Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

L’importanza dell’ironia per strappare un sorriso

sclerosi multipla ironia

Anna sa che nelle difficoltà un sorriso può davvero fare la differenza, soprattutto per le persone che ci stanno vicino. Consapevole di questo, ci racconta quanto sia importante per lei l’ironia. 

Mi chiamo Anna, ho quasi 23 anni ed una grandissima passione per la danza. Amo ballare. È stata proprio questa passione a sostenermi nella mia battaglia contro la sclerosi multipla, da quando mi è stata diagnosticata in un giorno di gennaio del 2017. Ricordo che quel giorno non ero affatto nervosa, ma che tenevo stretta la mano di mia mamma che tremava più di me.

Quella mattina è arrivata soltanto la conferma di una diagnosi già formulata, perché i sintomi che avevo avuto erano chiari e la risonanza magnetica è servita solo a dare un nome a quello che mi stava succedendo; è stato l’inizio di una strana avventura.

Credo che da quel momento sia scattato qualcosa nella mia testa. Non saprei dire se si sia trattato di coraggio, o di semplice istinto di conservazione o un istinto di protezione verso la mia famiglia e il mio fidanzato.

Sta di fatto che ho scoperto una forza che non credevo di avere, che ha stupito tutti, ma soprattutto che ha stupito me.

Ballare mi ha aiutato di giorno in giorno a tirar fuori questa forza. Quando l’interferone mi annientava, mi impediva di camminare e mi soffocava di dolori, mi consolava il pensiero che il giorno dopo sarei tornata in sala ad esercitarmi.

Ci sono stati naturalmente tanti momenti difficili. All’inizio non riuscivo ad accettare di sentirmi stanca, più stanca del solito, più stanca degli altri, e di dovermi fermare durante gli allenamenti per riprendere fiato. Mi vergognavo dei lividi lasciati dalle iniezioni di interferone, che suscitavano sempre tante domande. Sono scoppiata in lacrime quando una ricaduta, a gennaio di quest’anno, ha incrinato la serenità che sia io che la mia famiglia avevamo trovato nonostante tutto.

Da questi momenti però ho imparato l’importanza dell’ironia.

L’ironia non è prendere le cose con superficialità. Ironia è cercare sempre il lato divertente delle cose per strappare un sorriso a chi mi affianca in questa battaglia. Come i miei genitori, che si sentono spesso impotenti di fronte a questa situazione. Riderci su ci unisce e ci aiuta ad affrontare ogni giorno.

La mia battaglia contro la SM non è finita, e se anche non dovesse finire mai io sarò sempre in vantaggio perché ho tante cose per cui combattere, tanti obiettivi, come quello di diventare avvocato. Le terapie non sono finite, domani farò la risonanza magnetica per valutare se le cure sono state efficaci; sono piena di paure ma anche di speranze; MA NON MOLLO.

Anna

4 risposte

  1. Buongiorno mi chiamo Santina e ho 48 e sono mamma di tre figli ,uno però mi hanno tolto x la mia malattia ,però mi hanno dato un figlio disabile e x lui faccio tutto il possibile x stare come un bambino della sua età .Ma spero tanto che avrò anche altro figlio di 8 anni ,io vivo x miei figli e con la mia malattia combatterò sempre

  2. Ciao Anna, complimenti x la forza e l’intelligenza con cui vivi la nostra malattiaio la vedo proprio come te e da 10 anni e x ora tutto ok. In bocca al lupo

  3. Brava Annail tuo come il mio è l’atteggiamento migliore. Io ci convivo da 10 anni e x ora tutto ok. Il coraggio ci fa stare beneIn bocca al lupo

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