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Un amore più forte di una diagnosi, un matrimonio che va oltre la sclerosi multipla e che riesce a superare gli ostacoli e i disagi fisici dovuti dalla malattia. La

I primi sintomi, i medici che non trovano le risposte. Poi arriva la diagnosi di sclerosi multipla e la tua vita cambia per sempre. La storia di Adele (nome di

Spesso il rapporto col neurologo viene sottovalutato, invece è fondamentale. Lo credo da sempre e non mi stancherò mai di ripeterlo: il neurologo è il nostro più fedele alleato nella

Ho 18 anni e da un anno vivo con questa “amica”. È cominciato tutto con continui capogiri, mal di testa, formicolii alle mani e difficoltà. Vedevo doppio e non riuscivo

La storia di Arianna a tratti ha dell’incredibile, ma a vincere è l’affetto e l’impegno per la nostra associazione, oltre alla voglia di non farsi

“Nei tuoi panni mi sarei ammazzato!” è una delle frasi che ho sentito più spesso negli ultimi anni quando mi è capitato di scrivere o

Per me la sclerosi multipla è una compagna di vita da 9 anni, avevo 21 anni quando me l’hanno diagnosticata, siamo cresciute insieme se così si può

Le canzoni preferiti di un ragazzo con la Sclerosi Multipla, viste dal suo stato d’animo.
La malattia in parte è uguale per tutti; ma allo stesso tempo crea diverse strade, diversi percorsi, diverse esperienze. Sta a noi intraprendere il nostro cammino, coscienti del fatto che tutti quanti partiamo dallo stesso punto e perseguiamo lo stesso obiettivo:
“Un mondo libero dalla Sclerosi Multipla”

Nel presentarvi la testimonianza di Giuseppe, vi segnaliamo che proprio ieri è stata pubblicata l’ultima di una serie di video guide realizzate da AISM su

la paura di amare e innamorarsi con la sclerosi multipla

Ciao sono Angela ho 32 anni. La mia storia inizia nel 1999, anno in cui incontriamo Lei nella mia famiglia. Venne diagnosticata la sclerosi multipa a mia

Siamo a quota tre! Con la cartolina di questa settimana tocchiamo il tema della SM contagiosa… Quante espressioni come quella del ragazzo nella cartolina avete visto?

Qualche giorno fa abbiamo ricevuto via e-mail questa lettera, su un tema che reputiamo importante. Luca ha una cara amica a cui è stata diagnosticata

Dal 14 al 16 Maggio si è tenuta a Varsavia la conferenza annuale della Piattaforma Europea della Sclerosi Multipla alla quale ho avuto il piacere
3 risposte
Brava, posso portare la mia esperienza di appassionato di montagna e alpinista (mediocre). Ho quasi 30 anni di diagnosi (1989), nei primi due anni camminavo normalmente, successivamente sono comparsi i primi sintomi evidenti. Nonostante ciò ho fatto ascensioni di tutto rispetto sia a piedi che con gli sci da scialpinismo almeno fino a fine anni 90 (pur, lo riconosco, rischiando qualcosina ogni tanto); successivamente e molto gradualmente le forze diminuivano e i problemi di coordinazione in discesa aumentavano. Ma non ho mai smesso di andare in montagna. Ora, a quasi 30 anni dalla diagnosi riesco a fare i miei 3-400 metri di dislivello, anche di più se il terreno è agevole. Lo scialpinismo l’ho abbandonato da tempo perché troppo complicato da gestire. La montagna è stata la mia medicina, almeno altrettanto efficace che copolimeri o interferoni vari; almeno… io ne sono convinto. Continua così, senza forzare ma senza scoraggiarti se dovessi vedere che le energie non sono più quelle di un tempo: semplicemente… VAI.
Ciao Andrea… Hai detto bene, la montagna è anche per me la mia medicina. Tutto è più “leggero” in alta quota e nonostante le difficoltà, non gliela do vinta… guardo il sentiero che mi rimane da percorrere e vado avanti!
purtroppo non e cosi , malato da 16 anni camminavo scalavo anche io purtroppo la sm primariamente progressiva non mi ha dato scampo,