolo ubbidirono a questo comando.
    La riflessione che io ho fatto: un’opera di tale portata, che prende tutti i continenti della terra non è solo opera di semplici uomini ma come disse Gesù in Matteo 28: 20 Insegnando loro tutte le cose che vi ho comandato . Ed ecco io sono con voi tutti i giorni fino al termine del sistema di cose. Ecco perché quest’opera nessuno l’ha potuto fermare da oltre un secolo. I miei migliori auguri!!

  2. Mara Bettoni Reply to Mara

    Bravissima ✌ Purtroppo io ho dei momenti un pò neri ma…non mollo!!! Certo la mia vita è cambiata ☺e ora l’affronto in modo diverso

    • Purtroppo Mara i momenti brutti ci saranno sempre, non è facile convivere con lei.. ma la positività credo sia fondamentale x affrontare le cose! 🙂 Un abbraccio

  3. Ciao a tutti ,io ho adesso 39anni.siccome perdo colpi di intelletto e non distinguo a volte le persone:mi voglio isolare.voi sapete qualche gruppo su internet serio con persone affette da sclerosi?ho provato già gruppi su Facebook,ma vogliono foto!a me piace anonimato,quindi vi sarei grato di consigliarmi gruppi.grazie

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