Basta stereotipi e pregiudizi: i giovani per “un mondo libero”!

Ciao ragazzi, alcuni di voi sanno bene che in questi ultimi mesi mi sono interessata molto sul tema del volontariato e della cittadinanza attiva. In maniera specifica mi sono soffermata sul ruolo attivo dei giovani all’interno del mondo del volontariato… La mia ricerca è nata dalla voglia di condividere e far conoscere il Movimento Young AISM anche a chi è al di fuori dell’Associazione per far emergere quello che ho potuto osservare con i miei occhi, ovvero tantissimi giovani che vogliono, con le loro azioni, essere parte attiva nel mondo del sociale!

Quante volte avete sentito dire: “questa nuova generazione è indifferente!”, “i giovani pensano solo a se stessi, al divertimento e a tutto ciò che è superfluo!”, “ i giovani sono disinteressati a ciò che avviene nella società”… Potrei continuare a citare frasi che colpiscono la nostra generazione perché è semplice, per la gente, soffermarsi su stereotipi e pregiudizi insiti nella società…

Corsi e ricorsi storici mi viene da dire! Tra le generazioni è sempre nato questo dibattito e da sempre i giovani hanno dovuto combattere contro queste etichette sociali…

I giovani tendono ad avere due ruoli, in questo caso contrastanti: sono speranza ma sono anche sconforto. La cosiddetta “condizione giovanile”, mai sentito qualche dibattito su questo tema? Non voglio essere banale, anche noi giovani ci rendiamo conto della nostra “condizione” (aumento della devianza, del disagio, minore indipendenza, passività sociale…), però questo non esclude il fatto che ci siano molti giovani che contrastano, con il loro agire, questo preconcetto sociale che li riguarda.

I giovani manifestano la voglia di comunità attraverso il loro comportamenti, che vanno dalla crescita del volontariato, fino a letteralmente lottare per quello che ritengono giusto, pensiamo alle manifestazioni di dissenso o di difesa dei diritti.

I giovani hanno voglia d’identità culturale e identità sociale e spesso per trovare quello che cercano investono il loro tempo libero nelle organizzazioni non profit come AISM che gli offrono la possibilità di individuare queste identità.

Per arrivare a questo non ho basato la mia ricerca solo sulla bibliografia in merito a questo tema, sono andata oltre, coinvolgendo il miglior gruppo di giovani che io abbia mai incontrato: gli Young e

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i Volontari in Servizio Civile Nazionale presso l’AISM. Ho somministrato un semplice questionario motivazionale sul tema del volontariato (che alcuni di voi l’avranno anche compilato).

L’analisi della ricerca ha rilevato i presupposti teorici e le ipotesi che mi ero posta prima di incominciare lo studio: i giovani hanno solo bisogno di essere coinvolti, devono essere consapevoli che la loro partecipazione come volontari è indispensabile.

La motivazione, la responsabilità e la consapevolezza di sapere che c’è qualcuno che crede nelle potenzialità dei giovani, determinano un effetto quasi “magico”.

Dall’analisi del questionario è emerso prepotentemente la volontà DEL FARE e DELL’ESSERCI concretamente e responsabilmente per difendere i diritti delle persone con sclerosi multipla e di tutte le persone con disabilità, perché tutti sono convinti che la persona debba essere al centro, ovvero debba avere l’opportunità di autodeterminarsi senza che la società limiti la propria vita a causa di pregiudizi, stereotipi o disuguaglianze sociali.

“Un mondo libero”, un mondo in cui la diversità non sia discriminante, ma che sia opportunità di confronto e miglioramento… Ecco quello che vogliamo noi giovani dell’AISM…

Questo articolo è per voi giovani amici miei, per chi sta per diventarlo e per chi, nel futuro, continuerà ad avere la nostra stessa motivazione…

Sabrina





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2 commenti

  1. per fortuna c’è ancora la percentuali di giovani che si danno da fare in silenzio.
    solo che siamo sommersi dai media che publicizzano chi vuol far soldi facili e nell’ignoranza.con i nuovi (MESTIERI)ed è da loro che siamo veramente nauseati…buon lavoro alle persone di buona volonta.
    ciao
    <3 <3 :-*

  2. ci sono tanti giovani che si impegnano concretamente… ma perchè farlo in silenzio? diamo voce a questa realtà, specialmente su internet e sui social network che sono un ottimo mezzo di comunicazione!!! Ciao Minnipussi!!! 🙂

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