Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

“Mi sento più unica e speciale di prima”

sclerosi multipla bella botta

Dopo la botta iniziale e dubbi che la SM porta con sé, la storia di Giulia sul nostro blog si conclude con un messaggio positivo: “mi sento più unica e speciale di prima”. 

sclerosi multipla bella botta

Mercoledì scorso due dolcissime infermiere mi hanno “addestrato” alla terapia con il glatiramer acetato. Sono tornata a casa con un astuccio per l’autoiniettore blu cobalto – molto fashion – , moltissime nuove informazioni e con la nuova consapevolezza che ormai ”fatta la xè” (dal triestino “ormai è fatta”): ho la diagnosi, ho l’esenzione, mi mancava solo la terapia per poter entrare nel club a pieno diritto e raccontare la mia storia.

Non voglio esser fraintesa, non ho mai sottovalutato la malattia e non voglio assolutamente mancare di rispetto a chi, purtroppo, ha incontrato fin da subito grandi difficoltà, sia ben chiaro. Ma fortunatamente – toccando ferro – questa è la mia storia: i miei sintomi finora sono stati gestibili, e grazie alla mia condizione e alla mia resilienza naturale, sono riuscita a mantenere da subito un atteggiamento molto positivo e quasi zen, della serie “poteva andarmi peggio”.

Non mi sono mai chiesta “perché a me?”. Credo non abbia alcun senso crogiolarsi nel “perché a me? Cosa ho fatto per meritarmelo?” ecc. ecc., perché la risposta probabilmente è solo “perché SÌ!”. Non è che doveva andare così per forza, ma alla fine COSÌ è andata.

 

E adesso che si fa?

Si fa che ci si migliora, si cede a meno compromessi, ci si vuole più bene e si dà più valore alle cose che contano veramente. Inoltre non sottovalutiamo la scusa del “non posso, sono stanca, sai… sono malata”, che può tornare utile in svariate situazioni!

 Io ho iniziato un percorso “salutistico”: mangio bene, cucino molto più di prima, faccio molto sport. Sono anche riuscita a dimagrire! Ci vuole anche impegno eh, ma lo faccio con assoluto piacere perché voglio sentirmi al meglio per poter gestire con forza e determinazione la Stronza di Merda – scusate la volgarità ma ci sta –  e scongiurare i possibili (e probabili) intoppi.

Siamo tutti sclerati, chi più e chi meno. Io personalmente, oltre a esser completamente sclerata mi sento anche un po’ più unica e speciale di prima, e voi?

Giulia

Se anche tu vuoi condividere la tua storia su Giovanioltrelasm, scrivici!

2 risposte

  1. Hai ragione più di quello che credi: i veri scelerati siamo noi non scelerati. Sufficientemente superficiali, ma mai troppo, sufficientemente cinici, ma senza esagerare, sufficientemente opportunisti ma con un certo ritegno. Noi dobbiamo tornare ad essere bambini per essere innocenti e rimanere adulti per essere sufficientemente tragici.

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