Storie per un mondo libero dalla sclerosi multipla

Antonella Ferrari, alla scoperta di una donna “più forte del destino”

Ho conosciuto Antonella Ferrari qualche anno fa ad un evento organizzato da AISM, dove lei è sempre in prima fila come madrina. All’inizio avevo timore, una donna di spettacolo mi sembrava superiore a me, da subito invece lei è sempre stata disponibile ad ascoltarmi, ci siamo incontrate più volte, poi la vita e vari impegni mi hanno fatto allontanare da lei. Leggendo la sua autobiografia Più forte del destino. Tra camici e paillettes la mia lotta alla sclerosi multipla (Mondadori) l’ho ritrovata!!

Non è un libro vittimista sulla malattia, anzi un aggettivo che mi viene in mente di continuo è VERO. Ripercorre la sua vita schiettamente senza vergognarsi, senza tralasciare nessun momento anche quelli più intimi, mettendosi a nudo completamente. Dà forza, una speranza di un futuro possibile a chi soffre in questo momento, da coraggio a chi si abbatte troppo facilmente e soprattutto ti mette davanti la verità che, sì, ho una malattia, sì, sono disabile, ma VIVO non sopravvivo.

“Sono fondamentalmente testarda e polemica. Per questo non credo nell’insormontabilità degli ostacoli e vorrei che non ci credessero coloro che hanno avuto difficoltà simili alle mie, quando ne incontrano.”

Chi come noi ha la SM, almeno io, si

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ritrova molto in tutte le battaglie che la malattia ti fa intraprendere. Certo Antonella dopo le terribili esperienze in ospedale ha avuto la sua rivincita sbattendo il nome della sua malattia in faccia a chi non credeva ai suoi malesseri. Finalmente aveva un nome da dove partire per incominciare una nuova vita. Di nuove vite Antonella ne ha vissute parecchie da ballerina, attenta, brava e impegnata con la passione per la danza ad autrice, ad attrice di soap opera di successo passando anche da impiegata.

Mi ha colpito molto la sua fede in Gesù che aveva sin da bambina e che ancora le vive dentro. I pellegrinaggi nei vari luoghi di culto, il contatto con la vita cristiana che a lei danno tanta forza, forse a me mancano troppo per capirla del tutto. Antonella ha sofferto, ha affrontato fino ad ora tante sfide con la vita. Il libro ti porta a rispettare ancora di più la donna che oggi è diventata.

L’amore tiene in scacco alcuni capitoli, che sia quello per il marito, per il suo dolce cane Grisù o intrecciato al dolore per suo padre, figura fondamentale per lei. Ho trovato perfetta la sua “casistica di disabili” che ha incontrato nella sua vita, in poche parole una visione cinica e realista della percezione di se stessi con la propria disabilità.

Insomma un libro che vi consiglio con tutto il cuore di acquistare, ricordo che una parte dei proventi andrà ad AISM, e leggere scoprendo di pagina in pagina una storia senza lieto fine, ma per questo ancora più vera.

“ Io, abituata a vivere in equilibrio su una gamba sola, non sono immune alle vertigini. Ma la voglia di volare è più forte della paura di cadere”

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=46apUbAM_50[/youtube]

7 risposte

  1. Cara Ilaria, sono felice che il libro ti sia piaciuto e che anche tu, come molte persone, lo definisca VERO! E’ il commento che preferisco perchè il mio intento era proprio trasferire la mia verità sulle pagine di un libro! Non amo chi si autocelebra, chi definisce la malattia un dono del cielo! Nonostante la mia fede cristiana considero la sclerosi multipla uno sgambetto della vita che avrei schivato volentieri ma che, comunque, mi ha permesso di rialzarmi con il sorriso!
    Averlo scritto mi ha cambiata, mi ha dato una consapevolezza maggiore! e’ stata una sorta di psicoanalisi e mi ha fatto bene! Quello che mi fa stare ancora meglio, però, è il calore della gente, sono le migliaia di lettere che ricevo e il successo inaspettato di questo mio impegno editoriale! Io,attrice di teatro e tv, madrina di AISM sono nella classifica dei libri pi venduti in Italia, in mezzo a mostri sacri della scrittura, e questo lo devo a tutte le persone che si identificano in me e nella mia storia! Grazie a tutti…di cuore!

  2. Molto, molto bello il video ed il messaggio contenuto, ma la piroette in sar è un elegante urlo che dice: “Tutto continua!”
    Massimo CT

  3. scusami ma non mi resta che farti i comprimenti e augurarti i miei sinceri auguri lo meriti quanto mi piacerebbe diagolare con te sei una persona umana che ora poche esistono se ai tempo al pomeriggio dalle 15 alle 17 mi trovi al compiuter mi piacerebbe conoscerti grazie e auguri

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