C’è post@ per voi: ricomincio da Young!

Ciao a tutti!!!!

Oggi voglio farvi conoscere la storia di una giovane volontaria AISM. Una ragazza come tante, ma una volontaria come poche, la cui semplicità e modestia è disarmante. Ci tengo a precisare che questa testimonianza non nasce propriamente per il nostro blog, ma è piuttosto una lettera aperta di Ida a tutti neo young, ma le sue parole mi hanno colpito troppo, emozionandomi. Quella di Ida è una storia probabilmente comune a molti dei volontari AISM.. ma è una storia bellissima che credo meriti di essere condivisa anche in questa grande ed eterogenea famiglia, quale è il nostro blog.

Quindi, mutuando il titolo di un post della nostra guest star Silvia Traversa e invitando tutti coloro che vogliono raccontare la propria esperienza personale, a scriverci, vi lascio con le belle parole di Ida.

Sono in debito con l’AISM.

A queste poche parole ho affidato tante e forse troppe cose non dette ma a cui oggi sento il bisogno di dare un corpo,una voce..la mia.Il servizio civile cinque anni fa,poi gli anni a seguire come volontaria,il cambio del direttivo e finalmente aria nuova per l’associazione.

Il grande salto nel buio.

Quello che volevamo era poterci riprendere la nostra AISM diventare il cambiamento che avremmo voluto vedere ma in realtà avevamo voglia da vendere e pochi strumenti per poter iniziare.Di una cosa sola eravamo certi che quel piccolo garage doveva diventare un punto di riferimento per tutti e non solo per alcuni.

E’passato un anno e tra errori dati dall’inesperienza,risultati dati dalla tenacia e dalle responsabilità che il nuovo direttivo e i volontari si sono assunti senza se e senza ma siamo qui a raccontare di noi come una realtà che può iniziare a guardare anche oltre.”Oltre” non perchè quello che facciamo non sia già importante ma perchè non è abbastanza.Anche in questo caso però avevamo bisogno di avere degli strumenti per poterlo fare perchè l’entusiasmo fa quasi tutto ma era come avere delle idee che non avevano un corpo per potersi determinare.

Il mio “OLTRE” è arrivato con una proposta di formazione.Raccolgo i miei dubbi in una borsa e parto senza sapere bene cosa avrei incontrato all’arrivo. Io non sono ancora arrivata in nessun posto.

Lungo la strada  però ho incontrato la mia rabbia nella determinazione di Alessia per le cose che non vanno come dovrebbero ,ho incontrato la vitalità dirompente di Valentina che in me si stava assopendo,mi sono scontrata con i miei limiti quelli che pensavo di non avere,ho imparato a metterci la faccia come fa Ilaria nonostante io, invece, abbia sempre preferito il dietro le quinte,ho realizzato che aldilà del nostro piccolo garage tutti i miei nuovi meravigliosi compagni di viaggio avevano il mio stesso sguardo teso verso quell’oltre che ora ha un nome:YOUNG,una faccia bellissima, uno zaino carico di idee per affrontare il viaggio e un’anima densa di tutti noi.

Buon viaggio a tutti gli young e a quelli che lo diventeranno!

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8 commenti

  1. “La storia siamo noi, siamo noi queste onde nel mare,
    questo rumore che rompe il silenzio,
    questo silenzio così duro da masticare.


    Però la storia non si ferma davvero davanti a un portone,
    la storia entra dentro le stanze, le brucia,
    la storia dà torto e dà ragione.
    La storia siamo noi, siamo noi che scriviamo le lettere,
    siamo noi che abbiamo tutto da vincere, tutto da perdere.
    E poi la gente, (perchè è la gente che fa la storia)
    quando si tratta di scegliere e di andare,
    te la ritrovi tutta con gli occhi aperti,
    che sanno benissimo cosa fare.

    ed è per questo che la storia dà i brividi,
    perchè nessuno la può fermare”

    GRAZIE IDA! le tue parole sono state importanti per me, credimi!

