Lotta all’inciviltà in-Fiamma!

 Oggi vi voglio parlare di Fiamma Satta, del suo Diario – Diversamente Affabile e della sua lotta all’inciviltà perpetrata da abilioni e abilioti, come li chiama lei.

Il 28 settembre è stata ospitata dalla Sezione AISM di Roma per la presentazione del suo libro, edito ADD e nelle librerie da fine giugno. L’incontro è stato presentato da Ernesto Assante, giornalista e critico musicale, collaboratore de La Repubblica. L’attrice Raffaella Lebboroni, reduce dal successo cinematografico Scialla (stai sereno), ha dato voce ad alcuni brani del Diario.

Giornalista, sceneggiatrice, conduttrice radiofonica, professionista molto apprezzata, ma anche mamma di due figli. Ha sempre inteso il suo lavoro come un servizio agli altri, alla collettività. Nel 1993 è arrivata la diagnosi di Sclerosi Multipla ed ha aperto gli occhi su un mondo pieno di indifferenza per chi ha delle difficoltà fisiche. “Quando mi sono resa conto che la SM era diventata per me una lente di ingrandimento attraverso cui le inciviltà della gente è nata in me l’esigenza di scrivere e raccontare, per farle emergere e rendere il mondo migliore”.

Tanti racconti si snodano tra le pagine, che scorrono veloci, storie e aneddoti narrati con un tono solo apparentemente leggero: dietro a quel tono che a volte è ironia, mentre altre si colora di sarcasmo, si intravede tutta , l’indignazione, la forza, la determinazione, ma anche la rabbia e la stanchezza di una “lumachina stanca” (come ama definirsi) di fronte alle inciviltà di abilioni e abilioti (individui abili consapevolmente o inconsapevolmente incivili) incontrati sulla propria strada.

Le pagine del Diario accolgono anche molte altre voci celebri che raccontano aneddoti di inciviltà: da Margherita Buy a Paola Turci, da Carlo Verdone a Sergio Rubini, da Margherita Hack a Rosario Fiorello a tanti e tanti altri. La prefazione è firmata da Dacia Maraini che ci ricorda “La città non appartiene solo ai sani e agli spediti, che spesso dimostrano di avere un cervello molto più malato dei malati cui rubano il posto”.

Concludo con le parole di Ernesto Assante: questo Diario, la voce di Fiamma Satta ci ricordano che nessuno di noi è un’isola…impariamo rispettarci gli uni con gli altri!

 

 

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