  2. Maria Teresa Titti Reply to Maria

    Ho già commentato sulla sua pagina facebook.Ultimamente (sarà che sto invecchiando) certe cose mi fanno venire subito i lucciconi (e anche di più).
    Sono le cose che fanno bene al cuore, sono le cose che dicono “AISM è una grande cosa, perché il suo cuore è formato da grandi cuori”.
    Vi voglio tanto bene, ragazzi!
    Titti

  3. Sin da qndo sn entrata in aism ho sempre pensato ke la SM nn era entrata nella mia vita x farmi del male, e oggi ne ho la conferma! Xò devo confidarvi una cosa, nn ho mai avuto il coraggio di dirlo a nessuno, l’ho sempre tenuto solo e soltanto x me! Con voi invece riesco ad essere me stessa in tutto e x tutto e oggi lo voglio urlare: Grazieeeeeeeeeeee!!! Vi voglio bene ragazzi!!!!!

  4. ..c’ho pensato e ripensato prima di pubblicare il post,vi sembrerà strano ma per me scrivere è come parlare occhi negli occhi senza filtri ma dopo aver letto le vostre parole sono ancora più contenta di averlo fatto,e di essere riuscita a condividere con voi le tante emozioni che mi portavo dentro ma che non ero riuscita a comunicare,grazie a te Daniela che ti sei sentita di parlare apertamente,grazie a Titti che si emoziona con noi e a Silvia che ha ragione..la storia siamo NOI!..e grazie Alessia per le parole spese per me:)
    vi abbraccio

  5. sono entrata a far parte del mondo Aism tramite un progetto scolastico alle superiori..ho iniziato come volontaria per gli eventi mele e gardenie di Aism..ricordo le prime volte quanto rimanevo male nel vedere l’indifferenza di tante persone..ma poi dopo il mio anno di servizio civile presso Aism ho capito che solo con il tempo possiamo far cambiare idea alle persone che prima si giravano dall’altra parte e che ora magari si avvicinano con meno indifferenza..la strada è lunga..ma siamo noi,ed è proprio questo che questo anno in Aism mi ha insegnato..siamo noi che ci impegniamo ogni giorno per farci conoscere,per dimostrare agli altri che ci siamo e che nonostante siamo Young ci sappiamo far SENTIRE e portiamo la nostra idea di libertà dai pregiudizi a chiunque..Grazie a tutti i ragazzi e alle persone che ho conosciuto tramite Aism vi voglio bene bene!!!

  6. ..da dove comincio?
    dal 5 Gennaio 2010, dalla frase: ” Cavolo Ely, ho un fastidio all’occhio, come se fosse appannato..”. “Ma su, Amo, cosa vuoi che sia!sei sempre davanti allo schermo, tra lavoro, pc, tv e videogiochi..per forza che i tuoi occhi prima o poi si ribellano! vedrai che se ti riposi ti passa, sarà solo un po’affaticato!”. passano i giorni, ma il fastidio no. anzi, peggiora! insisto fino allo sfinimento perchè vada dal medico. si sa come sono alcuni uomini, non hanno mai nulla di importante e possono fare a meno del medico. il mio uomo, poi, è contrario ai medicinali e quindi li evita il più possibile. Comunque si convince e va dal dottore. gli prescrive la visita oculistica..lo specialista nota qualcosa che non va. gli dice: “credo sia un’infiammazione del nervo ottico..neurite ottica”..e lo invita a fare la visita dal neurologo. il giorno dopo, lui è a casa con i nostri due “bimbi” – un micio un po’fetente e un cane vitello che ci fa disperare ma che ci ha letteralmente rubato il cuore!- .io, invece, sono al lavoro. io sono Elisa e sono un’assistente sociale. lui mi chiama e mi dice: “sai, ero su internet e ho trovato una cosa..”, “dimmi!” rispondo. “vai su google e digita neurite ottica e vedi un po’cosa ti viene fuori..”. eseguo. quando sul video compare il primo link per me è panico, lacrime e assenza d’aria. ingoio il boccone e gli dico: “tze, vabbè Lù, ti sembra che mo tutti quelli a cui si infiamma un nervo c’hanno la sclerosi multipla!?!allora saremmo tutti malati!ma va, dai. non ci pensare che tanto non è nulla!ora devo andare che è arrivato il mio appuntamento, ci sentiamo più tardi..”. riattacco. ingoio un altro boccone e con esso le lacrime. ma non le contengo. sono in ufficio, non posso piangere e provo a ridarmi una sistemata. mi calmo, respiro profondamente e controllo l’agenda. nessun appuntamento, posso uscire prima. con una scusa banale ma credibile avviso la responsabile che esco prima. salgo in macchina e da lì in poi è un fiume in piena. cerco di calmarmi, tranquillizzarmi e mi avvio verso casa. arrivo, lo trovo che se la viaggia sul sito dell’Aism, nei vari forum e simili e cerco di banalizzare la cosa. nei giorni a seguire abbiamo affrontato l’argomento in modo superficiale. ogni volta cercavo di rimandare la questione a quando la neurologa avesse emesso una diagnosi, perchè era inutile fasciarsi la testa prima..no? “e se poi dovesse essere, la affrontiamo!”. Già! salto la parte delle visite in ospedale, del ricovero per gli accertamenti, corse su corse perchè l’ospedale è dall’altra parte del mondo rispetto a dove abito e dove lavoro, con il dettaglio che a casa ci devo passare per forza perchè i nostri animali devono mangiare. arrivano gli esiti degli esami: ci sono tracce bianche nella risonanza. esattamente quello che temevo. la dottoressa, ironia della sorte, nostra coetanea, alla nostra domanda diretta: “ma potrebbe essere sclerosi multipla?” risponde:” BEH, MI SEMBRA UN PO’PRESTO PER DIRLO!”. io non so quanti di voi che leggete siano esperti di linguaggio non verbale. io non mi considero un’esperta, ma mi piace molto l’argomento e nel mio lavoro è sempre utile un’intuizione del genere. dicevo, non sono un’esperta ma qualcosa ne so. la dottoressa, nel risponderci quanto sopra, era in visibile imbarazzo. ed è comprensibile! ora, il non verbale è involontario quindi difficilmente controllabile. i suoi gesti erano: toccarsi i capelli e il naso mentre parlava e distogliere lo sguardo dal nostro. che, invece, era fisso su di lei. lì ho capito. lì abbiamo capito. é sclerosi multipla. non c’era una diagnosi ufficiale, ma non lo sapevamo. si apre l’abisso. lui sprofonda e io cerco di aggrapparmi a qualsiasi cosa per non farmici trascinare. mi faccio forza e reagisco, come sempre.. mi invento la forza, come sempre. gli do forza, come da sempre mi impegno a fare..
    passano i giorni, le settimane, i mesi..l’anno.
    oggi siamo qui. lui sempre più preoccupato di quello che potrà essere e io sempre più decisa a combattere per lui, con lui..contro di lei. e mi dà forza sapere di non essere sola ad avere la convinzione che la vita continua ed è una e non possiamo regalarla a lei. è nostra! grazie per esserci! grazie per la forza che date a chi, come me, cerca tutti i giorni di inventarsi abbastanza forza da poterne dare un po’anche al suo compagno per affrontare una malattia che ti sceglie..senza possibilità di repplica. grazie! grazie perchè anche noi, insieme a voi, scegliamo di vivere!comunque e a prescindere da..
    semplicemente grazie!
    Elisa

  7. Grazie Elisa per la tua testimonianza. Essere accanto e sostenere chi vive con la SM non è semplice proprio per tutte quelle domande sul futuro a cui non c’è risposta.. ma quello che tu fai ogni giorno per il tuo compagno e bellissimo, è un gesto d’amore troppo grande da definire in parole. Voi siete in questa grande comunità, ma noi, tutti noi, siamo lì a combattere insieme la battaglia, la vostra e quella di tutti!! Grazie per averci scelto!

  8. @ Ale: grazie a Voi x esserci..per esistere e aver avuto il coraggio di dire”non ci sto!”. grazie per aver reagito e per essere un esempio per me e per molti altri!semplicemente, grazie!elisa

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